lunedì 25 novembre 2013

Firenze Marathon 2013

Il patto era quello di correre insieme dall'inizio alla fine senza fare scherzi e di arrivare al traguardo affiancati a braccia alzate. La condizione era quella che nessuno dei due avesse avuto rallentamenti causati dalla stanchezza tali da compromettere anche la gara dell'altro. La speranza era quella di finire in meno di  2:43'02", il record personale in maratona di Fabio Pergher, ottenuto l'anno scorso a Firenze. Questi i tre ingredienti della nostra Firenze Marathon 2013. Dopo una settimana di tempo instabile domenica mattina finalmente ci siamo alzati con un cielo limpido, un sole splendente, una temperatura di 6-7° e poco vento, tutte buone condizioni per correre bene. L'ingresso alle griglie di partenza è stato un incubo, una ressa di gente ammassata in un vialetto troppo stretto, una specie di trappola per oltre 10.000 persone, sicuramente troppe per un'area così ridotta. Ad un certo punto ho temuto di non riuscire ad entrare nella mia griglia ma per fortuna mi ero cautelato presentandomi con un certo anticipo. Una volta entrato mi sono fatto spazio e sono riuscito a portarmi davanti raggiungendo Fabio che era già li. 10-15 minuti di attesa giusti per gli ultimi tatticismi, berretto con frontino all'indietro significava tutto ok, berretto con frontino in avanti significava la presenza di problemi. Davanti a noi, nella griglia top runner  individuiamo l'altro possibile compagno di viaggio, Hicham al debutto in maratona e accreditato di un personale sulla mezza inferiore all'1h15'. Giriamo il cappellino all'indietro e aspettiamo lo sparo dello starter che avviene poco dopo. Partiamo a ritmo controllato e ci inseriamo subito in un folto gruppetto. I primi 4-5 chilometri filano via veloci lungo degli scorrevoli viali, solo un sotto passaggio ferroviario spezza leggermente il profilo altimetrico, ma siamo ancora agli inizi e tutto risulta facile. Il ritmo è sui 3'50" e lo reggo con discreta naturalezza, anche il mio socio è tranquillo.
19° km - Palazzo Pitti (foto Sara)
Al 6° km raggiungiamo Hicham che dopo averci visti ad un giro di boa ha leggermente rallentato per aspettarci. Gli chiedo come va e lui mi sorride "Tutto bene". So che è alla prima maratona e mi permetto di dargli un piccolo consiglio, dicendogli di non saltare i ristori, di bere sempre il più possibile e di risparmiare energie per il finale, lui mi risponde col solito sorrisone:-). Entriamo nel parco delle Cascine, dove ci aspettano 10 km di avanti e indietro nei rettilinei pianeggianti frequentati solitamente dai runners fiorentini, un buon modo per macinare chilometri senza fare troppa fatica. Stiamo sempre nel gruppo e il ritmo è abbastanza regolare sempre vicino ai 3'50". Transitiamo tutti e 3 affiancati sia al 10° km che al 15° km con parziali sui 5 km di 19'13" e 19'14". Usciamo dal parco e scavalchiamo il ponte della Vittoria, poi percorriamo un tratto di Lungo Arno per poi svoltare a destra verso Porta Romana, e ritornare verso l'Arno passando per Palazzo Pitti e rasentando il Ponte Vecchio, scavalcando di nuovo il fiume e procedendo lungo la sua riva dove c'è il rilevamento della mezza. Bellissimi questi momenti in luoghi straordinari e affollati di gente. Questo parziale tra avvallamenti, pavimentazione sconnessa e ponti da superare è molto più impegnativo, il gruppo si dimezza, parziale 15-21,1 km in 23'46" (media 3'54"), passaggio alla mezza in 1h21'18", identico per tutti e tre. Ad un certo punto vedo Fabio senza il berretto, ho un brutto presagio e gli chiedo se ha problemi: "Nessun problema" - mi risponde - "L'ho buttato via perchè pesava, devo stare più leggero che posso!", "Oh bene:-)" esclamo. Proseguiamo nel tratto più noioso della maratona, c'è anche del vento che infastidisce, rimaniamo in 10/15 corridori e nei viali e controviali intorno allo stadio Franchi inizia ad affiorare la prima stanchezza, comunque teniamo sempre un'andatura regolare.

Foto di gruppo (Foto Sara)
Transitiamo ai tappeti del 25° e 30° km sempre compatti con parziali degli ultimi 5 km di 19'38", di poco più alto di quelli iniziali. Il cavalcavia ferroviario verso il 32° km è molto impegnativo, una rampa di circa 100 metri molto ripida, dove bisogna procedere con cautela in salita e andare a più non posso in discesa per recuperare il tempo perso prima. Finalmente si torna verso il centro con un primo passaggio al duomo, lì le strade sono piene di gente, Piazza della Repubblica è magnifica, passiamo a tutto gas e intanto la fatica aumenta. Io e Fabio teniamo duro e ci incitiamo a vicenda, Hicham purtroppo cede qualche metro e cala l'andatura. Il 35° km segna un parziale di 19'34" in linea col precedente. Gli ultimi chilometri come sempre sono i più duri, usciamo di nuovo per un piccolo tratto dal centro per poi tornare ancora sul Lungo Arno e scavalcare altre due volte il fiume, passando successivamente a piazza della Signoria e al rilevamento del 40° km con un parziale di 19'33", sempre regolare. Ormai è fatta, mancano solo 2 km, ce la mettiamo tutta e arriviamo in piazza Santa Croce fianco a fianco ciascuno con il braccio sulle spalle dell'altro. Un arrivo emozionante.
L'arrivo (foto RUNITALY FIRST)
Il tempo di 2:43'51" non è quello sperato all'inizio ma è peggiore solo di qualche secondo e il patto di arrivare insieme è stato rispettato. Personalmente sono molto soddisfatto perchè ci ho messo il massimo impegno e credo anche Fabio. Abbiamo condotto una buona gara e ci siamo aiutati a vicenda dall'inizio alla fine, cosa che non mi era mai capitata per intero prima d'ora in tutte le maratone completate. Hicham arriverà poco dopo in 2:48'00", sono contento anche per lui perchè ho visto felicità nel suo sguardo, le prime maratone sono sempre un'incognita e bisogna prenderci un pò di confidenza, iniziare con un tempo simile significa avere un buon potenziale di miglioramento. Una menzione come sempre ai compagni di squadra della Fulminea (uno su tutti Marozin che ha ottenuto il nuovo personale di 3:12'39") e agli altri amici presenti a Firenze, chi più chi meno soddisfatto della prestazione ma tutti felici di essersi conquistati un'altra pregiata medaglia! Per quest'anno con sette maratone corse io sono apposto, arrivederci all'anno prossimo.

martedì 19 novembre 2013

Mezza dei 6 Comuni 2013

Foto di gruppo Fulminea
 Domenica è andata in scena la sesta edizione della maratona dei 6 Comuni e per me è stata la quinta partecipazione, diciamo quattro più una se consideriamo che alla prima edizione essendoci maratona e mezza io optai per la prima. Per me è sempre un privilegio ed un'emozione poter correre nelle strade di casa, tanto più che con questa versione del percorso, come nel 2009, il 10° km si trova proprio sotto alla finestra di casa mia. Tracciato non proprio facile se si considera che a parte i primi 2 km pianeggianti nel centro abitato di Villaverla, fino al 10° km al passaggio in centro a Thiene si deve affrontare una lieve ma costante salita che porta dai 75 metri di Villaverla ai 145 di Thiene. I restanti chilometri transitando per Marano Vicentino fino all'arrivo di Malo si possono considerare tendenzialmente in piano sebbene ci siano alcuni avvallamenti e cavalcavia da affrontare. Per le mie caratteristiche dunque un percorso non proprio agevole, ma di una bellezza e di una emozione impareggiabili.
L'arrivo di Marika e Chiara
 I passaggi nei vari paesi è stato magnifico come gli altri anni, in particolare a Thiene dove avevo un sacco di amici ad aspettarmi e a Marano dove come sempre sembra di passare sulla first Avenue di NY. La settimana scorsa avevo corso una mezza a Paese (TV) in un percorso che avevo trovato a dir poco anonimo, piatto quanto volete ma sprovvisto di pubblico e sviluppato praticamente dal primo all'ultimo chilometro nelle campagne trevigiane completamente sgombre. Imparagonabile. Avevo corso a ritmo controllato, leggermente più veloce del ritmo maratona (presunto) per 2/3 di gara per chiudere con gli ultimi 5-6 chilometri al massimo e avevo tagliato il traguardo in 1h19'05" (media 3'45"/km). Domenica alla mezza di casa, insieme ad altri oltre 700 partecipanti sono partito decisamente all'attacco. Per un motivo o per l'altro a parte il primo anno dove ho partecipato alla maratona chiudendo in 2h39' (compreso anche un errore di percorso che è costato a molti 500 metri in più), non sono mai andato molto bene.
Passaggio in centro a Thiene
Fino a Thiene ho sofferto parecchio la lieve salita, tenendo un ritmo regolare intorno ai 3'45/50", più veloce non riuscivo a correre sebbene le gambe non dessero particolari cenni di pesantezza. Nei chilometri successivi per arrivare a Marano, quando il percorso è diventato più favorevole sono riuscito a correre un pò più veloce, ma non quanto speravo. Negli ultimi 3-4 chilometri ce l'ho messa tutta e stimolato anche dal fatto di raggiungere un paio di concorrenti che avevo davanti da molti chilometri sono riuscito ad esprimermi bene, recuperando tre posizioni. E' stato bello in quei momenti misurarsi con amici tipo Fabio e Federico che mi hanno costretto a mettercela tutta. Alla fine sono arrivato al traguardo in 1h18'42", in tredicesima posizione assoluta e 4' di categoria giù dal podio per una sola posizione ma bisogna essere onesti perchè i tre che mi sono arrivati davanti, Poletto, Masetto e Grasselli sono stati troppo forti per le mie possibilità (bravi veramente). La gara è stata vinta da Casolin in 1h11'00" davanti a Benincà in 1h12'15". Il mio tempo è stato simile a quello della settimana prima, però l'impegno è stato notevolmente superiore, prova che il percorso era veramente impegnativo, almeno per le mie caratteristiche di corridore che soffre i tratti in salita (anche se lievi). Grande partecipazione Fulminea con ben 52 atleti all'arrivo, tutti bravi a qualificarsi secondo le proprie aspettative. Voglio fare solo un elogio particolare alla mia amica Marika che ha concluso in bellezza la sua prima mezza in 2h11', so che ci teneva tanto a fare bene e così è stato. Brava, anzi bravissima, ti auguro che sia l'inizio di un'attività podistica piena di soddisfazioni. Un applauso va anche all'organizzatore Giorgio Marchesano e al suo staff per la sempre ottima regia. Arrivederci all'anno prossimo!

lunedì 4 novembre 2013

Verso la Firenze Marathon

Per noi super incalliti runners della domenica la stagione agonistica non finisce mai e il mese di novembre si annuncia pieno di corse. Dopo la Venice Marathon ero indeciso a quale altra maratona partecipare per concludere in bellezza, almeno si spera, il 2013. Inizialmente ero orientato sulla solita affidabile Reggio Emilia dove ho già corso 6 volte e della quale conosco ogni millimetro di percorso ed ogni asperità. Alla fine ho cambiato idea e considerando che vi parteciperanno diversi altri miei amici e che è da un pò di anni che vi manco, ho deciso di iscrivermi alla Firenze Marathon. Firenze l'ho corsa nel 2009, quando c'era ancora il vecchio percorso che partiva da piazzale Michelangelo e che attraversava il centro in quasi tutti i suoi luoghi più belli. Mi aveva colpito molto proprio la bellezza del tracciato e la quantità enorme di persone presenti a fare il tifo (soprattutto in centro), l'unico momento non stupendo era stato il passaggio alle Cascine, ma bisogna tener conto che avveniva negli ultimi chilometri quando le energie ormai scarseggiavano. Da un paio d'anni il percorso è cambiato, e secondo me lo è in meglio, visto che la partenza è stata spostata nel Lungo Arno vicino a Piazza Santa Croce, il passaggio alle Cascine avviene nella prima parte e poi il resto della corsa ruota quasi sempre intorno al centro con passaggio alla mezza un pò fuori nella zona verso lo stadio Franchi, per concludersi poi proprio nella tradizionale Piazza Santa Croce. Bello bello direi e anche abbastanza veloce sebbene presenti molte curve e qualche avvallamento come ad esempio un cavalcavia ferroviario, il ponte Vecchio e ancora qualche altro ponte. L'importante sarà comunque divertirsi e trascorrere un paio di giorni in amicizia in una stupenda città.
Il recupero post Venezia è andato bene, direi nella norma anche se leggermente peggio di Berlino. I primi 3/4 giorni come sempre sono stati difficili, soprattutto i primi 2 con forte stanchezza generale e mal di gambe diffuso. Ho corso sia lunedì che martedì 10 km a ritmo molto lento intorno ai 5'30", mercoledì e giovedì ho aumentato sia distanza che velocità con 15 km sui 4'30"/5'00" al km. Venerdì, dopo 4 giorni a ritmi lenti mi sentivo meglio anche se ovviamente con le gambe ancora un pò pesanti.

Ne ho approfittato per usare per la prima volta le nuove Saucony Ride 6 che fin dal primo metro mi hanno impressionato per la loro grande comodità (come tutte le Saucony)  e ottima ammortizzazione sia nell'avampiede che sul retro, unite ad una leggerezza incredibile se consideriamo che parliamo di una scarpa categoria A/3, peso 289 grammi numero 10,5. Sul tallone sono leggermente asimmetriche verso l'esterno per cui sono perfette per runners neutri o con leggerissima tendenza a pronare come me (questa almeno è la mia personale impressione). Le Ride 6 sono le migliori scarpe da allenamento che io abbia mai indossato e credo che siano perfette anche per gare tipo la maratona o la mezza. Ho corso una bella progressione con 6 km a 4'15" + 6 km a 4'00" + 6 km a 3'52". Sabato 15 km tranquilli e domenica altri 15 km in progressione da 4'40" a 3'50", sempre con le nuove Ride 6. In questa settimana, oggi come ogni lunedì sarà un'uscita di pochi chilometri, domani vorrei fare qualche ripetuta sui 1000 metri (5/6) con recuperi lunghi da 1000, tentando di arrivare a ritmi vicino ai 3'30"/km, poi mercoledì ancora recupero e giovedì/venerdì un progressivo o un fartlek, vedremo. Per domenica 10 mi sono iscritto alla mezza di San Martino a Paese (TV) dove vorrei correre a ritmo maratona intorno ad 1h20'. Domenica 17 invece ci sarà la mezza dei 6 Comuni, la gara di casa che cade giusta a puntino come allenamento finale verso la Firenze Marathon. Buona settimana e buon inizio di novembre a tutti!

mercoledì 30 ottobre 2013

Venice Marathon 2013

Passaggio a San Marco
 Domenica a Venezia è andata in scena la 28°esima edizione della Venice marathon. La giornata è stata particolarmente bella grazie alla presenza di molti amici che hanno approfittato dell'occasione per venire a fare il tifo per il nostro gruppo di runners. Come al solito ce l'ho messa tutta e la corsa è andata abbastanza bene anche se purtroppo ho avuto qualche piccolo problema intestinale sia all'inizio che verso il 36° km che mi hanno costretto a due brevi soste. Un mal di pancia così intenso che in start-line poco prima della partenza mi ha messo nel panico perchè non sapevo come fare. Ho resistito fino allo start e sono partito fortissimo per prendere un pò di vantaggio sul gruppone, dopo circa 6-700 mi sono fermato nel primo angolo disponibile ed è stata una liberazione....scusate! Nonostante la pausa sono transitato al primo km in 3'59", un razzo perchè sarò stato fermo almeno 30". Ho proseguito a ritmo elevato per riconquistare la mia posizione vicino a Pergher e ad altri corridori con i quali avevamo impostato un ritmo sui 3'45"-3'50". La giornata si presentava con cielo coperto, temperatura di circa 15° alla partenza e oltre 20° all'arrivo, umidità molto elevata che però non mi pareva dare fastidio, ho sentito alla fine molti lamentarsi, forse in effetti non c'erano le condizioni perfette ma in confronto all'anno scorso mi sembrava proprio di si.
Le tifose speciali
Per una decina di chilometri è andato tutto bene, verso il 12-13 km il gruppo si è di colpo sfaldato e mi sono ritrovato praticamente da solo con passaggio alla mezza in 1h20'15". Ho proceduto con regolarità e in solitudine fino a circa il 25-28 km. All'ingresso del parco di San Giuliano sono iniziati i problemi, mi sono reso conto di quanto sia più complicato correre in solitudine al contrario invece di quanto accadde a Berlino. Nei saliscendi del parco mi sono perso, le gambe hanno iniziato a farmi male ed il ritmo si è di colpo alzato sopra ai 4' al km. Per farmi forza/coraggio ho ingoiato un gel che mi aveva passato un amico incrociato durante il passaggio nel parco. Rilevamento al 30° km in 1h54'55", proiezione 2h41' ma le gambe non c'erano più.... Di colpo verso il 35° km nel bel mezzo del ponte della Libertà ho accusato un altro forte mal di pancia e non ho potuto far altro che fermarmi di nuovo a lato della strada. Poco prima mi aveva superato di gran lena Pergher, il quale mi incitava di stare con lui, ma purtroppo procedeva troppo svelto per me e sono stato in grado di seguirlo solo per poche centinaia di metri. Assorbito l'attacco di mal di pancia e constatato che ormai l'obiettivo cronometrico era svanito ho deciso di arrivare al traguardo cercando di godermi il più possibile gli ultimi km con i ponti e il passaggio in piazza San Marco senza pensare tanto alle gambe doloranti. Ho affrontato i saliscendi con cautela, e il transito nella piazza, dove c'erano assiepati i miei amici e la Sara con la bandiera, è stato molto emozionante e con il sorriso stampato sul viso ho tagliato il traguardo senza infamia ne lode in 2h46'17", 38° assoluto, dietro a Pergher 32° in 2h45'01". Un applauso anche a Piasente che è arrivato subito dopo di noi in 2h50' e al mitico Zuccarunnerwine in 2h56'.
Siamo solo noi!
Non è stata la mia migliore maratona però sono ugualmente contento, non si può essere sempre al 100% e negli allenamenti delle ultime settimane me ne ero reso conto, infatti nei pochi lavori di qualità svolti vedevo che faticavo di più rispetto allo stesso periodo prima di Berlino. Non fa niente l'importante era divertirsi e stare con i miei amici, ci tenevo particolarmente e così è stato. Ringrazio soprattutto i miei compagni di viaggio, Giovanni in ripresa con un solido 3h12', Zanze al ritorno in maratona con un ottimo 3h16', Simone con un furioso 4h00', Pergher come detto grande con un 2h45' d'autorità, e le speciali tifose che erano con noi, la Patry, la Marika e ovviamente la Sara. Un complimento anche a tutti gli altri atleti della Fulminea e delle altre squadre amiche che hanno partecipato con buoni risultati e anche a tutti coloro che ci hanno incitato durante il percorso, scusatemi se non mi ricordo di tutti e se non vi cito uno per uno, comunque grazie a tutti indistintamente.

lunedì 14 ottobre 2013

Allenamenti d'ottobre aspettando Venezia

Notare la foto, ho tifosi (e) ovunque, ahahaha! Grazie SARA!
Oggi inizia la terza settimana di ottobre e sono ormai una quindicina di giorni che ho ripreso a correre indossando la lampada frontale. Tranne il sabato e la domenica mi alleno sempre alla sera quindi da ottobre a marzo l'utilizzo di questo strumento per me risulta indispensabile. All'inizio da un pò fastidio ma dopo due o tre volte non ci si fa neanche più caso. Tutto sommato mi piace correre con il buio perchè a parte i pericoli delle strade, ci si può concentrare completamente sui propri pensieri e sulle proprie cose. Nei sette giorni seguenti la maratona di Berlino mi sono dedicato al recupero con corse brevi e lente con un totale di 82 km. La seconda settimana invece è stata piuttosto intensa, con 120 km caratterizzati anche da qualche buon allenamento. Sentivo di non aver ancora recuperato al 100% quindi ho dovuto assecondare questo aspetto cercando sempre di non spingere al limite per evitare di favorire l'insorgere di qualche acciacco. Ormai mi conosco e so che devo stare sempre molto attento, il confine tra lo stare bene e il cadere in un infortunio è sempre molto sottile. La prossima maratona di Venezia è già alle porte e le sole quattro settimane da Berlino sono un pò poche per recuperare al meglio, però ci voglio provare lo stesso. Lo stato di forma tutto sommato è buono, inoltre ho ancora le scatole girate per la sfortuna avuta l'anno scorso dove trovammo una giornata pessima con freddo, pioggia e vento a rendere quasi impossibile la corsa. Stavolta mi piacerebbe poter correre in condizioni buone per godermi il percorso e l'arrivo in centro a Venezia.
Nello specifico in settimana ho svolto i seguenti allenamenti:
Lunedì 7/10: 15 km in 1h05', corsa lenta in leggera progressione, tranquillo.
Martedì 8/10: 15 km in 1h04', leggermente più impegnato di lunedì.
Mercoledì 9/10: 20 km in 1h20'50", costituiti da 5 km di riscaldamento e 4x3000 a 3'50/53" di media con recuperi da 1000 a 4'03". Non è stata una bella serata perchè ero partito per correre le ripetute intorno ai 3'45" ma essendomi subito reso conto che sarebbe stato troppo faticoso mi sono assestato su un ritmo più abbordabile e regolare. In generale non è stato il miglior allenamento della mia vita ma pur sempre un bel 20 km sul piede dei 4'. Mi piace più vedere gli aspetti positivi di quelli negativi. Il ritmo maratona lo teniamo per il giorno della gara.
Giovedì 10/10: 15 km in 1h08', di recupero facile.
Venerdì 11/10: 18 km 1h14'40" in progressione, ultimi 10 km da 4'10" ai 3'30" dell'ultimo km. Era da un pò che non mi capitava di correre un chilometro in allenamento a quella velocità. Molto soddisfatto.
Sabato 12/10: 17 km in 1h11'50", ero partito per correre lentamente invece visto che le gambe giravano facilmente mi sono inventato una bella progressione con 7km a 4'30" + 7km a 4'08" + 3km a 3'50". Ancora soddisfatto.
Domenica 13/10: 20 km in 1h23'20", ancora una tripla progressione con 7 km a 4'26" + 7 km a 4'08" + 6 km a 3'55". E' stata una buona domenica per chiudere la settimana con un cospicuo numero di chilometri (120).

giovedì 3 ottobre 2013

Berlin Marathon 2013, riassunto della mia gara

Poco dopo l'arrivo con la medaglia conquistata 
Non occorre neanche dire che i quattro giorni appena trascorsi a Berlino sono stati bellissimi, peccato che siano passati così velocemente. Ad alcuni la città di Berlino non piace, a me invece si, nella sua vastità, con la sua ricchezza di monumenti e storia, e la grande mescolanza di razze; se ne avessi l'occasione ci andrei anche ad abitare. E' stato bello soprattutto grazie alla presenza della mia Sara che mi accompagna e mi segue con amore dappertutto. Viaggiamo molto e quando riusciamo a coniugare la nostra passione per la corsa con la visita delle città nel mondo per noi è il massimo. Per la terza volta ho corso la maratona di Berlino e per la terza volta è stato battuto il record del mondo (2008, 2011, 2013). Sarà un caso o sarò io che porto fortuna ai campioni, non lo so. Penso che ci tornerò anche l'anno prossimo, quindi preparatevi che molto probabilmente ci sarà un nuovo record mondiale. A parte gli scherzi ci ritornerò perchè anche quest'anno correndo su queste strade ho provato emozioni incredibili (come a NY e a Chicago) e indelebili nel vedere tutta quella gente che ti applaude e ti spinge dal primo all'ultimo chilometro gridando il tuo nome e contribuendo di non poco a mitigare la fatica. E dal punto di vista economico è una trasferta neanche troppo onerosa, questa gara la consiglio vivamente a chiunque voglia provare emozioni uniche e superiori rispetto alle solite maratone nostrane.
LA MIA GARA: Prima di partire non avevo fatto molti proclami tempistici, avevo solo dichiarato che sarei stato soddisfatto di arrivare entro le 2h43/45'. Ma il vero obiettivo lo avevo tenuto dentro di me, sotto sotto speravo in un under 2h40': dopo gli ultimi allenamenti ero sicuro che con un pò di fortuna avrei potuto farcela, avevo solo l'incognita del finale, gli ultimi 10/12 km, quelli che di solito ti fanno andare in malora tutto. In ogni caso provare non mi costava nulla. La giornata è stata climaticamente ottima per correre al meglio delle proprie possibilità, alla partenza c'era una temperatura ben al di sotto dei 10° che all'arrivo sarà stata al massimo di 12/13°. Un pò freschino per i miei gusti ma sempre meglio che il caldo estivo. In alcuni tratti c'era anche il vento ad infastidire, fortunatamente ad un'intensità tale da non compromettere i ritmi di corsa. In start-line ero posizionato in griglia A appena dietro ai Top Runner. E' bello in queste grandi maratone da 40.000 partecipanti avere la fortuna di essere così avanti da poter vedere i super campioni da pochi centimetri. Allo sparo effettuato da Haile Gebrselassie, dopo un paio di sgomitate non ho avuto problemi ad assestarmi subito su un ritmo intorno ai 3'45" al km. Mi sono inserito quasi immediatamente in un gruppo di almeno 30 persone guidato da un paio di pacer che facevano l'andatura ad una ragazza tedesca con il pettorale F18. Non ho dovuto neanche preoccuparmi di controllare il passo e in men che si dica mi sono ritrovato a transitare sul tappeto dei 5 km in 18'28" (media 3'42"), un pò veloce ma si sa all'inizio è tutto facile. Fino al 20° km non ci sono stati problemi a parte le difficoltà e le sgomitate  per accaparrarsi i ristori (bevevo sempre il più possibile qualsiasi cosa trovavo, acqua, integratori o tè caldo) e le successive accelerazioni per rientrare in gruppo più in fretta possibile. I parziali sono stati praticamente identici in 18'47', 18'46" e 18"48" (media 3'46"). Non facevo ancora calcoli ma sapevo di essere in orario, anzi in anticipo, anticipo che più avanti mi avrebbe fatto comodo. Sono transitato alla mezza in 1h18'55", sempre nel gruppo che procedeva regolare e non perdeva pezzi. Mi sentivo ancora piuttosto in forma e il tifo della Sara schierata con la sua bandiera tricolore con la scritta VAI RIGO appena dopo il tappeto del rilevamento cronometrico mi ha dato una spinta tale che per 300 metri mi sono ritrovato davanti a tutti i miei compagni. Al parziale del 25 km siamo transitati in 19'01", dopo il solito leggero rallentamento per prendere il ristoro non sono più riuscito a rientrare nel gruppo. Di colpo le gambe si sono appesantite e ho iniziato a soffrire, anche psicologicamente perchè vedevo quelli avanti a me che si allontanavano e ogni tanto qualcuno da dietro mi superava. Da quel momento in poi in pratica sono rimasto da solo e faticavo a tenere i 3'50" al km. Troppo presto per mollare, ho resistito e al passaggio del 30 km ho registrato il tempo di 1h53'10" (parziale ultimi 5 km di 19'20" in calo) che mi proiettava ancora sotto alle 2h40'. Al transito in Kurfurstendamm dal 33 al 36 km è iniziato il momento più rognoso (come preventivato i soliti ultimi 10 km) e non ho potuto godermi troppo l'enorme tifo. Più che altro mi sono concentrato a contare i chilometri che mancavano alla fine pensando che per godermi Kurfurstendamm sarei potuto tornare lì più tardi. Il parziale del 35 km è stato di 19'42", un minuto più alto di quelli iniziali. L'ultimo (dal 35 al 40 km) è stato il peggiore in 20'25" (media 4'05"/km anche se per la verità il mio Garmin, evidentemente sbagliandosi, mi ha indicato solo una volta un chilometro sopra ai 4'), purtroppo le gambe facevano abbastanza male. Il passaggio a Potsdamer platz è stato da brividi ma la spinta della gente non è riuscita a farmi aumentare la velocità. Gli ultimi 2 km con il transito sotto la porta di Brandeburgo dove fino al 1989 c'era il muro, sebbene duri, sono stati emozionanti, ho cercato di andare al massimo anche se ormai l'obiettivo era svanito per soli 115", ho tagliato il traguardo in 2h41'55" (media 3'50"/km) e mi sono preso la meritata medaglia! In classifica mi sono piazzato 228° uomo assoluto e 43° di categoria M40 (qui viaggiano ragazzi!). E' andata bene però non posso dire di essere soddisfatto al 100%, facciamo al 90% dai, 115" sono pochi ma sono anche tanti...... La gioia di avere corso ancora una volta a Berlino invece rimane e, credetemi, è sempre grandissima. Per la cronaca la ragazza con il pettorale F18 ha concluso in 2h37'46", si vedeva che correva bene, beata lei! Io ci riproverò alla prossima, intanto mi godo una settimana di riposo con corse soft in attesa di riprendere gli allenamenti per la prossima sfida che sarà a Venezia. Ciao a Tutti!
Sara in posa di fronte ad un murales

martedì 24 settembre 2013

Ready to GO?

Berlino 2011: porta di Brandeburgo, lato Berlino Est

Quel che è fatto è fatto, e anche la preparazione per la maratona di Berlino, se così vogliamo definirla, si può considerare conclusa. Non sono uno che si pone solo uno o due obiettivi all'anno, sono il classico amatore che gareggia quasi tutte le domeniche cercando di ottenere sempre il meglio di se stesso. La gara è un divertimento e per me è difficile starci lontano per troppo tempo, però è difficile essere in forma costantemente e non avere mai acciacchi, io preferisco così piuttosto che concentrare tutti gli sforzi su una o due corse all'anno solo per metterci due/tre minuti in meno, sempre se ti va bene. Dal mio punto di vista non cambia niente, tanto come dico sempre ai miei amici non dobbiamo mica andare ai mondiali o alle olimpiadi. Divertiamoci e rilassiamoci visitando il mondo, sempre a tutto gas però:-) Quest'anno ho già corso più di 30 gare, e allenandomi sempre un pò allegramente e a occhio, a maggio sono persino riuscito ad eguagliare il mio personale nella mezza maratona risalente al 2006. E' chiaro che non capiterà di nuovo a Berlino, dato che da almeno 3/4 anni non ho più sulle gambe un ritmo di 2h33-35' (significa correre a 3'40" al km); sarei sicuramente contento di contenere lo scarto a non più di 10 minuti. Gli ultimi allenamenti dicono che potrei farcela però io le previsioni non le ho mai azzeccate e non credo molto ai test pre-maratona. Mi sono spesso sbagliato, ci sono troppi fattori da tenere in considerazione in gare così lunghe, e molto spesso è facile dimenticarne qualcuno. La maratona è diversa dalla mezza (forse lì guardando bene gli allenamenti una previsione attendibile si può fare), fisiologicamente se non sei al top, dopo 30 km (anche molto prima) inizia il calo e bisogna essere bravi a gestire. Domenica avrò motivazioni extra, non posso considerare Berlino una maratona qualunque. Già una maratona per me significa molto perchè è il mio tipo di gara preferita, Berlino lo è ancora di più per vari motivi: primo perchè vi sono legato per motivi familiari, poi perchè a mio avviso è una delle migliori al mondo, ricca di pubblico, con un bel percorso e ben organizzata. Come detto non ho seguito una preparazione particolare ma mi sono allenato di settimana in settimana seguendo però il più possibile un criterio logico. Avendone già corse quattro quest'anno, l'ultima solo quattro settimane fa, considero quelle passate come dei lunghi in funzione dell'ultima. Gli ultimi sei/sette giorni a detta degli esperti servono solo per recuperare le energie e un pò di brillantezza muscolare. Sarò pronto? Non sarò pronto? Ce la farò? Scoppierò? Ma che ne so.... Da buon stakanovista della strada non so mai se calare drasticamente gli allenamenti faccia più bene o più male. Sono certo che se dovessi consigliare ad un altro cosa fare gli direi di mollare la presa il più possibile per recuperare energie e brillantezza muscolare svolgendo allenamenti brevi e a bassa intensità, riposando negli ultimi due giorni. Quindi come in quasi tutte le altre occasioni sfrutterò l'ultima settimana per recuperare più possibile, pochi chilometri e ultimo paio di giorni di riposo attivo dedicati al viaggio e ai riti pre-gara, come quello del ritiro pettorale. Ci sarà un pò da stancarsi ma io questa cosa la farò il venerdì dedicando più tempo per il riposo al sabato. La preparazione dovrebbe essere stata svolta nei mesi precedenti e le ultime settimane dovrebbero servire solo di rifinitura. E la mia preparazione nonostante i mesi caldi non dovrebbe essere stata neanche male, con un lungo di 42 km a 5 settimane dalla gara (se considero Reykyavik) ed un altro spezzato in due fasi a 3 settimane (mezza del Graticolato + altri chilometri di seguito). Ci sono state poi altre 2 settimane a buona intensità con qualche buon allenamento. Anche nell'ultima con qualche ripetuta a ritmo gara con recuperi veloci. Non ci resta che partire augurandoci di trovare dei bei giorni di sole per abbinare come al solito qualche bel giorno di vacanza ad una meravigliosa giornata di Sport. Io sono pronto!

lunedì 16 settembre 2013

-13

Pare impossibile ma sto già cominciando ad agitarmi, eppure Berlino non è la prima maratona che corro e non è neanche la prima volta che vado a Berlino. So già tutto, so cosa mi aspetta, so che è una grande corsa e che ci sarà un percorso scorrevole e veloce, con strade larghe, privo di salite e con un pubblico di quelli di prim'ordine che ti incita e ti spinge dal primo all'ultimo chilometro. Eppure l'ansia si sta facendo ugualmente un pò sentire. Ce la sto mettendo tutta per arrivare in buona forma alla partenza, nei primi 15 giorni di settembre ho macinato 246 km che per me in questi ultimi paio d'anni sono tanti. Se qualche anno fa era normale farne 130-140 a settimana, adesso quando arrivo a 110-115 penso di averne già fatti tanti. E nell'ultima settimana dove sono stati 110 ho assaporato buone sensazioni con alcuni buoni allenamenti. Lunedì e martedì ho corso 13 e 15 km di scarico dal lungo della domenica precedente. Correre in scarico a 4'15-20" di media mi rende sempre molto fiducioso... e così è stato... Mercoledì ho fatto uno di quegli allenamenti che non vorrei mai affrontare, un 4x3000, sarà stato da un anno che non mi impegnavo in delle ripetute del genere. Mi mette sempre ansia iniziare certi lavori, ma sono partito con la giusta convinzione e dopo 5 km di riscaldamento in progressione, ho cominciato il primo 3000 finito in 11'33", seguito da un 1000 di recupero a 4'02" (bello riuscire a recuperare a 4'...), secondo 3000 in 11'22", altro 1000 a 4'00", terzo 3000 in 11'20", altro 1000 a 3'55" e ultimo 3000 in 11'08" (a tutta)...E' stato un ottimo allenamento soprattutto perchè affrontato con cautela e corso in progressione come mi piacerebbe sempre fare e con dei recuperi molto veloci. In tutto sono stati 20 km, compreso il riscaldamento, in meno di 1h20' sotto ai 4' al km, che per me vuol dire molto perchè significa correre vicino al ritmo maratona che vorrei tenere a Berlino, ovvero circa 3'50" al km. Il giovedì ho corso altri 15 km di corsa lenta. Venerdì altra tirata ad una podistica notturna di 9,5 Km a Valdagno dove ho chiuso in 33'55" in un percorso non proprio pianeggiante e con molte curve, una buona prova. Sabato altri 17 km con gli ultimi 12 a 3'58" e domenica altri 18 di corsa di rigenerazione. Da questa settimana a -13 da Berlino si inizia con la riduzione dei chilometri: oggi e domani ritmi lenti con 12/13 km, mercoledì voglio fare ancora delle ripetute, magari dei 2000 da correre tutte più forte di 3'45" al km, poi per il fine settimana niente di particolare. Direi una settimana da 90/95 km. La prossima invece sarà di super scarico con un richiamo e qualche km a ritmo maratona il mercoledì, ma c'è ancora tempo. Buona settimana a tutti!

lunedì 9 settembre 2013

Berlino è vicino!

L'arrivo alla mezza di San Giorgio delle Pertiche insieme a Massignani
Mancano venti giorni alla maratona di Berlino e ne sono passati solo quindici da quella di Reykjavik. Correre tante maratone è sempre stata la mia passione, è un'emozione unica, il problema però è che è sempre più difficile recuperare in fretta da una all'altra. Io non mollo l'osso e anche stavolta non mi tirerò indietro con gli allenamenti per arrivare all'appuntamento almeno in condizioni di forma "standard". Da anni non seguo più programmi di allenamento e mi affido unicamente alle mie sensazioni e alla mia esperienza accumulata in 55 maratone e almeno altrettante mezze. Penso che oggi come oggi nessuno più di me possa sapere come sto, come posso andare e cosa posso fare in una determinata gara, se voglio fare un allenamento duro lo faccio altrimenti vado tranquillo, niente costrizioni. I 10 giorni post maratona sono stati ovviamente di recupero, pochi chilometri (70/80) ad andature blande e qualche bella passeggiata. Il fastidio all'adduttore destro che spesso e volentieri si fa sentire di nuovo da qualche mese sembra sotto controllo, ma ogni volta che lo sento penso che devo stare sempre molto attento a non esagerare, soprattutto nei cambi di direzione repentini dove a volte vedo le stelle. Nell'ultima settimana ho provato a macinare ancora un buon numero di chilometri. Non voglio mollare perchè Berlino è una delle maratone speciali per me, per vari motivi: primo perchè sono legato a questa città fin da quando ero piccolo e i miei genitori mi ci portavano a trovare i nostri amici che abitano li; secondo perchè è una delle corse più belle al mondo a cui uno possa partecipare, con un percorso, un pubblico ed un'organizzazione fantastici; terzo perchè nel 2008 ho ottenuto il personale in 2h33', un felice ricordo e cosa irripetibile al giorno d'oggi. Nel 2011 ottenni un 2h43' che mi lasciò un pò deluso ma che realisticamente era lo specchio del mio stato di forma di quel momento. Partii con l'obiettivo di un under 2h40' ma mi spensi presto e mi difesi come potevo fino al traguardo. Tre settimane prima avevo corso una mezza di allenamento a San Giorgio delle Pertiche (preceduta da 10 km di corsa lenta) dove subii una terribile crisi e riuscii ad ottenere il mio peggior tempo in assoluto in una mezza (1h29'). Quest'anno sto seguendo più o meno lo stesso percorso di avvicinamento e adesso come adesso ci metterei la firma per un 2h43'...... Nella settimana appena passata sono arrivato a 115 km (che per me sono tanti) con alcuni allenamenti di buona intensità ed una domenica con 33 km fatti in due manches. La mattina alla mezza di San Giorgio volevo correre ad un ritmo maratona di 3'45/50" per chiudere in circa 1h20' senza spaccarmi tanto le ossa. Invece per ottenere un 1h21" ad un ritmo vicino ai 3'50" ho dovuto sudare eccessivamente... Diamo la colpa al caldo, o ad altri fattori (feste...), fattostà che dopo i primi 7-8 km faticavo troppo a tenere il ritmo imposto e ad ogni frazione dovevo lottare sempre di più. Solo negli ultimi 500 metri ho corso con margine dopo aver deciso insieme a Massignani (compagno di tante maratone) di tirare i remi in barca e di arrivare allegramente appaiati:-) Le gambe stavano bene ma le sentivo pesanti, la testa e la voglia di faticare erano altrove, onestamente ieri non so se sarei riuscito ad arrivare in fondo ad una maratona. Cose che capitano, ho sempre saputo che per correre una maratona ci vuole prima la testa e poi servono due buone gambe! La sera ho corso un'altra decina di chilometri a casa e le cose sono andate meglio, dato che non mi pareva neanche di aver corso una mezza poche ore prima. Ovviamente ero anche facilitato dal fatto di procedere ad un ritmo lento anche se alla fine ho corso facilmente un paio di km sui 4'. Nell'arco della giornata sono stati 33 km corsi in poco più di 2h10'. Considerato tutto va benissimo! Anche in questa settimana cercherò di rimanere sui 110 km. Oggi e domani saranno di recupero, poi mercoledì andrò nel mio circuito di Zanè ad inanellare qualche serie di 3000 sui 3'45/50" al km, venerdì mi tirerò un pò il collo ad una podistica di 10 km a Valdagno, per poi finire la settimana con un altro lunghetto di 20/25 km. Le ultime due settimane saranno in calo di chilometraggio e intensità, poi a Berlino faremo i conti ma ci sentiremo sicuramente prima. Buona settimana e buona vita a tutti! Divertitevi amici:-)

lunedì 2 settembre 2013

Ritorno alla normalità



E' andato anche il mese di agosto e con lui anche il bel periodo di vacanze compresa la maratona numero 55 che ho corso a Reykjavik in Islanda. Il viaggio tra Londra e l'Islanda è stato rapido ma suggestivo (solo 9 giorni), un'esperienza senz'altro da consigliare. Qualche giorno nella capitale Britannica fa sempre bene per capire quanto bello sia il mondo a solo un paio d'ore di aereo da qui. Magnifica. I cinque giorni nella terra islandese rimarranno impressi indelebilmente nella mia memoria. Cinque giorni nelle piovose e fredde terre al 66° di latitudine alla scoperta di un mondo affascinante e totalmente diverso dal nostro. Girando in auto abbiamo potuto esplorare l'entroterra rimanendo incantati da panorami bellissimi e indescrivibili vedere foto . La capitale Reykjavik è una cittadina molto vivace e colorata, abitata da gente giovane e allegra, al contrario dei tristi finlandesi che vidi lo scorso anno, che non si cura delle condizioni climatiche avverse in cui vive. Condizioni climatiche che hanno reso abbastanza difficile la mia maratona, con temperatura di 7/8°, pioggia e vento battente in un percorso per niente facile che mi hanno messo alla prova ma che non sono riuscite a piegarmi e a impedirmi di ottenere il 9° posto assoluto e il 1° della categoria M40-49 con il tempo di 2h47'51". Ora mi attende un pò di riposo perchè sono veramente stanco e la maratona di Berlino è già alle porte...

martedì 13 agosto 2013

Buone vacanze

Il countdown segna -10 giorni alla maratona di Reykjavik. Ma a che punto siamo con la preparazione? Anzi, sarebbe meglio chiedersi: stiamo affrontando qualche specie di preparazione? Direi proprio di no e mi vien da dire:"Ma chi me lo fa fare? E perchè dovrei farlo? Per un'altra maratona? NO, mi alleno come viene e buona notte a tutti!!!". Con questo caldo, anche se a me piace molto, è sempre abbastanza difficile allenarsi, bisogna però cercare di mantenere un buon livello di forma. Normalmente corro a ritmo lento e ogni 2/3 giorni cerco di aumentare facendo qualche fartlek o qualche progressione, niente altro, anche perchè mi sembra di avere sempre le gambe molto pesanti. Si fa sempre molta fatica ad affrontare lavori di qualità percui cerco di aggirare l'ostacolo gareggiando il più possibile, si sa che in gara con l'aiuto dell'adrenalina si riesce ad andare più forte. Per me il beneficio è di circa 15/20" di velocità in più al chilometro di quando mi tiro il collo in allenamento. Nelle ultime settimane ho partecipato ad un paio di podistiche, a Lamon e a Piovene, gare delle quali non sono rimasto particolarmente soddisfatto per il piazzamento ma lo sono stato per il buon training svolto, affrontando i pochi chilometri dei percorsi sul piede dei 3'30" al km. Una prova che mi ha soddisfatto è stata la partecipazione di sabato scorso 10 agosto alla mezza maratona di Scorzè, dove nonostante il caldo ho tenuto per tutta la gara il ritmo di 3'40" al km chiudendo in 1h17'50". Considerate le condizioni per me è un ottimo tempo. In ottica Reykjavik, dopo l'ultima maratona in Austria di fine giugno non ho più affrontato allenamenti di oltre 20/22 km, pertanto punterò più sull'esperienza che sulla preparazione specifica, pensando che la 42 km Islandese sarà una tappa di avvicinamento e di allenamento per la Berlin Marathon del 29 Settembre. Un'occhiata al cronometro ce la darò lo stesso cercando di rispettare la media di 2h42' ottenuta nelle maratone fin qui affrontate quest'anno. Sarà in ogni caso un'altra nuova esperienza e una bella vacanza in una terra lontana e affascinante che non ho mai visitato. Buone vacanze a tutti!

giovedì 25 luglio 2013

Quasi 200

L'arrivo della Strasolesino 2013
Questa sera dall'inizio del 2013 toccherò quota 199 tra allenamenti e gare per un totale di quasi 2900 km. Diciamo che come quantità sono nella media da quando ho iniziato a correre nel 2005 e solo un pò al di sotto rispetto agli anni intorno al 2008, quando mi cimentavo anche nelle ultramaratone e arrivavo anche a 6000 km in un anno. Di riposi finora solo 8, sempre nei giorni precedenti a gare impegnative dove ci voleva un minimo di scarico....
Nonostante il bel caldo lo stato di forma si mantiene sempre ad un livello discreto, in allenamento vado quasi sempre a ritmi lenti, qualche volta faccio dei fartlek o dei progressivi e le velocità medie si aggirano quasi sempre tra i 4'10" e i 4'30" al km. In gara invece cerco di andare sempre al massimo delle mie possibilità perchè penso che non ci sia allenamento migliore di una gara tirata. Dopo la maratona in Austria di fine giugno terminata in 2h40', non ho smesso di gareggiare, ho corso altre 4/5 gare, superando abbondantemente la quota di 20 da inizio anno. Una podistica di 8 km a Tribano, dove come dice la parola stessa ho un pò tribolato a causa di un mal di testa che mi perseguitava da tutto il giorno, chiusa comunque a 3'35"/km di media. C'è stata poi la corsa in salita da Poleo a Santa Caterina, 400 metri di dislivello su 7 km, dove me la sono cavata bene con il 7° posto assoluto in 30'40" a meno di 1' dal secondo. Per il mio livello e non essendo un amante della salita, sono rimasto soddisfatto visto che ci ho impiegato ben 1' in meno dello scorso anno e 5' in meno della settimana precedente dove mi ero cimentato in una salita di prova ad andatura impegnata. La sera successiva, sabato 20, ho partecipato ad un'altra bella podistica di 8,3 km a Solesino arrivando 11° assoluto e 4° di categoria correndo in 28'52" con media di 3'28"/km nonostante il gran caldo. Mi sono inserito nel gruppetto giusto e ho tenuto duro fino alla fine. In questa settimana sto caricando parecchio di chilometri, finora sono a 16/17 al giorno, sempre ad andature comandate dalla temperatura, quando sento che il caldo è eccessivo alzo il piede e procedo ancora più tranquillamente, l'importante è divertirsi, e a me correre diverte sempre oltre che a farmi star bene. I prossimi appuntamenti saranno, sabato 27 Luglio a Lamon (BL) per una podistica di 8 km, lunedì 29 alla podistica di Piovene, poi il 10 agosto alla mezza serale di Scorzè dove l'anno scorso fu un caldo allucinante. Poi partirò per il viaggio a Reykjavik in Islanda dove il 24 Agosto parteciperò alla maratona. Non vedo l'ora di abbinare questo viaggio/vacanza/corsa, il massimo della vita credo....
Buone vacanze a tutti e un in bocca al lupo a tutti gli amici che sabato si cimenteranno alla Trans d'Havet!

lunedì 1 luglio 2013

Gletschermarathon 2013





Dopo tante salite finalmente domenica sembrava fosse arrivata l'ora di invertire la rotta e di correre un pò in discesa, o almeno così si pensava. Si perchè guardando con poca attenzione il profilo altimetrico della Gletschermarathon, si sarebbe pensato di procedere dall'inizio alla fine in una continua e dolce discesa. In effetti non è stato proprio così. Mi sono presentato alla partenza di Mandorfen alle pendici del ghiacciaio del Pitztal in Austria, con sensazioni non meravigliose. L'avventuroso viaggio in moto del giorno prima con 250 km sui 350 totali sotto una pioggia battente ad una temperatura molto fresca, aveva lasciato un pò il segno e la notte non era bastata per recuperare al meglio. Fortunatamente la mattina della gara non pioveva più e alla partenza a quota 1675 metri con una temperatura di 7° non si stava neanche male. Allo start circa 250 maratoneti che dopo un percorso di circa 31 km fino al paese di Wenns si sarebbero congiunti con gli altri circa 250 concorrenti della mezza, tra cui anche la Sara. Nonostante la temperatura fresca della partenza ho deciso di indossare solo la canottiera, scelta azzeccata visto il bel caldo che sarei andato ad incontrare nell'ultima ora di gara. Il primo chilometro e mezzo è stato molto impegnativo dato che si saliva di circa 100 metri. La partenza a freddo mi ha dato subito qualche problema, la fatica di rompere il fiato e le difficoltà di respirazione probabilmente dovute all'altitudine ci hanno messo anch'esse la loro parte. Dal secondo chilometro con l'inizio della discesa sono riuscito un pò a recuperare  ma non ho sentito le gambe reattive come speravo e ho perso subito il contatto con il gruppo giusto. Mi sentivo molto affaticato e pesante e correre a 3'30-35" come avevo preventivato mi causava molta fatica. Mi sono trovato subito da solo, con i primi quattro concorrenti davanti di quei 2-300 metri impossibili da recuperare e quelli dietro troppo lontani. Non c'è stato niente da fare e ho seguito con il mio passo, ma già dopo 6-7 km mi sentivo particolarmente fiacco e pesante con le gambe dure. Verso il 12 km la situazione non migliorava e avevo voglia di fermarmi, ho stretto i denti e sono andato avanti passo dopo passo pensando però che se non cambiava qualcosa sarebbe stata dura arrivare al traguardo. In alcuni tratti la discesa veniva interrotta da brevi salite dove andavo ancora più in difficoltà e sebbene la temperatura fosse bassa sudavo parecchio. Nei ristori cercavo sempre di bere molto, acqua e sali. Era bello e caloroso il tifo delle poche persone a lato strada nei passaggi nei vari paesetti che si incontravano. Anche il panorama era fantastico e mi ha aiutato a resistere, correre nella vallata del Pitztal è meraviglioso e lo consiglio a tutti. Con il passare dei chilometri pensavo che ne mancavano sempre meno all'arrivo e con questo semplice pensiero mi sono fatto un pò di coraggio e ho iniziato credere che ce l'avrei fatta come tutte le altre volte. Nonostante la fatica cercavo di tenere un ritmo regolare, difficile i quei tratti di discesa con pendenze sempre diverse e con molte zone di falsopiano dove il ritmo calava. Al 18 km sono riuscito a superare uno davanti a me che avevo raggiunto un pò alla volta. Questo mi ha dato un pò di coraggio perchè quando l'ho affiancato ho notato che era più stanco di me. Anche gli altri due/tre che avevo davanti non credo stessero molto meglio dato che in certi momenti nei rettilinei più lunghi riuscivo a vederli sempre alla solita distanza. Al 21 km eravamo gia scesi a 1225 metri e la temperatura cominciava ad essere gradevole con il sole che scaldava e illuminava lo stupendo scenario. Mi sentivo anche meglio. Al 26° km però un tratto in salita mi ha ferito nuovamente, infatti ho corso molto lentamente in 4'26" e che fatica...di seguito un chilometro a 3'28" e un altro paio in piano sui 3'45" prima di due chilometri molto duri che ho corso rispettivamente in 4'22" e 4'44", il secondo mi pareva un muro anche se in realtà era una salita non troppo ripida. Ero arrivato però al 31 km e non mancava molto alla fine e sapevo che dopo altri 2/3 km di falsopiano avrei avuto 4 km di pura discesa per rifiatare prima dei 2 km finali. Col calare della quota il caldo si faceva sempre più sentire, ma ormai più che al caldo pensavo al male che avevo alle gambe. Nell'ultima discesa sono andato spedito con 4 km sul piede dei 3'30", purtroppo però ne rimanevano ancora due per arrivare al traguardo e sapevo che erano i più rognosi. Li ho corsi a 4'14" e 4'30" e non ho potuto godermeli troppo. Ho chiuso in 2h40'58"
 Dopo il taglio del traguardo ho aspettato la Sara che è arrivata in 1h52'18" nella mezza maratona in un percorso per niente facile, ed riuscita a salire contentissima nel podio con un meritato 3° posto di categoria, evviva!!! Per gli appassionati di numeri, il mio garmin ha indicato un dislivello totale di 1193 metri in discesa e 295 in salita. Una bella maratona in montagna dunque, più discesa che salita ma non fatevi ingannare troppo dal profilo altimetrico che poi si potrebbero presentare delle sorprese. Uno scenario stupendo e originale in mezzo alla natura che merita di essere ammirato, un'ottima organizzazione austriaca, insomma una corsa da rifare sicuramente il prossimo anno....

lunedì 10 giugno 2013

Evviva il Trail

Al traguardo dell'Antico Trail del Contrabbandiere con Magic Lazza e Turr-One
E' uno spirito diverso quello che costraddistingue le persone che si cimentano nei trail. Meno occhiate al cronometro e più al panorama e al sentiero che si sta solcando, attenzione dovuta anche al fatto che in certi momenti un passo falso può essere molto pericoloso. Non voglio dire che i trailer siano migliori ma sicuramente sono molto meno fissati a controllare ritmo e velocità. E questa è una buona cosa per allentare un pò la pressione e per farci capire che a volte sarebbe meglio correre per divertirsi e stare bene con se stessi. Sono molto felice perchè un pò alla volta questa bella passione mi sta contagiando e vedo che anche se è difficile, alternare le due discipline, mi fa bene e mi fa trovare nuovi stimoli. Dopo oltre 50 maratone e centinaia di corse su strada bisogna cercare nuovi orizzonti e penso di averne trovati di stupendi. Fino ad un paio di anni fa non volevo sentire parlare di sentieri e di sterrato o salite, adesso più ne vedo e più mi piace anche se faccio tanta fatica soprattutto quando bisogna andare in su.... In strada so cosa mi aspetta e so come posso correre, nel trail invece no, è sempre un'incognita e i 30 km che normalmente corro in meno di 2 ore non so neanche se riesco a finirli tutti. Ma quando ce la faccio è gioia pura come è stato ieri dopo i 35 km all'Antico Trail del Contabbandiere con circa 2500 metri di dislivello +. Un'esperienza bellissima e dura su un percorso caratterizzato da continui saliscendi con brevi ripide salite di 1-2 km alternate da altrettante brevi ma insidiose discese quasi sempre su sentiero con pietre molto scivolose. La gara ha preso il via alla 6.45 da Costa di Valstagna in un clima allegro e gioviale, percorrendo l'antico sentiero solcato dai contrabbandieri di tabacco per arrivare dopo 4 ore nel centro di Bassano del Grappa. E' stata dura in qualche salita doversi arrampicare a quattro zampe, soprattutto nelle ultime due dove la stanchezza e i primi crampi si facevano sentire. Per fortuna le discese anche se molto tecniche, mi hanno aiutato nel recupero. L'organizzazione è stata di prim'ordine con percorso ben segnalato in ogni punto e ristori piazzati con perizia. Un applauso a tutti i ragazzi che hanno messo in piedi questa gara che sono sicuro avrà un brillante futuro. Un ringraziamento anche e a tutti i miei compagni di squadra (La Fulminea/LabeveD+) che hanno corso e battuto il sentiero del Contrabbandiere, Lazza in primis per avermi coinvolto nell'avventura, Turrone che ha corso e sofferto insieme a lui per tutto il percorso, Zanze e tutti gli altri ma in particolare ad uno strepitoso Taglia che ha  stupito tutti con una prestazione eccezionale chiudendo 84° in 5h10". In campo femminile grande anche la Sabry sempre furiosa 4° assoluta delle donne sul podio in 4h45' e anche Elena sempre bravissima 8° in 5h'10'. Insomma un bravo a tutti, mi ci metto anch'io che sono arrivato 5° Ass. in 4h00'. Un ringraziamento particolare anche agli amici sostenitori che ci hanno aspettato e hanno tifato per noi al traguardo. Come inizio non c'è male, attenzione il neonato Team Labeve D+ sta arrivando, voi la davanti guardatevi sempre bene dietro le spalle:-)

lunedì 3 giugno 2013

L'ora del Contrabbandiere

foto a Cima Summano (quota 1300m)

E' da mesi che io e i miei compagni di allenamento siamo iscritti al Trail del Contrabbandiere e adesso ci siamo quasi, è quasi ora di partire. Sabato 9 giugno con partenza alle ore 6.45 sarà il momento di verificare se ci siamo allenati bene oppure no. L'Antico Trail del Contrabbandiere percorre interamente l'Altavia del Tabacco, così chiamata appunto per il tipo di coltivazioni che avveniva nei terrazzamenti durante il periodo della repubblica della Serenissima. Il trail si sviluppa lungo il Canal di Brenta nella Valsugana, circondato dalle pareti rocciose del Massiccio del Grappa e dell'Altipiano dei "Sette Comuni", ripercorrendo interamente al contrario la strada che usavano una volta i contrabbandieri di tabacco. La partenza è a Costa in direzione sud verso Valstagna e poi Oliero, l'arrivo è posto nel centro di Bassano del Grappa, dopo 35 km e 2880 metri di dislivello positivo. Personalmente arrivo a questa gara meglio allenato che potevo, come già detto nell'ultimo periodo ho alternato corsa su pianura e in  montagna e la forma non è male. In strada dopo la mezza di Jesolo, venerdì sera ho corso un'altra gara di 7 km chiusa a 3'27"/km di media. In montagna invece l'ultimo allenamento di spessore è stato sabato con un bel giro di 30 km e 1800 metri di dislivello positivo sul monte Summano, percorrendo il sentiero dei Girolimini da Piovene, le Creste dal Colletto Grande e la Strada della Via Cucis per Santorso. Una bella sfaticata ma soprattutto una grande soddisfazione correre in solitaria in quei bei sentieri in mezzo ai boschi. Ora devo solo recuparare dalla fatica e poi zaino in spalla sulla via del Contrabbandiere. Chiedo solo una bella giornata di caldo sole dopo questo lungo freddo bagnato inverno...

lunedì 27 maggio 2013

E anche Maggio se ne va....

i fratelli RIGO a Jesolo
I giorni dell'anno passano veloci e ormai siamo a fine maggio ma sembra di essere ancora a marzo...Il tempo rimane instabile, continua a piovere e fa fresco ma nonostante tutto gli allenamenti proseguono senza sosta. Finora ho fatto solo 6 giorni di riposo nel 2013 e dal 15 Aprile in poi mai una sosta:-), non troppi chilometri al giorno, ma spesso di qualità. Continuo ad alternare corse su strada e sterrato su sentiero collinare/montano con risultati alternanti. Su strada mi sembra di correre bene: sfrutto gli allenamenti impegnativi che svolgo 1-2 volte la settimana nei sentieri in salita, dove purtroppo non riesco ad esprimermi bene, e ne traggo beneficio perchè quando mi metto a tirare sul piano vado quasi come nel 2008 quando ottenevo i miei migliori tempi. La settimana scorsa ho corso con facilità 15 km di variazioni, in meno di 58' compreso il riscaldamento, non mi capita molto spesso di provare sensazioni simili e infatti la riprova l'ho avuta sabato alla Moonligh Half Marathon di Jesolo dove ho concretizzato con una gara molto buona corsa con grande regolarità sul piede dei 3'30-35"/km finendo con il tempo di 1h15'27", 18° assoluto su 2725 classificati e 3° MM40. Era del 2010 che non mi riusciva di scendere sotto 1h16' in mezza ed è un buon segno perchè quando mi capitava subito dopo riuscivo a scendere agevolmente sotto le 2h40' in maratona. Speriamo sia di buon auspicio in vista della Gleschermarathon di fine Giugno. Ma prima ho ancora un trail da affrontare, tra un paio di settimane il Trail del Contrabbandiere con 2880 metri di dislivello + su 35 km. So che sarà dura e dovrò gestire la fatica soprattutto nelle salite ma in qualche modo arriverò al traguardo. Tra un paio di giorni appena completato il recupero dalla mezza di Jesolo tornerò ad allenarmi continuando ad alternare salite e pianura. Venerdì tanto per sgasare un pò penso che parteciperò ad una podistica di 7 km a Stroppari, poi domenica un bel lungo di montagna, come quello fatto un paio di settimane fa con 32 km da casa alla cima del Summano e ritorno con 1300 metri di dislivello +. Poi vedremo come andrà a finire...Vi saluto complimentandomi con tutti i Fulminei presenti sabato a Jesolo, non voglio fare distinzioni o preferenze ma un complimento particolare a mia sorella Laura che ha portato a casa la sua seconda mezza con il tempo di 1h51, è d'obbligo. Bravissima avanti così che hai appena iniziato, con la passione e la dedizione che ci metti otterrai sicuramente delle ottime soddisfazioni!

lunedì 29 aprile 2013

Aprile sta per finire...


Gruppo Fulmineo alla 10 miglia delle Rose (foto E.Vivian)

10 miglia: prima della caduta (foto E. Vivian) 
10 miglia: dopo la caduta (foto E. Vivian)

...ma non vuole smettere di piovere. In pratica negli ultimi 3-4 mesi non c'è stata settimana dove ho corso più di due tre giorni consecutivi senza prendermi una lavata. L'ultima è stata sabato pomeriggio dove per correre 8 km per vedere se riuscivo a farmi passare il mal di gambe dalla salita/discesa al Summano di due giorni prima, mi sono imbattuto in un temporale che mi ha completamente allagato... Che nervi e che rabbia quando ormai in questi periodi si dovrebbe correre sempre con il caldo ed il sole ed essere così favoriti negli allenamenti in vista delle gare trail di maggio/giugno. Trail appunto: non è facile coniugare allenamenti per due discipline completamente diverse come strada e trail. Se ti alleni solo per la strada quando trovi una salitella ti pianti, viceversa ti trovi sempre con le gambe sfasciate a causa delle discese. Io cerco di farlo nel modo più semplice possibile, facendo un pò dell'uno e un pò dell'altro senza seguire programmi specifici. Solo una parola d'ordine: sudare! Sabato scorso ho fatto 28 km su e giù per le colline qui intorno casa, bellissimo se non fosse che ovviamente ha diluviato dall'inizio alla fine. Giovedì 25 invece, ho approfittato dell'insolita giornata di sole per andare a fare un allenamento in salita da Santorso alla croce del monte Summano passando per il sentiero della via crucis. Non l'avevo mai fatta di corsa e devo dire che a parte la fatica di affrontare 1000 metri di dislivello in meno di 7 km, alla fine rimane sempre la grande soddisfazione di essere riusciti con le proprie gambe a salire fin lassù in meno di un'ora. Il problema di questi allenamenti è il ritorno in discesa: sapevo che avrebbe potuto lasciarmi dei postumi quindi l'ho affrontata con cautela ed attenzione ma non è servito a molto perchè il mal di gambe che mi è rimasto nei giorni successivi, fino a sabato compreso, è stato maggiore del previsto. E domenica c'era in programma la 10 miglia delle Rose a Rosà dove avevo intenzione di fare un allenamento a ritmo tirato. Le gambe non erano certo al massimo, anzi....Sono arrivato alla partenza con ancora molti postumi del Summano però ho deciso di stringere i denti e correre ugualmente a tutto gas. Già dall'inizio sentivo molta fatica e dolori ai quadricipiti femorali e ai polpacci, i primi km sul piede dei 3'30" mi causavano tanto affanno ma ho tenuto duro finchè ho potuto. Nella prima parte il percorso pianeggiante con poche curve e lievi cambi di pendenza favoriva l'impostazione di un ritmo regolare; nella seconda parte invece le diverse curve secche presenti nei raccordi tra i vari tratti di ciclabili davano molto fastidio e spezzavano il ritmo con continue frenate e accelerazioni. E' stato proprio in una di queste all'uscita di un ponticello prima del 11° km che sono scivolato rovinosamente procurandomi diverse escoriazioni alla gamba sinistra, al gomito destro, al fianco ed ad entrambe le mani. Non ricordo di aver mai subito una caduta del genere in 10 anni di corse su strada....Forse ho dormito io, ma non ne sono così certo dato che dopo l'arrivo ho sentito che molti sono andati a terra proprio in quella curva. Dopo una breve pausa per riprendermi dal trauma sono ripartito con il sangue che colava da gamba e gomito. In qualche maniera sono arrivato al traguardo in 58'59" (9° ASS, 2°MM40). Poteva andare meglio, ma anche peggio, diciamo così dai. Come sempre massiccia presenza Fulminea con premiazione per essere stata la terza squadra per numero di atleti presenti (34). Da sottolineare la prestazione delle nostre ragazze sempre aggressive nel podio di categoria, questa volta sono state ben in 5 ad essere premiate ed una ad un soffio dal podio: Martini Elisa 2°TF, Alvarez Alessandra 3°TF, Loro Miriam 2°MF35, Rigo Laura 3°MF40, Cabianca Mirella 3°MF45, Pasin Roberta 4°MF45, brave comunque anche tutte le altre. I Fulminei invece sono stati un pò più rilassati del solito con risultati leggermente più sotto tono ma pur sempre di rilievo (Drugo 4°TM, Trulla 5°MM45, Dalla Costa 6° TM), si saranno risparmiati per gli impegni del prossimo fine settimana? Vedremo. Archiviata la 10 miglia delle Rose non c'è molto tempo per stare a riposare, già mercoledì ci sarà un'altra interessante garetta di 7 km al trofeo Saugo di Breganze. Una corsa saliscendi tra le colline che non ti lascia respiro per nemmeno un secondo. Sarà un bell'allenamento in vista della Santorso Race in programma domenica in occasione del compleanno della Fulminea. Sono proprio curioso di vedere cos'ha architettato quel diavolo di Fulmine, eheheehh!!!!!
Ueee ragazzi, speriamo solo che non piova ancora per il resto le gambe ce le mettiamo volentieri...... buona settimana.


martedì 16 aprile 2013

Vienna City Marathon 2013

Lo spettacolo della partenza alla Vienna City Marathon
Purtroppo anche stavolta sono costretto a cominciare il post con una notizia terribile. E' impossibile non pensare a cosa è successo ieri alla Boston Marathon dove un vile atto terroristico ha rovinato la festa di migliaia di runners e spettatori innocenti, uccidendo numerose persone, tra cui un adolescente di otto anni che aspettava il suo papà al traguardo, e causando centinaia di feriti. Non è più tollerabile che avvengano cose di questo genere tanto più in una giornata ed in un luogo dedicato allo sport e alla festa. Speriamo che i colpevoli come promesso da Obama vengano prontamente catturati e sottoposti alla giustizia. Fortunatamente i miei amici Drugo e Trullino in gara ieri a Boston non hanno subito danni e almeno fino all'esplosione avvenuta più di un'ora dal loro arrivo si sono potuti godere tutta la loro gara chiudendo rispettivamente in 3h07' e 2h59'. Bravi ragazzi! Chiusa questa dolorosa parentesi passiamo all'aggiornamento delle vicende che mi riguardano personalmente. A parte Boston, la più antica maratona al mondo, domenica c'era in programma la 30esima edizione della Vienna City Marathon, alla quale mi sono iscritto con entusiasmo assieme ad un gruppetto di amici fulminei. E' stato un entusiasmo ben ripagato infatti è stata un'esperienza incredibile e mai mi sarei aspettato di trovarmi in una situazione così bella. Per farvi un'idea questi sono i numeri: 9.000 iscritti alla maratona, 11.0000 alla mezza e 2.500 alla maratona in staffetta. In pratica un mare di gente riversata per strade di Vienna. Il percorso mi è piaciuto tantissimo, molto vario e abbastanza nervoso con diversi saliscendi (ponti e dislivelli vari), sviluppato per la maggior parte nei viali del centro della città, con un bel tratto all'interno del parco del Prater e con l'arrivo suggestivo nel parco di fianco al municipio. Il tutto condito da una foltissima presenza di pubblico e da una giornata finalmente primaverile con una temperatura di 15-20 gradi (per me il top). Le premesse per fare bene c'erano tutte dopo la mezza dei Dogi corsa la settimana scorsa in 1h17'56" e ai segnali ricevuti di seguito ai buoni allenamenti dell'ultimo mese che mi hanno visto correre praticamente ogni giorno con una media di 110/120 km a settimana. Dopo la gara in calo disputata a Treviso ai primi di marzo, nella quale ero scattato veramente troppo veloce, mi ero imposto di partire ad un ritmo intorno ai 3'50"/km. Nei primi km mi risultava fin troppo facile da tenere e la tentazione di aumentare e seguire il passo dei semi/maratoneti che viaggiavano più veloci era tanta. Ma ho desistito sapendo bene che la maratona inizia dopo il 35° km e che i chilometri precedenti sono per così dire solo di riscaldamento! Ho cercato solo di essere costante senza sprecare troppe energie nelle salitelle e correndo più facile e rilassato possibile nei tratti piani. Fino alla mezza sono stato quasi sempre inserito in qualche gruppo, se c'era un pò di aria contraria mi mettevo dietro a qualcuno, quando invece vedevo che era tutto ok facevo la mia linea. Il passaggio alla mezza è stato in 1h21'01". Nella seconda parte, spariti quelli della mezza, sono stato praticamente sempre da solo ma non ho mai sofferto più del dovuto e ho mantenuto la concentrazione, idratandomi molto con acqua ai diversi ristori presenti. Nel complesso è stata una gara regolare, con i primi 10 km passati in 38'28", i secondi in 38'33", i terzi in 37'50", un pò più veloci grazie ad un paio di chilometri in discesa dove ho aumentato il passo per avvantaggiarmi sul tratto finale che sapevo essere leggermente più impegnativo e che ho completato in 39'10". Gli ultimi 2 km sono stati i più duri ma ormai grazie anche alla spinta del pubblico ero sicuro di avercela fatta. Ho chiuso in 2h42'43" in 36° posizione assoluta e 5° della categoria M40 non lontano dal primo. Altra nota soddisfacente è stata quella di scoprire di essere arrivato 2° della nutrita compagine di italiani.  Anche i miei compagni di viaggio se la sono cavata più o meno bene: Pergher reduce dall'influenza ha chiuso in 2h54'13", Gasparotto 3h08'29", Marozin 3h12'10" (personale), Filippi 3h32'00", Canale 3h43'16" (personale ma è ancora in ascesa!!), Calgaro 3h43'18" (correva di scorta a Canale). Per la cronaca il vincitore della gara ha chiuso in 2h08'19" e la prima donna in 2h24'34", beati loro.... Nel complesso è stato un bellissimo weekend, un saluto a tutti e se vi capita l'occasione di correre questa splendida maratona non fatevela sfuggire, io sicuramente ci ritornerò dato che l'ho inserita nella mia personale Top 10.

mercoledì 27 marzo 2013

Riepilogo ultimi 30 giorni

L'emozionante arrivo alla Trevisomarathon 2013 (foto E. Vivian)
Torno al blog dopo un'altra lunga pausa e precisamente da quando ci eravamo lasciati alla vigilia della Trevisomarathon che si è disputata il 3 marzo. E' andata leggermente peggio di come speravo e si è conclusa in un tempo di 2h44'24" che mi è valsa la 25esima posizione nella classifica assoluta e 7' della categoria MM40. Forse non ho seguito la migliore delle tattiche di gara correndo troppo forte all'inizio con passaggio al 10 km in 36'53" e alla mezza in 1h19'43", con un inevitabile calo nel finale dovuto anche alla praticamente totale assenza di lunghi negli allenamenti degli ultimi mesi. La cosa più importante in ogni caso è stato correre con nel cuore il ricordo del mio amico Simone scomparso da pochi giorni e arrivare al traguardo a braccia alzate con la sua foto tra le mani. E' stato bello e commuovente. Il recupero post-Treviso è stato abbastanza lungo. Fino al venerdì successivo non c'è stato verso di correre senza dolori alle gambe e a ritmi più veloci di 4'40-50" al km. Da domenica e nella successiva settimana le cose sono andate meglio e sono riuscito anche a fare un paio di buoni allenamenti con variazioni di 1'-2'-3' a buon ritmo. Ma non c'è stato troppo tempo per allenarsi dato che sabato 16 marzo si tornava nuovamente in gara nella staffetta della Ultrabericus. L'ho corsa in coppia con Zanze e ho fatto la prima parte di 36 km. La mattina della partenza mi sentivo in buona forma e ho preso il via fiducioso di correre al meglio delle mie possibilità. Pur non essendo esperto di trail sono partito ad un buon ritmo aggregandomi al gruppo dei primi, c'è da dire però che alcuni di loro disputavano la distanza lunga di 68 km, percui lo scontro non era alla pari, ma in ogni caso pur facendo solo metà gara non sono riuscito a tenere il passo dei migliori della lunga, soprattutto nei tratti in salita. Il percorso si è rivelato subito molto insidioso con un continuo susseguirsi di tratti in salita (anche molto duri) e in discesa con una quasi totale assenza di pianura. In totale come detto sono stati 36 km con 1400 metri di dislivello + che ho concluso in 3h13' in seconda posizione di staffetta staccato di 21' dal primo, il forte ultra trailer Lanternino. La staffetta è stata conclusa dall'amico Zanze che è arrivato in Piazza dei Signori di Vicenza in 4' posizione assoluta. Il giorno successivo non ho voluto mancare alla Stravicenza, dove c'erano tutti i miei compagni di squadra che si confrontavano nella 10 km competitiva. Ho corso in coda al gruppo assieme a quelli della non competitiva chiudendo con fatica la distanza in circa 43'. Il recupero post Ultrabericus è stato simile a quello dopo Treviso, forse un pò più agevole dato che già giovedì correvo facilmente a 4'20". Domenica scorsa c'era in programma la trasferta alla Belluno-Feltre che ho saltato per problemi di forza maggiore. Non me ne sono pentito poichè ho visto che è stata una giornata fredda e piovosa, condizioni che non vorremmo più avere alle porte del mese di aprile... Il prossimo impegno sarà tra un paio di settimane alla mezza dei Dogi, cercherò di allenarmi bene per arrivarci in buona forma, la settimana successiva sarà il momento della maratona di Vienna. Poi si vedrà, di sicuro quest'anno ho intenzione di aumentare la mia percentuale di corse off-road e in montagna. Dopo quasi 10 anni di asfalto forse è giunto il momento di cercare nuovi stimoli altrove....Vedremo, intanto buone corse a tutti e dei programmi primaverili/estivi ci aggiornieremo più avanti:-)
Un momento impegnativo alla Ultrabericus (foto S.Gianesin) 

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