giovedì 29 marzo 2012

Russi dopo Ferrara

Il titolo la dice tutta....quindi dico subito che chi volesse criticarmi per le mie solite esagerazioni avrà il mio completo assenso. Ma la voglia di gareggiare che c'è in me è tanta sebbene lo spauracchio dell'infortunio sia ancora vicino, percui ho deciso di rischiare e correre un'altra maratona a soli sette giorni da Ferrara. Una volta, quando mi preparavo per le ultramaratone, una cosa simile era quasi normale e riuscivo a correre tranquillamente una maratona all'indomani di un lungo di 40 km. Ora non è più così quindi devo pensarci su un attimo, ma quest'attimo è durato veramente poco. L'anno scorso mi riuscì la doppietta Roma-Treviso, dopo una maratona complicata nella capitale terminata sfinito in 2h50', dopo sette giorni andai in cerca di riscatto a Treviso e corsi bene in 2h41'. Dunque perchè non riprovarci anche quest'anno? Ricordando sempre che l'obiettivo è di arrivare in buona forma il 22 aprile a Madrid e poi a fine a maggio a Copenaghen. Le condizioni attuali sono simili a quelle dello stesso periodo del 2011 pertanto penso sia fattibile senza grossi rischi. Terrò un occhio di riguardo alle mie gambe e soprattutto al mio adduttore destro che curo costantemente con massicce dosi di stretcing. Questa settimana sarà di scarico e i primi tre giorni sono trascorsi con allenamenti di recupero: lunedì e martedì 10 e 12 km a 4'50" e 4'35", ieri 15 km un pò più veloci con le gambe che stavano già meglio. Oggi e domani ancora qualche chilometro per completare il recupero e sabato il classico riposo poi domenica proverò a migliorare un pò la prestazione di Ferrara. La sfida è quella di correre in meno di 2h47', un pò difficile, vedremo se ce la farò. Nell'occasione sfoggerò la nuova canotta versione 2012 Saucony regalatami in qualità di ambasciatore. Farà un ottimo abbinamento con il cappellino arancione e con un paio di calzini bianchi. Eviterò così il ripetersi delle critiche giunte da parte di alcuni amici riguardo il disabbinamento di colori sfoggiato a Ferrara:-) D'obbligo la personalizzazione con il marchio della Fulminea!

lunedì 26 marzo 2012

Ferrara marathon

25, 30 km al massimo erano il mio obiettivo minimo per la maratona di Ferrara. Onestamente e senza fare troppa opera di vittimismo non pensavo di essere in grado di fare di più. Ma dentro di me ci speravo. Sapevo che se non avessi avuto dolori, in qualche maniera sarei potuto anche arrivare al traguardo, però non era mia intenzione farlo trascinandomi come un cadavere compromettendo un completo recupero. Per trovare un allenamento con più di 25 km ho dovuto tornare indietro nella mia agenda fino all'11 Febbraio, per l'appunto erano stati 30 km svolti in 2 parti nell'arco della giornata (12+18, uno dei miei rarissimo doppi). Poi la pesante influenza e 3-4 settimane di allenamenti intermittenti per il dolore all'inguine avevano condizionato molto i miei programmi e la mia forma. Niente mezza di Verona e maratona di Treviso. Grazie ai sistematici esercizi di stretcing un pò alla volta la situazione è migliorata e il dolore si è quasi dileguato. Nelle ultime tre settimane ho corso appena 80 km a settimana, quasi sempre a ritmi facili e quando forzavo lo facevo senza esagerare. Un simile chilometraggio è troppo poco per uno come me che per carburare e trovare i giusti ritmi deve macinare molto molto più asfalto e spingere di più. Da un altro lato ho corso con le gambe alleggerite dal fatto di non avere tanti chilometri di carico, un bel vantaggio perchè non mi facevano mai male. Nell'ultima settimana il test di mercoledì di 22 km in progressione mi aveva dato una certa fiducia, un allenamento in progressione con gli ultimi 8 km a 4'00" di media, chiuso con stanchezza ma con una certa soddisfazione. Sabato pomeriggio sono arrivato a Ferrara con già 85 km accumulati dai 5 allenamenti settimanali fino a venerdì, un record nell'ultimo mese e mezzo. Il sabato di riposo ha fatto si che l'indomani alla partenza della maratona le gambe fossero veramente fresche. Come detto all'inizio l'obiettivo minimo erano almeno 25-30 km, strada facendo avrei deciso se continuare o fermarmi. Con Maurizio avevamo concordato di partire ad un ritmo sui 4'00" al chilometro e casomai aumentare se le circostanze l'avessero consentito. I primi chilometri assieme a quelli della mezza sono stati un pò concitati, difficile correre a 4' con tutti che ti sfrecciano a lato, ma sono riuscito a trattenermi. Nei chilometri successivi ho aumentato leggermente e i parziali andavano via regolari e senza tanta fatica sul passo dei 3'52-57-55-53-51-58. Assieme ad altri 2-3 ragazzi ho corso la prima parte con apparente facilità, Maurizio causa un pit-stop mi stava dietro di una cinquantina di metri ma sapevo che dopo la metà mi avrebbe raggiunto, non tanto per un mio calo, ma perchè mi aveva detto che che avrebbe tentato di finire in progressione come a Torino. Il percorso piatto nelle campagne ferraresi mi è piaciuto molto, strade chiuse al traffico e temperatura perfetta per correre, ottimo servizio d'ordine e ristori ben disposti e dotati di bottigliette d'acqua ferrarelle frizzante naturale, una delizia:-). E' stato molto bello anche il tratto tra il 14° e il 19° chilometro lungo l'argine destro del fiume PO. Fin li nessun problema, un pò prima avevo deciso di lasciare il gruppetto davanti a me e di rimanere un pò più indietro per conto mio. Mi piaceva stare da solo, e anche la Sara, al mio seguito in bici, in pratica si è fatta vedere solo un paio di volte, una al 23° km quando mi ha passato un gel e più avanti per chiedermi come stavo. "Tutto bene, di gel non ne voglio più, stai pure indietro grazie" è stata la mia risposta. Il passaggio alla mezza in 1h23'13" alla media di 3'56" rispecchiava l'andamento regolare tenuto fino a quel momento. Verso il 23° km sono stato raggiunto da Maurizio che procedeva di gran carriera ad un ritmo di una decina di secondi più forte di me. Non me la sono sentita di provare a stargli dietro anche se forse ce l'avrei fatta. Di fiato mi sentivo bene e il ritmo appena sotto ai 4' al km mi causava una fatica sopportabile e cominciavo a pensare che arrivare al traguardo non sarebbe stato così impossibile. Fino al chilometro 30 non sono mai salito sopra ai 4' al km. Il rilevamento al 31,1 km in 2h02'38" confermava che stavo tenendo e la media generale ancora a 3'56" al km lo confermava. Inevitabilmente dopo poco la stanchezza è cominciata ad affiorare e ho approfittato dei ristori e degli spugnaggi per bere e bagnarmi molto. Sapevo che gli ultimi 10km avrebbero potuto rovinarmi la giornata. Davanti a me a circa un minuto Maurizio faceva strada e ogni tanto recuperava qualche scoppiato che procedeva lentamente. Verso il 35° km cominciavo ad essere stanco però tenevo sempre un ritmo regolare, solo leggermente più lento. I chilometri più complicati sono stati il 39-40-41 tutti a 4'05" ma ero contento perchè a parte la comprensibile stanchezza e inabitudine a tutti quei chilometri non avevo calato di troppo e un pò alla volta avevo recuperato anche diverse posizioni, dalla 18esima della mezza all'11esima dopo l'ultimo sorpasso al 40 km e in più stavo recuperando anche un pò su Maurizio che evidentemente aveva speso molto tra il 25° e il 35° dopo che mi aveva superato. Il 42° km in Via Cavour, lo posso pure ammettere l'ho corso a tutta ma meglio di 3'55" non sono riuscito a fare. Ho tagliato il traguardo con un bel 2h47'14" (parziale seconda mezza in 1h24'01") dietro a Maurizio in 2h46'39" bravissimo al suo personale e a Massignani, altro amico dell'Atletica Vicentina in 2h46'15". Bravi anche Giovanni di nuovo ad un soffio dal personale in 3h15', Alberto con un bel 3h20' e nella mezza Drugo in PB con 1h23'43" e Peo con 1h28'48". Non avrei potuto chiedere di più alla mia giornata di corsa. Ho chiuso inaspettatamente la mia 43esima maratona e sono felice e contento. Nota tecnica per gli appassionati di scarpe: ho corso con le Saucony Kinvara2 e per l'ennesima volta sono stato soddisfattissimo. Arrivederci alla prossima 42 km che sarà molto molto presto:-)

lunedì 19 marzo 2012

Stravicenza 2012

Podisticamente parlando oggi sono contento per due, tre, quattro o cinque motivi. Primo motivo, la corsa non sarà tutto nella vita però è bello ritornare alle gare ed è bello farlo senza sentire male; era da troppo che non mi attaccavo un pettorale alla canotta e questo gesto mi mancava. Secondo perchè è bello avere corso i 10 km in 36'30", meglio delle più rosee previsioni. In un paio di post fa mi dichiaravo soddisfatto di scendere sotto i 38' e felicissimo di andare sotto i 37' quindi è andata bene. Dopo molto tempo sono riuscito a inanellare una buona serie di chilometri sotto i 3'40" su un percorso non facile, pieno di saliscendi e di curve secche. Terzo perchè ieri è stata una giornata bellissima e noi della Fulminea eravamo veramente in tanti e ci siamo fatti notare come al solito. Snobbati dai mass-media, ma non c'interessa perchè noi non abbiamo bisogno dei giornalisti per farci fare gli articoli sui giornali. Per la cronaca oggi il Giornale di Vicenza è tappezzato di foto e articoli su quasi tutte le squadre vicentine, tranne che della nostra che ieri era in massiccia presenza. Quarto perchè sono contento che la Sara per la prima volta si è attaccata un pettorale di una gara podistica, si è divertita un sacco ed è andata anche molto bene! Corsa = forma fisica e divertimento, adesso l'ha capito anche lei e le avversarie dovranno preoccuparsi, ahahah!....Complimenti anche alla Martina, anche lei debuttante e ad Ammirata per il suo tempo stratosferico di 35'15", migliore della squadra e 24' assoluto! Il quinto motivo mettetelo pure voi..... ciao!

giovedì 15 marzo 2012

Nuova Saucony Mirage 2

Da una settimana circa ho ripreso ad allenarmi con costanza. Tengo un chilometraggio più basso in modo da non forzare troppo il recupero dall'infortunio all'inguine che ogni sera con le sue fitte mi ricorda di essere ancora ben presente. Gli 80 km della scorsa settimana sono stati più che sufficienti per tenermi su. Devo andarci molto cauto e quindi per il momento non supero mai i 10-13 km contro i 15-20 km che facevo normalmente quando ero apposto. Combatto il dolore con costanti e massicci esercizi di stretcing, prima e dopo gli allenamenti, o per meglio dire in ogni momento del giorno che me lo consente. Per correre utilizzo sempre scarpe ben ammortizzate ma soprattutto sempre scarpe nuove o semi nuove. Da molto tempo per gli allenamenti mi sono abituato a calzare le Saucony Jazz. Da quando ho utilizzato per la prima volta la versione 12 me ne sono innamorato e non mi sono più trovato bene con altre marche. Ora siamo alla Jazz 15, un'ottima scarpa neutra dall'ammortizzazione eccellente e caratterizzata da una calzata comodissima e da una suola molto morbida, come piace a me. Il peso è contenuto a 310 grammi scarsi per il mio numero (USA 10,5) e ciò favorisce allenamenti di tutti i tipi, dai lenti ai veloci, come ripetute o progressioni. Ieri sera per la prima volta ho provato ad utilizzare le nuove Saucony Mirage 2. Sinceramente con la prima serie non mi ero trovato molto bene anche se alle gare le vedevo ai piedi di molti concorrenti che si dichiaravano soddisfatti. A me facevano venire male ai polpacci e mi sembravano troppo secche all'impatto con il terreno. Con le Mirage 2 la musica è cambiata. Sono stato contento fin da subito, non sono leggerissime come le Kinvara, quindi possono andar bene per la maggior parte degli atleti che vogliono cimentarsi in allenamenti medio-veloci o su gare di tutti i generi. Al primo impatto sono molto comode alla calzata. All'inizio se sei abituato alle Jazz ti senti un pò sbilanciato sui talloni perchè hanno solo 4mm di dislivello tra avampiede e tallone (le Jazz hanno 12mm) e si sentono tutti, ma una volta fattaci l'abitudine (10 minuti nel mio caso) si va a meraviglia. Ai piedi mi sono risultate molto confortevoli, leggere (290 grammi il numero 10,5) e molto reattive. Un pò meno ammortizzate delle Jazz ma perfette per lavori di ripetute, variazioni o cose simili. Secondo me sono ideali a partire dalle gare corte fino alla maratona e infatti sono curioso di provarle domenica alla Stravicenza e successivamente in corse più lunghe. Se uno non è un fulmine di guerra forse sono più indicate delle Kinvara le quali sono molto leggere (230 grammi stesso numero) e quando cali di ritmo ti segnano le gambe. Continuerò ad usarle e a prenderci confidenza, poi magari saprò dire qualcosa di più. Comunque al primo impatto sono veramente soddisfatto e il colore azzurro è proprio figo! Tanto per chiudere ieri sera con le Mirage 2 ho corso 12 km in 47'10" di cui 2 km di riscaldamento seguiti da 10 km di variazioni 5x1000 media 3'45" alternati a 5x1000 media 3'59". Soddisfatto soprattutto perchè non ho avuto eccessivi fastidi all'inguine, la cosa più importante. Speriamo per domenica......

lunedì 12 marzo 2012

Un cauto ottimismo

Non mi sbilancio più e se si potesse scrivere sottovoce lo farei. Nel post della settimana scorsa ho ricevuto molti consigli su come gestire il dolore all'adduttore. Alcuni, tra cui l'esperto Vivian e il disponibilissimo Califfo, mi hanno consigliato di "abusare" con gli esercizi di stretcing. Una pratica che mi ha sempre annoiato, ma che mi è sempre stata consigliata da più parti. E mi sembra che i frutti si vedano in fretta. Da lunedì scorso mi sono sistematicamente dedicato agli allungamenti seguendo schemi che già conoscevo e aggiungendone alcuni altri segnatalatimi dai miei amici più navigati. Sembra una cagata e invece lo garantisco, fanno effetto.....Siamo chiari: i malanni non sono del tutto spariti ma nel giro di una sola settimana, da zoppicante che ero, mi sono raddrizzato e se non altro riesco a correre (e anche bene negli ultimi giorni). Dopo un paio di giorni di camminate, lunedì ho ripreso a correre con ritmi lenti. Ho iniziato lunedì stringendo i denti dal dolore e con 10 km a 5.20 di media. Da martedì in poi sempre un pò meglio e leggermente più veloce con i dolori che un pò alla volta andavano trasformandosi in fastidi. Sempre meglio fino ai 12 km in progressione di venerdì chiusi più veloci dei 4'10"/km, i 14 km tranquilli di sabato e i soddisfacenti 12 km di ieri, dove ho provato ad alzare ancora di qualche centimetro l'asticella dello sforzo. Dopo 3 km di buon riscaldamento ho fatto una bella progressione da 4'00" a 3'40" al km. Il dolore è sempre li dietro l'angolo quindi devo andare cauto soprattutto nei cambi di direzione e cercare sempre di non dare brusche accelerate o strappi (per quanto ne possa essere in grado). Nel totale della settimana sono arrivato a 80 km con le gambe che sono molto brillanti e libere dalla fatica. Si sente proprio la differenza tra il correre solo 10-11 km al giorno al posto dei 16-17 a cui si è stati abituati per anni. Forse è anche più bello e sarebbe il caso di prenderci l'abitudine. Ovviamente dipende dagli obiettivi, per preparare una gara di 10 km o una mezza si può anche fare, me se si vuole affrontare una maratona è troppo poco. Beh intanto facciamo un passo alla volta, per il momento ho voluto testarmi anche soprattutto per vedere cosa potrei valere in vista dei 10 km della Stravicenza di domenica prossima dove spero di riuscire a prendere il via. Un risutato sotto i 38' sarebbe soddisfacente, mentre uno sotto i 37' sarebbe fantastico in queste condizioni, in ogni caso l'importante è esserci!

lunedì 5 marzo 2012

Ancora stop, bastaaaaaaa!

Dopo Verona anche Treviso è saltata. Passata l'influenza e ripresi gradualmente gli allenamenti sembravo quasi pronto almeno per correre una maratona come lungo. E invece dopo l'ultimo test un pò tirato di mercoledì (20 km con 14 km a ritmo gara), ecco il riacutizzarsi del dolore all'adduttore e all'inguine destro che mi hanno fatto tanto tribolare in passato. Un vecchio infortunio che mi ha tenuto fermo per un bel pò di tempo proprio nello stesso periodo di tre anni fa. Era da un mesetto che avevo cominciato ad avvertire dei fastidi all'inguine destro, piccole fitte che però non mi impedivano di correre normalmente. Solo qualche dolore intermittente che negli ultimi giorni della settimana è diventato insopportabile. Nell'allenamento di giovedì ho sofferto e nonostante il dolore forte ho corso senza mai fermarmi fino alla fine; invece venerdì dopo soli due chilometri ho dovuto gettare la spugna e ho proseguito al passo per altri otto per fare sbollire il nervoso. Nonostante la rabbia in corpo, domenica non ho voluto mancare a Treviso per sostenere i miei amici. Bisogna essere sportivi nella vita e non si deve badare solo a se stessi, per me è così, anche se ovviamente soffro a stare a bordo strada a vedere gli altri che corrono. Se non si può correre è giusto andare ad incitare i propri amici e compagni di allenamenti quotidiani che magari ne hanno bisogno. E come fu a Padova tre anni fa, proprio quando ero infortunato, ieri ho assistito ad una grande prestazione del Bress che ha ottenuto ancora il suo nuovo personale in maratona scendendo sotto le 3 ore e 16'. Sono stato veramente contento per lui perchè so quanto duramente e con quanto impegno si è allenato. Mi sa che sono il suo portafortuna. Anche Drugo è stato bravissimo al traguardo in PB con 3h06' ed Edo a conferma della sua bravura con un ottimo 2h55'. Mao ha chiuso la sua fatica di 50 km di allenamento pre-Passatore con una maratona in scioltezza in 3 ore. Unico sfortunato Giovanni alle prese con qualche problema di tenuta sulla lunga distanza ma si trattava solo di un lungo in preparazione di Padova e Copenaghen. Tranquillo sei sulla buona strada, non ti devi preoccupare. Per quanto mi riguarda non so cosa dire, per il momento aspetto e ogni tanto proverò a corricchiare per vedere come va. Di sicuro non sto qui nella poltrona a marcire.

giovedì 1 marzo 2012

Il ritmo maratona

Dopo lo stop di sette giorni per l'influenza, ieri sera dopo la ripresa di sabato scorso ho svolto il quinto allenamento consecutivo (cinque giorni=81 km). E' stato difficoltoso ripartire, sia per la spossatezza causata dall'influenza, sia per l'inspiegabile mal di gambe dovuto ai sette giorni di inattività. Lunedì mattina, dopo la corsa domenicale col Bress, facevo fatica a camminare normalmente, la stessa sera quando è stata ora di correre ho iniziato molto lentamente e con molti dolori agli arti ma dopo 6-7 km la situazione era migliorata e sono riuscito a chiudere con altri 8-9 km con media sui 4' al km. Martedì ho svolto una corsa facile di 13 km e le gambe facevano un pò meno male. Mercoledì mattina mi sono fatto fare un massaggio da Claudio e la sera, almeno appena partito, le gambe davano sensazioni migliori. Ho voluto provare a correre sul ritmo gara che vorrei tenere domenica a Treviso: ebbene dopo 6 km di riscaldamento rapido a 4'20"/km, per i successivi 14 km ho impostato un'andatura appena sotto ai 4' al km chiudendo con un totale di 20 km in 1h21' (media 4'04"/km). Fino ai 16-17 km la fatica non è stata neanche poi tanta, invece alla fine ho dovuto stringere un pò i denti e non so come avrei potuto farne altri 22 per finire una maratona..... Nel complesso si vede che non sono in grande forma, il cuore sta mediamente sui 7-8 battiti più alto rispetto al solito e la sudorazione raggiunge livelli altissimi come se fossimo in piena estate. Ci sono ancora quattro giorni per arrivare a domenica e per migliorare ancora un pò, nei prossimi allenamenti correrò meno e più lentamente in modo da essere più fresco possibile alla partenza di Vittorio Veneto. Penso (spero...) che non avrò problemi a correre i primi 30 km più veloce di 15 km/h, per gli altri 12 vi do appuntamento a lunedì per le considerazioni post-gara, ci sarà da soffrire come sempre. L'auto scopa è a disposizione dei maratoneti ritirati ogni 5 km dal 20° km in poi quindi nel caso non saranno problemi a raggiungere Treviso. Speriamo in una giornata di sole anche se al momento le previsioni non sono proprio di questo avviso:-(
IN ALTO IL MIO ARRIVO A TREVISO DI 2 ANNI FA IN 2:36' CHE AL GIORNO D'OGGI SEMBRA UN MIRAGGIO (FOTO DI STEFANO MORSELLI-PODISTI.NET)

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