giovedì 13 novembre 2014

Dublin Marathon 2014

Mariolo's Pub Team Dublin Marathon 2014
Eccomi in super ritardo a raccontare la trasferta alla maratona di Dublino disputata il 27 ottobre scorso. Per me è stata sicuramente una sorpresa bellissima e al di sopra di ogni aspettativa perchè non avrei mai creduto di trovarmi a partecipare ad una gara così bella e ottimamente organizzata. Ne avevo sempre sentito parlare in tono entusiastico e in effetti ho avuto solo conferme e sensazioni positive. Il percorso mi è piaciuto tanto sebbene fosse pieno di insidiosi saliscendi, il pubblico era numerosissimo e ha incitato i runners dal primo all'ultimo chilometro con i suoi "well done", unico neo purtroppo nella giornata della gara c'è stato un pò di vento che a momenti ha dato fastidio, per il resto posso tranquillamente affermare che è stato tutto perfetto, un'esperienza da ripetere e da consigliare a tutti. Del nostro gruppo sponsorizzato per l'occasione dal Mariolo's Pub siamo stati tutti (chi più chi meno) soddisfatti della propria prestazione. La giornata pre-gara è stata dedicata al viaggio in aereo dall'Italia. Dopo un veloce check-in in hotel ci siamo subito recati all'expò per ritirare il pettorale e per una visita agli stand con annesso un ottimo piatto di pastasciutta. Cena serale come da tradizione a base di carboidrati e birra. 
Colazione pregara
La mattina sveglia con calma approfittando della vicinanza del nostro hotel alla zona di partenza/arrivo. I partecipanti alla gara erano circa 13.000 scaglionati in tre wave. La logistica è stata perfetta con zona consegna/ritiro borse a due passi dalla start line. Noi del Mariolo's Pub eravamo tutti assegnati nella wave 1 con partenza alle ore 9.00. Approfittando dell'assenza delle griglie che di solito in grandi maratone come queste sono sempre presenti, siamo entrati con mezz'ora d'anticipo e ci siamo sistemati comodamente nelle prime file. Ognuno di noi aveva il suo obiettivo di corsa: il mio era quello di migliorare il crono 2h42'00" ottenuto a Monaco quindici giorni prima. Fisicamente stavo bene, in più avevo uno stimolo ulteriore l'avere programmato di correre insieme all'amico Fabio con il quale condividevo lo stesso obiettivo tempistico, motivo in più per impegnarsi al 100% possibilmente dandosi una mano a vicenda. Gli altri componenti del gruppo erano già tutti maratoneti più o meno esperti, chi come Giovanni con oltre 25 maratone all'attivo, chi come Fiorenzo alla sua terza o quarta ma a molti anni di distanza dall'ultima disputata, chi come Zanze al ritorno dopo un annetto di assenza però molto motivato dal suo buono stato di forma, chi come Turra alle prese con vari acciacchi e voglioso di riscatto. Unica al debutto era la Vanina che partiva con l'ambizioso obiettivo di chiudere entro le 3h30'. 
Memore dell'esperienza di 15 giorni prima a Monaco dove avevo patito una crisi negli ultimi chilometri forse dovuta al fatto di essere partito troppo veloce, questa volta mi ero promesso di iniziare leggermente più cauto. Si fa per dire perchè riguardando i parziali non è stato proprio così, i primi 5 km sono passati in 18'09" (media 3'38"/km), forse anche grazie al percorso leggermente favorevole sviluppato nelle strade del centro città, in ogni caso non facevo fatica, Fabio dietro di me decideva invece di essere più prudente. Poco dopo il quinto chilometro si entrava in Phoenix Park, uno dei polmoni verdi di Dublino, terreno di battaglia e di duri allenamenti tanto raccontatimi in passato dal mio caro amico Simone. Imboccando il lungo rettilineo in salita che lo tagliava in obliquo per circa 6 km iniziavano anche le prime asperità del percorso. A quel punto ho rallentato il passo assestandomi su un faticoso 3'55"/km con passaggio al 10° km in 37'53". Ancora un chilometro in salita per poi uscire dal parco e imboccare una bella discesa che mi ha dato la possibilità di rifiatare concedendomi persino il lusso di potermi fermare per un velocissimo pit-stop. Correvo facilmente sul piede dei 3'40"/km e recuperavo anche qualche posizione, le gambe rispondevano bene. Rientrando nella parte occidentale del parco un'altra discesa ci conduceva fino al 15° km, un toccasana. All'uscita di Phoenix si affrontava un tratto abbastanza pianeggiante, solo qualche saliscendi che non impediva di tenere un ritmo regolare. 
In gara
Correvo alla mia andatura e quasi sempre in solitudine come prediligo. Dopo il 20° km ancora salita con un paio di chilometri piuttosto impegnativi. Il passaggio alla mezza è stato di 1h19'51" con ancora buone energie da spendere. A quel punto ci si dirigeva un pò fuori città, si correva in lunghi rettilinei sempre contornati da persone che incitavano. Il vento quasi sempre contrario mi infastidiva parecchio e in più sentivo un leggero mal di pancia che aumentava sempre di più. Proseguendo ho avuto un momento veramente complicato ma ho cercato di resistere perchè non volevo fermarmi e rovinare la gara che fino a li stava andando bene, in ogni caso anche se avessi deciso di fermarmi non avrei proprio saputo dove vista tutta la gente che c'era lungo le strade. Ho resistito e mi sono concentrato sul ritmo cercando di rimanere costante anche col fastidio alla pancia. Dopo il 27° km alla fine dell'ennesimo saliscendi sono stato aiutato da altri 4 chilometri di discesa. Filavo via bene però era ancora presto per esultare, passaggio al 30° km in 1h53'49" con proiezione finale di 2h40'. Gli ultimi 12 km come sempre sarebbero stati quelli decisivi. Tra il 33° e il 34° chilometro si incontravano le ultime asperità del percorso con il temuto "The Wall", un tratto di circa 500 metri molto ripido che terminava transitando sotto un gonfiabile riportante la medesima scritta poco prima del 34°km. Per me è stato il chilometro più duro e più lento della maratona in 4'03"; quando sono arrivato in cima e ho visto un pò di pianura e successivamente dopo il cartello del 35° km l'avvicinarsi dell'amata discesa ho tirato un sospiro di sollievo. Sapevo che da li alla fine il percorso sarebbe stato favorevole. Ce l'ho messa nuovamente tutta correndo a più non posso lungo la discesa che costeggiava il perimetro dell'University College, al termine del quale si imboccava la pianeggiante Merrion Road che portava di nuovo in centro verso il traguardo. L'ultimo miglio e soprattutto gli ultimi 800 metri sono stati emozionanti, si passava in una strada non molto larga piena di gente urlante ai lati, si sentivano solo incitamenti e "well done", devo ammettere che mi sono anche un pò emozionato tagliando il traguardo.
Il tempo finale mi ha soddisfatto, 2h40'38" in un percorso così impegnativo per me ha un certo significato, considerato anche che sono riuscito a superare delle difficoltà come il mal di pancia, riuscendo a tenere un ritmo regolare dall'inizio alla fine. Le gambe questa volta hanno funzionato bene. In classifica mi sono piazzato 38° assoluto su 12.293 classificati, 3° della categoria M45. A questo punto non posso dimenticare di citare le prestazioni de miei compagni di viaggio. Per primo Fabio Pergher che nonostante dei problemi ha tagliato il traguardo in 2h57'33", 223° assoluto e 62° di categoria. Rimane sempre un ottimo tempo anche se lontano dal suo obiettivo iniziale, dalle difficoltà si impara, sono sicuro che la prossima andrà molto meglio. Poi il Zanze autore del PB in 3h06'02", 442 assoluto e 128° di categoria, Fiorenzo Fontana che dopo anni di assenza dalle maratone ha chiuso alla grande con un super 3h09'28", Giovanni Busin alle prese ancora con un ritardo di forma con un buon 3h13'38", Baston col personale in 3h18'47" e Turra ancora in ripresa dopo vari acciacchi in 4h47'47". Infine non mi resta che complimentarmi con l'unica donna della comitiva: Miss Vanina Dal Santo al debutto in maratona strappa l'incredibile tempo di 3h17'10", 849° assoluta e 21°di categoria su oltre 1200 ragazze, al di sopra di ogni sua più rosea previsione. Un applauso e un grande complimento con l'augurio che questo sia solo l'inizio di una brillante carriera. Un saluto anche all'amico Jerome che ci ha allietato della sua compagnia nella serata del dopo maratona, ottimo tempo anche per lui con il suo 2h43'57".
Festa finale...
Arrivederci alla prossima maratona che per me sarà a fine mese a Lanzarote. Domenica prossima invece si corre in casa alla Mezza dei 6 Comuni.
Ciao a Tutti

giovedì 23 ottobre 2014

Dublino è vicino....

Longford Marathon -Irlanda 2008
Neanche il tempo di godersi una maratona appena conclusa che siamo già proiettati con il pensiero alla prossima. Eh si, solo 15 giorni separano Monaco da Dublino. In effetti forse sono un pò pochi, sia per recuperare che per caricarsi al massimo di energie e di adrenalina per una nuova avventura. Inizialmente quando i miei amici avevano deciso di andare a Dublino, considerando anche la vicinanza con Monaco, avevo deciso di rinunciare perchè avevo già prenotato un altro viaggio e un'altra maratona per fine novembre a Lanzarote; alla fine a forza delle loro continue insistenze ho ceduto e mi sono aggregato con entusiasmo al loro gruppo, avendo anche trovato un volo aereo a soli 70 Euro. Sarà un pò dura correre così a ridosso di una maratona appena conclusa ma posso provarci, mi è già capitato in passato di farne a distanza di 7/14 giorni e in un modo o nell'altro sono sempre arrivato al traguardo, quindi spero sia così anche questa volta.


Mezza della Run Zone 2014- Foto di gruppo
 Il percorso di avvicinamento alla Dublin Marathon è stato obbligato, non c'erano molte alternative. La settimana post Monaco è stata dedicata al recupero con allenamenti lenti fino a venerdì dove per la prima volta sono riuscito a correre qualche chilometro a 4'20/30". Muscolarmente Monaco mi aveva lasciato abbastanza appesantito, forse a causa dell'eccessivo sforzo patito negli ultimi chilometri di gara, o più probabilmente solo perchè è naturale dopo una gara tirata avere la sensazione di gambe distrutte per almeno una settimana. Il primo giorno dove ho ripreso a pieno ritmo è stato il sabato, sesto giorno dopo Monaco: l'occasione favorevole è stata l'avere organizzato assieme ai miei amici una corsa collettiva di allenamento nel circuito di 1,32 km che frequentiamo quasi tutte le sere. Eravamo in una cinquantina e i giri da percorrere erano 16 equivalenti ad una mezza maratona. Correndo in gruppo non è stata neanche tanto dura. Sono andato in progressione completando i primi 8 giri corrispondenti a 10,55 km in 41'00" (media 3'53"/km) e gli ultimi 8 in 39'20" (media 3'43"/km) per un totale di 21,1 km in 1h20'20". Ci siamo divertiti parecchio e ognuno ha sfruttato la giornata per svolgere il proprio allenamento in vista di future gare. In questi ultimi 7/8 giorni mi dedicherò come in tutte le altre settimane pre-maratona allo scarico cercando di recuperare meglio possibile in vista di Dublino, dove come da tradizione si gareggia di lunedì. Stasera qualche chilometro a ritmo gara e poi solo scarico.
Connemara Ultramarathon 2010
Sono già stato diverse volte in Irlanda dove ho anche disputato qualche bella gara, in paricolare la Longford Marathon nel 2008 chiusa in 2h37' in 4° posizione, e poi la fantastica Connemara Ultramarathon di 63,3 km dove mi sono classificato ancora 4° con il tempo di 4h21', bellissime esperienze e bellissimi giorni trascorsi con con cari amici (Simone...). A Dublino non ho mai corso quindi la curiosità è molto grande, la città è molto bella sia per correre che per fare festa nei suoi pub. Il percorso non sarà certo facile poichè è caratterizzato da diversi saliscendi, ne ho conferma dai vari racconti che mi faceva Simone quando la correva e quando viveva in città. Ad ogni modo ci penseremo lunedì, intanto prepariamoci a goderci un bel weekend in allegria.

giovedì 16 ottobre 2014

Munchen Marathon 2014


La Maratona di Monaco di Baviera per me è stata la 63° esima in assoluto e la quarta del 2014. Era la prima volta che correvo nella grande città bavarese dopo tre precedenti esperienze alla più celebre Berlin Marathon. Cosa dire? Personalmente ho avuto delle sensazioni positive: l'organizzazione è stata ottima come ovunque avviene in terra tedesca, il percorso molto bello e in generale scorrevole anche se con diversi saliscendi (tanto per capirci nulla in confronto a Boston), climaticamente una giornata quasi estiva soleggiata con una temperatura intorno ai 20°, lungo le strade un pubblico delle grandi occasioni, e per finire ciliegina sulla torta, un arrivo mozzafiato all'interno del bellissimo stadio olimpico, un capolavoro di architettura che sembra appena stato realizzato a discapito della sua veneranda età di oltre 40 anni. La comitiva di vicentini era ben nutrita, nel nostro hotel una trentina di atleti della Vicenza Marathon si fondevano al nostro gruppo di runners formato oltre che dal sottoscritto, da Riccardo Trulla, Alberto Gasparotto, Giacomo Gobbo, Claudio Stefanello, Manuel Maggi e Serena che correvano la mezza. La giornata di sabato è stata dedicata al viaggio in auto con 5 ore di traffico intenso che mi hanno causato una bella stufata. Dopo l'arrivo siamo andati all'expò maratona per il ritiro del pettorale e per un giro veloce negli stand espositivi. Serata pre-gara caratterizzata dalla classica cena in una delle tante birrerie locali, io e Sara abbiamo scelto la Lowenbrau che era situata vicino al nostro hotel. Mi sono riempito la pancia mangiando due snitzel con patate fritte e idratandomi con un paio di birre oktoberfest, tutto molto buono. Fortunatamente la notte mi ha aiutato a recuperare energie per l'indomani. Sveglia ore 7, dopo una buona colazione mi sono avviato a piedi (circa 2 km) verso l'Olympiapark di Monaco dove era sistemata la logistica della partenza/arrivo. Nonostante gli oltre 6.000 partecipanti non c'erano griglie di partenza quindi avvicinandomi un pò in anticipo alla start line non ho avuto problemi a piazzarmi nelle prime file. Foto ricordo con gli amici di trasferta e alle 10 puntuali c'è stato lo sparo dello starter. Mi sono lanciato subito ad una buona andatura, dopo un paio di chilometri sentivo che le gambe stavano bene, quindi ho deciso di rimanere in un gruppetto che viaggiava ad un ritmo regolare sui 3'40/45" al chilometro, un pò più veloce di quello che avevo preventivato ma abbastanza alla mia portata. I ristori erano posizionati circa ogni 2,5 km e li ho utilizzati tutti bevendo sempre acqua e sali minerali. Fino al 15° km il percorso è stato prevalentemente pianeggiante (solo una salita di circa 150 metri seguita subito da una discesa), si sviluppava all'interno del parco inglese in stretti vialetti ricchi di curve e contro curve e con molte persone a bordo strada ad incitare i concorrenti. Passaggio del 10° km in 37'07" (media 3'43"/km). All'uscita del parco abbiamo incontrato la prima vera asperità del percorso con un tratto in salita di circa 3-400 metri che portava al 16° km che ho affrontato con prudenza per poi riaccelerare nella discesa successiva. Al passaggio alla mezza in 1h19'21" mi sentivo ancora con buone energie, il gruppetto si era assottigliato ed eravamo rimasti solo in 2 o 3. Ho tenuto un ritmo regolare e ho iniziato a gestire le energie, le gambe giravano ancora bene ma si sa che la maratona inizia molto più avanti. Passaggio al 30° in 1h53'03" e 32° in 2h00'20", proiezione 2h38' (ottimistica...).
L'arrivo - Foto RUNITALY FIRST
In questo frangente c'è stato uno dei momenti più emozionanti della maratona con il passaggio nel centro in una Marienplatz gremita di gente, sarà stato anche per quello ma forse mi sono fatto prendere un pò la mano con un paio di chilometri troppo veloci. All'uscita dal centro quasi improvvisamente ho iniziato ad accusare la stanchezza, le gambe cominciavano a fare male e non riuscivo più a correre sciolto. Nonostante tutto ho tenuto una buona andatura sempre intorno ai 3'50"/km. Così fino al 37° dove le cose sono ulteriormente peggiorate, ero veramente provato e ho dovuto rallentare ancora un pò. Per l'ennesima volta ho avuto  la conferma che la maratona inizia dopo il 35° e gli ultimi 5, 6, 7 km possono essere decisivi per compromettere tutto. L'ultima mezz'ora è stata dura e non ho potuto godermi molto la fase di ritorno verso lo stadio olimpico; correvo ad un'andatura ridotta a 4'05/10" e dentro di me svaniva lentamente il sogno di chiudere sotto alle 2h40'. Nell'ultimo chilometro ce l'ho messa tutta e sono entrato nello stadio procedendo al limite dei crampi e tagliando il traguardo in 2h42'00" classificandomi 41° assoluto e 3° della categoria M45 a pochi secondi dai primi due.
Foto di gruppo dopo maratona presso la birreria HB
E' stata senza dubbio una bella soddisfazione a dimostrazione che nonostante tutto l'allenamento svolto nei due mesi precedenti aveva dato qualche frutto e mi aveva aiutato a limitare i danni nel finale. Mi manca solo da lavorare un pò per avere una migliore ultima parte, per il resto va bene così.
Tanti complimenti a tutti i miei compagni di trasferta, Claudio Stefanello (2.58.45), Riccardo Trulla (2.59.55), Beppe Bovino (3.39.35) e in particolar modo ad Alberto Gasparotto autore del personale in 2.59.11. Nella mezza un bravo anche a Manuel Maggi (1.22.29) e a Serena (2.15.00).
Concludendo un pò di numeri riguardo la Munchen Marathon, sicuramente un'esperienza da ripetere:
classificati alla maratona 6226
classificati alla mezza 5169
classificati alla 10 km 3278
classificati alla maratona in staffetta 591 squadre.

mercoledì 24 settembre 2014

La Mezza di Vicenza - 1° Edizione

Rigo-Vivian-Pergher (che trio...) Foto Caterina Soprana
Domenica si è disputata la prima edizione della Mezza Maratona di Vicenza. Per me è stata senza dubbio una bellissima esperienza. Quando alla fine uno degli organizzatori mi ha chiesto un parere, a caldo e senza mezzi termini ho risposto che è stata la più bella mezza maratona a cui io abbia mai partecipato. Di mezze ne ho corse parecchie e se ci penso bene, che mi abbiano mai coinvolto così tanto emotivamente, ad eccezione della mezza dei 6 Comuni che passa a Thiene sotto casa mia, non ne ricordo altre. L'organizzazione e la logistica secondo me sono state perfette: è andato tutto bene con un'azzeccatissima zona di partenza fissata fuori dal Parco Querini e un centro logistico poco lontano presso il Patronato Leone XXIII, con spogliatoi, docce, mensa, palco premiazioni, bar, ecc. Probabilmente ci sarebbe stato spazio per più concorrenti ma gli organizzatori per la prima edizione e per motivi di sicurezza avevano chiuso anticipatamente le iscrizioni a quota 1000 iscritti. I ragazzi dell'Atletica Vicentina hanno avuto sicuramente anche un grande aiuto da parte del Comune di Vicenza che proprio per domenica aveva organizzato la giornata ecologica con la chiusura completa del traffico veicolare nel centro storico, quindi niente macchine da fermare o traffico da controllare e un bel problema in meno da gestire. Il percorso toccava molti quartieri della città e a mio avviso le moltissime curve presenti anche se a volte un pò impegnative da affrontare, più qualche saliscendi,  hanno spezzato la monotonia di un percorso con lunghi rettilinei tutti uguali e anonimi. Sicuramente meglio così anche se magari qualcuno avrà qualcosa da dire sul fatto che non era velocissima; io non ci farei tanto caso visto che ogni volta c'è sempre qualcuno che deve lamentarsi per qualcosa, quasi sempre lo fanno quelli meno allenati che devono trovare delle scuse per le loro performances scadenti.... Al contrario per me è stata abbastanza veloce, basta guardare la classifica dove il vincitore ha chiuso in 1h07' che non è proprio un tempo lentissimo. Anche a me non è andata male, considerando lo stato di forma in crescita ma non ancora al 100% sono riuscito a correre su tempi non lontani dal mio personale.
L'arrivo - Foto RTZ?
La mia gara è stata bellissima: allo start in Viale Rumor sotto un caldo sole estivo e un'elevata umidità, si è creato subito un bel gruppetto capitanato dal sempre verde Enrico Vivian e composto oltre che da me, dagli amici Pergher, Masetto, Canale, Irmici e alcuni altri. L'intento era quello di correre sul piede dei 3'45" al chilometro in modo da arrivare al traguardo appena sotto il muro dell'ora e venti. I primi 2/3 km come sempre all'insegna dell'entusiasmo sono stati leggermente più veloci, poi ci siamo assestati più o meno sul passo prestabilito. Il caldo si faceva sentire e ai ristori era necessario bere un bel pò di acqua e poi docciarsi con il resto della bottiglietta che avevamo a disposizione. Il passaggio al 10 km è avvenuto in 37'10", 45" in anticipo del previsto. Durante la corsa Enrico era scatenato e salutava chiunque incontrasse a bordo strada, sembrava conoscesse tutti. Nel resto del tempo faceva calcoli ad alta voce sulla nostra proiezione finale (io li facevo solo mentalmente per risparmiare fiato). Dimostrava di correre con margine, cosa che non posso dire valesse anche per me, io dovevo stare ben attento a non sprecare troppe energie con saluti e abbracci. Fino al 15° km il gruppo è stato compatto poi negli ultimi 5/6 km ognuno ha dato quello che poteva. Masetto e Vivian hanno aumentato il passo di quel poco che a me non è riuscito, gli altri avevano mollato un pò prima, per cui mi sono trovato da solo a gestire il mio passo. Non ho calato ne aumentato proseguendo regolare, pensando a dover percorrere più km di quelli che  realmente mancavano. Sono riuscito a recuperare anche 4/5 posizioni arrivando al traguardo in 1h18'38", un pò in anticipo rispetto al previsto e quindi molto soddisfatto in 12°esima posizione assoluta e 2° di categoria SM45 dietro a Vivian. Saluto rinnovando i complimenti agli organizzatori della AV, a tutti i loro aiutanti e ai numerosissimi volontari dislocati lungo ogni curva del percorso che ci hanno consentito di vivere da protagonisti una giornata stupenda. Appuntamento quindi all'anno prossimo per la seconda edizione, sperando che la Mezza di Vicenza diventi un classico del podismo Veneto e Italiano. Grazie a Tutti!

mercoledì 17 settembre 2014

Si ricominciaaaaaa!

La voglia di gareggiare forse mi sta tornando, togliamo pure il forse e diciamo che è altissima. Ne sono sicuro perchè sono più di dieci giorni che non faccio altro che pensare alla Mezza Maratona di Vicenza a cui parteciperò domenica prossima 21 settembre. La gara è al suo debutto ma a quanto pare i ragazzi dell'Atletica Vicentina hanno fatto un grande lavoro ottenendo un successo al di sopra di ogni aspettativa. Iscrizioni chiuse oggi con qualche ora di anticipo per raggiungimento del numero massimo di partecipanti che era fissato a 1000. Penso sia un ottimo punto di partenza. Il percorso a mio avviso è bellissimo perchè si sviluppa quasi interamente nei quartieri del centro e il traffico veicolare sarà completamente bloccato dato che la manifestazione si svolgerà in concomitanza con giornata ecologica organizzata dal comune. Ci saranno tantissime curve e saliscendi, sicuramente non ci si annoierà e sarà un impegnativo test per vedere a che livello di forma siamo. Probabilmente il cardio farà un bel fuorigiri, non occorre che lo dica ma non mi sono quasi per niente preparato per questa gara. E' vero che dal ritorno dalle ferie, ormai più di un mese fa, non ho più saltato un giorno di corsa, però quasi sempre ho svolto allenamenti lenti e di poca intensità, a parte un paio di volte dove ho fatto delle varizioni di 3x1'-2'-3' a ritmo sostenuto con recuperi omologhi veloci, per un totale di 15 km in poco meno di un'ora(59'59" ahahah). Il massimo dello sforzo l'ho prodotto alla Alberto Race organizzata a scopo benefico dal fantastico Edoardo Gasparotto, dove sui 7,3 km del percorso ho tenuto un passo poco sopra i 3'30"/km, ma che fatica ragazzi, però contento dato che credevo peggio. Nell'ultimo periodo ho corso un buon numero di chilometri (ultime settimane 110/123/93/110 km) e accusato tanta fatica anche negli allenamenti lenti, quello è il problema.... Anche la scorsa settimana ho provato ad accelerare con delle variazioni da 1000 metri ma ho dovuto accontentarmi alzando il ritmo e lasciando andare avanti i miei compagni Giovanni e Manuel. Non riuscivo a tenere la loro andatura intorno ai 3'50"/km sui 1.000, nei recuperi invece mi facevo sotto facilmente. Mi sono accontentato e ho portato a casa quello che veniva senza ammazzarmi più del dovuto. Nel weekend ho corso sia sabato che domenica un paio di collinari, sabato 21 km a ritmo tranquillo, media 4'45", domenica leggermente più veloce su un percorso simile con 18 km e ritmo sui 4'30". La cosa soddisfacente è stata quella di riuscire ad arrivare a 110 km nell'arco della settimana, direi un buon bottino. Stasera proverò a spararmi ancora delle variazioni poi domenica a tutta birra per le strade di Vicenza insieme a tanti amici di corsa e non solo. Dalla settimana prossima iniziamo a pensare alla Munchen Marathon del 12 Ottobre, forse sarà meglio che pensi da fare almeno un lunghetto altrimenti sono ...azzzziiii...... ciao a tutti sperando di vederci in tanti nel weekend.

lunedì 1 settembre 2014

L'estate che non c'è stata

Dalla Beer mile di metà giugno, preludio dell'estate che quest'anno non è mai arrivata, ad oggi 1° Settembre sono passati quasi tre mesi che a me sembrano volati in un attimo. Un'estate piovosa e poco calda, tutto il contrario di quella che avrei voluto assaporare. Che io ricordi ci sono stati solo 3 o 4 giorni di vero caldo ai primi di Giugno e poi poco niente, solo pioggia e fresco....

GletscherMarathon 2014
Anche di podistico c'è stato poco: poco come quantità di gare effettuate causa la mia poca voglia del momento, ma molto dal punto di vista dei risultati tanto da farmi assaporare la gioia di salire sul gradino più alto del podio alla Gletschermarathon di Imst il 6 luglio. 2h36'50" è stato il tempo con cui ho tagliato per primo il traguardo della maratona nel ghiacciaio austriaco. Un ottimo tempo per me, agevolato sicuramente dal fatto che il percorso era in gran parte caratterizzato da discesa, soprattutto dal 3° al 26° km, per poi svilupparsi in un tratto finale con continui saliscendi. Soddisfazione, anche se ovviamente bisogna ammettere che il livello dei partecipanti era medio/basso. E' stato bello perchè una volta tanto ho corso una maratona senza patire troppo la fatica potendomi godere il panorama e la sorprendente prima posizione. Una vittoria, per quanto in una gara di scarso livello, è sempre una vittoria e a me nelle 61 precedenti partecipazioni a maratone non era mai capitato, solo qualche secondo, terzo o quarto posto, ma mai un primo.....quindi questa volta me la sono proprio goduta volentieri!
Grand Canyon
Per il resto nel periodo pre-ferie ci sono state sempre le solite garette serali per tenersi allenati sui ritmi veloci. Anche li qualche buon risultato con un buon 33'44" nei 10 km scarsi della Corri Treviso e altre corse su distanze simili su ritmi di 3'30" o leggermente più veloci. Parlando di ferie, questa si che è stata la cosa più bella di quest'estate. Insieme a Sara abbiamo fatto un bellissimo viaggio "on the road" negli USA con partenza e arrivo a Los Angeles passando per i parchi più belli della costa West come il Gran Canyon, la Monument Valley, il Bryce Canyon, ecc., attraversando gli stati della California, Nevada, Utah e Arizona, visitando città come Las Vegas, San Francisco, San Diego e Los Angeles. 
Golden Gate - San Francisco
Grand Canyon
Un viaggio entusiasmante di 6400 km in auto attraverso panorami e scenari che mi hanno quasi completamente distolto dalla mia passione per il running. Ho corso solo quando potevo e nei luoghi in cui il clima, quasi sempre bollente, me lo consentiva. Tornato a casa ho ripreso a correre con regolarità ma mi trovo alle prese con un quotidiano mal di gambe che però non mi ha impedito  di coprire rispettivamente 110 e 123 km nelle ultime due settimane. Voglia di gareggiare al momento non ne ho, la prossima gara penso sarà il 21 Settembre alla prima edizione della mezza maratona di Vicenza.  Poi ai primi di ottobre il mio prossimo viaggio podistico alla Maratona di Monaco di Baviera, primo vero obiettivo di autunno che mi auguro sia un pò più gradevole di
questa piovosa ultima estate.
Monument Valley

mercoledì 4 giugno 2014

HAPPY BIRTHDAY LABEVE D+ (+BEER MILE)


SIAMO LIETI DI INVITARVI A QUESTA MERAVIGLIOSA GIORNATA DI FESTA IDEATA PER VOI CON LA SCIOLTESSSSA E L'UMILTA' CHE CI CONTRADDISTINGUE....
IL RITROVO AVRA' LUOGO PRESSO L'AZIENDA AGRICOLA "I BRULI", IN UNA ZONA VERDEGGIANTE DEL COMUNE DI ZUGLIANO VICINISSIMA ALLA PIAZZA DEL MUNICIPIO, IL GIORNO SABATO 14 GIUGNO A PARTIRE DALLE ORE 13.00 (SEGUITE LE APPOSITE INDICAZIONI CHE TROVERETE NEI PARAGGI).
CI SARA' DA DIVERTIRSI CON SANA BIRRA MEDIA A 2 EURO, PER ASTEMI E MALINCONICI COCA-COLA A 1 EURO E GUSTOSISSIMI PANINI E SNACK.
IL TUTTO COADIUVATO DA ONDE SONORE HOME MADE...
PER RENDERE ANCORA PIU' UNICO L'EVENTO E PER FESTEGGIARE A MODO NOSTRO IL COMPLEANNO DEL TEAM LABEVE D+ ORGANIZZIAMO UNA BEER MILE, CORSA DIVERTENTISSIMA DI 1 MIGLIO PRIVA DI AGONISMO E CLASSIFICHE, APERTA A TUTTI COLORO CHE HANNO VOGLIA DI UNIRE IL PODISMO CON L'HAPPY HOURS BEER...
PARTENZA BEER MILE ORE 14:00 ONESTISSSIMA E UMILISSSSIMA ISCRIZIONE 5 EURO (4 BIRRE DURANTE LA CORSA COMPRESE NEL PREZZO)...
LA FESTA E' APERTA A TUTTI, QUINDI VENGHINO SIGNORI VENGHINOOOOOOO, VI ASPETTIAMO PER DIVERTIRCI TUTTI INSIEME ALLA GRANDE!!!!


https://www.facebook.com/events/293165407509979/?ref_dashboard_filter=upcoming

martedì 3 giugno 2014

Arriva l'estate!

Anche maggio è passato e finalmente è arrivato un pò di caldo. Era ora perchè il freddo non l'ho mai sopportato anche se a dire il vero quest'inverno è stato particolarmente clemente. Dopo la maratona di Boston non ho mollato la presa con allenamenti tutti i giorni da oltre 40 giorni. Fisicamente mi sento discretamente e cerco di stare su un chilometraggio medio di circa 110 chilometri a settimana, con punte di 120 e minimi di 90. Nel mese di maggio sono arrivato a 494 km con dei buoni allenamenti anche di 25/30 km, spesso e volentieri snodati su percorsi collinari. Non ho più partecipato a gare impegnative, solo a qualche podistica di quelle che ti fanno andare le pulsazioni al massimo e ti fanno girare le gambe a tutta. Accantonata l'idea di partecipare all'Antico Trail del Contrabbandiere (quest'anno mi era proprio passata la voglia) ho abbandonato anche gli allenamenti in fuori strada. Di solito seguo sempre l'istinto e in questo periodo l'istinto mi ha spinto a rimanere sull'asfalto. La decisione di non partecipare al trail è stata presa un paio di settimane fa dopo un duro allenamento sul Monte Summano che mi ha visto patire oltre misura e soccombere nelle erte salite. A quel punto siccome sono uno che va dove si diverte (e li non mi sono divertito affatto), memore della sfaticata dell'anno scorso, ho pensato di mettere via le scarpe da trail puntando ad allenarmi al meglio per la prossima maratona su strada che sarà la Gletschermarathon nel ghiacciao del Pitztal in Austria il 6 luglio prossimo. Le settimane passano veloci e questo, a mio parere, è il periodo più bello dell'anno per correre nelle divertentissime gare podistiche serali. I miei allenamenti sono sempre più o meno gli stessi: alterno uscite di corsa lenta a 4.30/40 ad altre con allenamenti di qualità tipo ripetute brevi da 400 in salita, o corse medio lunghe di 20/25 km su percorsi collinari. In quei percorsi cerco sempre di procedere ad un ritmo impegnato perchè andando troppo lento ho la sensazione che non dia alcun beneficio. La settimana scorsa, dopo un bel pò di tempo, ho svolto un bell'allenamento con 8 ripetute da 1000 metri con recuperi da 300. Sono stato particolarmente soddisfatto perchè sono riuscito a tenere un passo intorno ai 3'30" al km e in alcune frazioni anche più veloce, con i recuperi di circa 1'30". L'ultima gara che ho disputato è stata l'altro giorno a Stroppari di Tezze sul Brenta. La prestazione è stata soddisfacente e ha confermato il mio buon livello di forma con 8 km a 3'31" di media, con gara chiusa al 7° posto. Questa settimana per oggi in programma ancora qualche ripetuta breve in salita poi giovedì e sabato altre due gare di 10 km, la prima qui a Thiene alla Sant'Antonio Race, la seconda ad Asiago ad una Sleghelauf che promette sempre grande spettacolo di pubblico e di livello agonistico. Per tutto giugno e luglio fino all'inizio delle ferie sarà sempre così con gare ogni 3/4 giorni. Divertimento assicurato a tutta birra durante e anche dopo! Buon inizio d'estate amici!

martedì 29 aprile 2014

118' Boston Marathon: simply the best...

FOTO RICORDO CON LA MEDAGLIA
BOSTON STRONG - L'INIZIO
Per la mia 61'esima maratona mi sono fatto un regalo stupendo, la Boston Marathon. Sapevo che partecipare ad un evento del genere significava andare sul sicuro, come quando si va a New York o a Berlino, ma non credevo di trovare così tanto. Ne avevo sempre sentito parlare bene, dalle persone, dalle riviste o vedendo in televisione le immagini delle edizioni precedenti, però non credevo di restare colpito così profondamente... Arrivati a Boston già dal primo approccio era impossibile non rimanere impressionati. Una città in subbuglio per il suo grande evento annuale, ancora di più quest'anno dopo i drammatici eventi del 2013. Lo slogan BOSTON STRONG imperversava ovunque. I Bostoniani, gli americani, tutta la gente non hanno paura, sono più forti delle bombe: questo era il messaggio forte e chiaro.
UN RICORDO DEI CADUTI DEL 2013
Tutte le persone indaffarate nei preparativi e i maratoneti accolti come star, anche noi runners della domenica, tutto semplicemente fantastico. La città di Boston è molto bella, ricca di storia e cultura, circondata dal mare e caratterizzata dalla presenza di molti parchi, di università prestigiose come Harvard e da molte altre cose interessanti. Il percorso della maratona non è da meno: io lo definirei spettacolare sebbene molto impegnativo, a tratti direi commovente per la quantità e qualità del pubblico che lo frequenta. Si stima che lungo i 42 km ci siano stati almeno un milione di spettatori. La partenza è a Hopkinton, un piccolo centro fuori città e l'arrivo a Boston in Boylston Street nei pressi di Copley Square in pieno centro.
POLIZIOTTA TIFOSA 
IL WARM UP 
Dopo una rapida colazione, lunedì mattina insieme agli altri compagni di viaggio, Giovanni, Riccardo, Giacomo, Alberto, Claudio e Gabriele, ci siamo recati al Boston Common, il grande parco cittadino dove ci attendeva una interminabile colonna di pullman gialli che ci avrebbero accompagnati alla partenza di Hopkinton. Già in quel momento l'emozione si è fatta sentire grazie al calore di tutte le persone che ci salutavano e ci incitavano mentre ci apprestavamo a salire a bordo per partire. Il viaggio di circa quaranta minuti verso la zona di partenza è stato piacevole e rilassante e ci ha dato la possibilità di ammirare i bei paesaggi dell'entroterra del Massachussets. Una volta arrivati a Hopkinton in una grande area adibita a villaggio atleti abbiamo iniziato con i preparativi pregara: vestizione, creme riscaldanti, idratazione e le solite altre cose. La partenza era suddivisa in 4 Wave e noi eravamo tutti nella prima che partiva alle 10.00, le altre tre ondate partivano di seguito a distanza di 25 minuti tra loro. Ogni Wave era composta da 9.000 corridori suddivisi in 9 corrals in base ai tempi di qualificazione. Ogni corral ospitava gente dello stesso livello, qui non si scherza e le gerarchie vengono rispettate rigorosamente ed i controlli del pettorale sono molto frequenti, anche se ho sentito che i soliti furbi (credo pochissimi) che falsificano i pettorali l'hanno fatta franca anche qua. In base al tempo di qualificazione ottenuto a Berlino sono stato assegnato nel corral 1, un privilegio perchè in pratica mi trovavo nelle prime file a pochissimi metri dagli Elite. La fase di avvicinamento al corral su una Grove Street contornata da belle villette e da un sacco di gente festosa, l'ho affrontata insieme a Riccardo Trulla. Per me è stata un pò dura, non so se per la tensione o cosa, ma nel momento di procedere per quel chilometro di camminata sono stato colpito da un acuto mal di pancia, per fortuna poco prima di entrare in griglia era stata predisposta un'altra area dotata di un buon numero di w.c. che mi ha consentito di evitare il peggio risolvendo il problema e consentendomi di entrare nel mio corral in completa rilassatezza lasciandomi libero di concentrarmi sulla gara che da li a poco sarebbe iniziata. Dopo il saluto e l'in bocca al lupo scambiato con Ricky, che era nel corral 3, siamo entrati ciascuno nella propria zona. Io mi sono portato più avanti possibile e anche se c'era già parecchia gente non ho faticato molto ad approdare nelle prime file. I fisici e le età (quasi tutti giovincelli) di coloro che mi circondavano mi hanno fatto pensare che probabilmente ero uno dei più lenti di quel corral.
A NEWTON AL 27° KM
LA MARATONA
A cinque minuti dallo start c'è stata la consueta esecuzione dell'inno nazionale degli Stati Uniti con il passaggio in cielo di quattro elicotteri apache, un altro momento molto intenso. Alle 10 in punto finalmente lo start che mi ha tolto di dosso in un istante tutta l'agitazione e l'emozione accumulata nei giorni precedenti. Ora si trattava solo di godersi al massimo lo spettacolo correndo nel modo più veloce consentito dal proprio fisico. Ed è così che ho fatto fin dal primo metro non badando a spese. Nel primo chilometro in discesa sono partito come se fossi in una gara di 400 metri in pista (anche se non ne ho mai fatte), nonostante ciò venivo superato da tutte le parti da altri atleti che parevano molto più forti di me confermando che le mie impressioni di prima erano esatte. Il frastuono assordante del pubblico ai lati della strada non mi ha fatto sentire lo sforzo consentendomi di transitare al cartello del 1° km in 3'22", una velocità troppo elevata per il mio livello. I chilometri successivi erano caratterizzati da una leggera discesa intervallata ogni tanto da qualche collinetta di poco conto. Ho proceduto con un ritmo leggermente più lento rimanendo inserito in un folto gruppo tenendo una corsa impegnata ma con lo sguardo e le mani rivolti sempre ai lati della strada cercando di battere più "five" possibile:-), il profumo dei barbecue preparati dai tifosi festanti a volte mi facevano voglia di fermarmi a mangiare una salsiccia... Il passaggio al 5° km in meno di 18' è stato troppo rapido; nel tratto successivo fino al 10° km il percorso era un pò più vallonato, nelle salite, che erano un pò più aspre, cercavo di controllare l'andatura e venivo spesso superato da altri, nelle discese successive recuperavo facilmente posizioni. Avevo buone gambe e non sentivo la fatica, mi pareva di essere dentro una bolla, mi piaceva la festa continua che mi circondava chilometro dopo chilometro. Io e i miei compagni di viaggio continuavamo a battere mani dappertutto mentre si correva a 3'40" al km o anche  meno. Il passaggio al 10° km in 36'36" per me è stato più veloce della gara di 10 km che ho corso due settimane prima a Zanè (36'40") e vi garantisco che in quell'occasione ce l'avevo messa tutta. Nei successivi 5 chilometri in un percorso quasi pianeggiante (in questa maratona non credo di avere trovato un centimetro di vera pianura) ho tenuto un'andatura regolare. Qualche insidia nei chilometri 16-17-18 con un tratto in salita dove ho rallentato il ritmo sui 3'55". Il 20° chilometro è stato uno dei momenti più memorabili della gara. Il famoso passaggio a Wellesley, ne avevo sentito parlare varie volte ed ero curioso di vedere con i miei occhi realmente cosa c'era. Ad aspettarci lungo le transenne a bordo strada c'erano assiepate un numero inquantificato di ragazze urlanti, studentesse dell'omonimo College. Non potevo aspettarmi di meglio e la mia povera mano destra era infuocata a forza di sbattere contro le loro. Ho visto molti corridori davanti a me fermarsi a baciare le donne che in quel momento sembravano disposte a tutto (!). Io non mi sono fermato ma forse ho sbagliato, almeno una tappa avrei dovuto farla...
SARA LA MIA PRIMA TIFOSA
Superato il Wellesley College era ora di transitare alla mezza maratona che si trovava poco dopo. Il tempo è stato di 1h19'11" e nonostante tutte le distrazioni subite fino a quel momento qualche calcolo ho iniziato a farlo. Non avvertivo ancora stanchezza e continuavo a godermi lo spettacolo dalla prima fila. Il duro stava per arrivare ma quel giorno ero privo di timori e non vedevo l'ora esplorare. Le vere montagne russe della Boston Marathon stavano per iniziare. Al 26° chilometro c'è stata una ripida discesa preludio del lungo tratto in saliscendi che ci avrebbe condotto sino al traguardo. Con il passare dei chilometri la temperatura si alzava e il sole scaldava l'aria (credo oltre i 15°), personalmente mi trovavo a mio agio, il caldo mi piace e lo soffro poco ma cerco comunque di bere sempre molto ai ristori. Nella fattispecie i ristori erano più che abbondanti disposti ad ogni miglio prima sul lato destro e poi su quello sinistro della strada, con gatorade e acqua in sequenza, in più c'erano i rifornimenti degli spettatori che accettavo spesso di buon grado. Il transito al 30° chilometro in un susseguirsi di salite e discese è stato in 1h54'09". Si stava avvicinando la famosa Heartbreack Hill, tanto descritta nei racconti che avevo letto e anche in questo frangente ero curioso di verificare di persona. Se ricordo bene, la salita è divisa in due parti: la prima inizia al 31° Km ed è lunga circa 500 metri, nulla di impressionante se non per il fatto che sulle gambe si comincia a sentire la fatica dei numerosi chilometri già passati. Il tifosi ai lati della strada sono numerosissimi e urlanti, alcuni vanno la notte prima ad accamparsi per prendersi i posti migliori per il giorno dopo. Nonostante il tifo a questo punto ho iniziato a sentire la fatica e ho deciso di stare al centro della carreggiata per evitare troppe distrazione. Sono salito col mio passo intorno ai 4'10"/km cominciando a superare i primi concorrenti scoppiati, alcuni dei quali procedevano al passo colpiti dai crampi. La salita è seguita da un breve tratto di falsopiano che precede la seconda parte dove si trova il chilometro più duro della gara con una pendenza del 3-4% che ho affrontato con il massimo impegno chiudendolo in 4'17". E' stata abbastanza dura ma la spinta della gente mi ha dato una mano ad arrivare in fretta al gonfiabile con la scritta "The heartbreack is over". Di seguito una serie di chilometri tendenti alla discesa mi hanno aiutato a riprendere fiato e gambe. La stanchezza si faceva sentire e il traguardo si avvicinava anche se mi dispiaceva un poco terminare già, ormai mancavano poche miglia e si entrava in città, ho proceduto con il mio passo ormai alzatosi vicino ai 4' al chilometro. Anche in questa fase si correva circondati da ali di folla, 40° km, ultimo miglio, ultimo chilometro, ultimo ostacolo proprio in questo punto con un impegnativo sottopassaggio seguito da una leggera salita prima di svoltare a sinistra e imboccare Boylston Street per gli ultimi 600 metri di tripudio fino allo striscione del traguardo che ho tagliato a braccia alzate e felicemente in 2h43'39", 504° assoluto e 17° della categoria M45-49.
LAUREATI IN MARATONA AD HARVARD
GLI AMICI
Di seguito i risultati degli altri componenti della comitiva:
Riccardo Trulla 3h01'11" - 2552 Ass. - 378 Cat.
Claudio Stefanello  3h01'48" - 2653 Ass. - 213 Cat.
Alberto Gasparotto 3h10'42" - 4286 Ass. - 436 Cat.
Giovanni Busin 3h12'19" - 4630 Ass. - 791 Cat.
Gabriele Bazzi 3h13'53" - 5018 Ass. - 566 Cat.
Giacomo Gobbo 3h35'26" - 10965 Ass. - 3527 Cat.
Qualcuno non era al top della forma ma ognuno si è distinto per il massimo impegno e caparbietà onorando al massimo la Boston Marathon che ha visto al traguardo circa 36.000 partecipanti. Questa corsa si conferma la maratona americana per eccellenza. La numero 1 per il livello medio dei partecipanti, a dimostrazione di questo porto solo una statistica credo impareggiabile in qualsiasi altra 42 km: oltre 2300 uomini e oltre 100 donne al traguardo in meno di 3 ore. Questo dato senza presunzione penso avvalori ancora di più i nostri risultati.
CIAO BOSTON
L'ARRIVEDERCI
Dopo aver corso 3 volte la New York City Marathon, 3 volte la Berlin Marathon e una volta la Chicago Marathon, con la Boston Marathon conquisto la mia quarta Major, mi mancano solo Londra e Tokyo. Ne ho corse molte altre di belle ed emozionanti come Parigi, Roma, Madrid o Vienna, ma al livello di questa forse non ne avevo ancora trovate. La mia favorita è sempre stata NY però dopo aver corso Boston tutto torna in discussione. Non voglio fare gerarchie o classifiche particolari, dico solo BOSTON STRONG SIMPLY THE BEST, se lo merita per la sua gente fantastica e per il suo percorso semplicemente magnifico anche se duro! E' stata un'esperienza che rimarrà indelebile nel mio cuore, arrivederci all'anno prossimo e grazie a tutti.

lunedì 14 aprile 2014

Boston, ormai ci siamo...

In gara alla Puro 10.000 con Deborah Toniolo e Alessandro Piasente
Mancano solo cinque giorni e finalmente potrò partire per Boston dove correrò per la prima volta la maratona più antica del mondo che quest'anno sarà alla sua 118esima edizione. La settimana trascorsa podisticamente parlando non è stata una di quelle più facili. Ho cercato di riprendermi più velocemente possibile dall'influenza e dalla sinusite che a forza di aerosol un pò alla volta pare se ne stia andando. Nei sette giorni ho corso in tutto 83 chilometri, pochi rispetto alla media che tengo di solito. La fiacchezza, soprattutto nei primi giorni, la faceva da padrona, e solo giovedì mi sono sentito discretamente bene per tentare di svolgere un allenamento di qualità. Ho corso 7 ripetute da 1000 con recuperi da 300 metri tenendo un'andatura regolare compresa tra i 3'30" e i 3'40" al chilometro facendo tanta fatica ma almeno riuscendo a fare girare le gambe su ritmi ormai a me quasi sconosciuti. Domenica ho corso una gara qui vicino a casa, la Puro 10.000 organizzata dagli amici della Runners Team Zanè. Il percorso si sviluppava lungo le strade e le ciclabili che frequento quotidianamente nei miei allenamenti. Ho chiuso la gara in 36'42" un pò indietro nella classifica generale ma 3° della categoria SM45 dietro a Max Roncaglia e Piero Perin, due buoni amici e rivali di tante gare. Rispetto alla Belluno-Feltre di due settimane fa ho fatto sicuramente un passo indietro. Sicuramente è stata colpa della debilitazione causata dall'influenza, infatti ieri non mi sentivo ancora molto bene e ho sofferto veramente troppo per portare a casa una 10 km. Dopo la 30 km ero fiducioso per Boston di poter correre per provare ad arrivare intorno alle 2h40', dopo la Puro 10.000 invece le mie quotazioni sono molto in calo, quindi non voglio illudermi e fare previsioni. Come andrà, andrà....Spero solo in quest'ultima settimana di recuperare fisicamente al 100%, poi penserò solo a godermi il mio viaggio/vacanza/corsa come sempre faccio. Io proverò ad andare a tutta poi per calare e gestire ci sarà tempo!

mercoledì 9 aprile 2014

Fuori programma

Il fine settimana appena trascorso purtroppo non è andato come avrei voluto. Avevo in programma uno stimolante weekend con un sabato dedicato al raduno degli atleti e ambasciatori della Saucony, di cui faccio parte, e una domenica partecipando alla mezza maratona dei Dogi, invece da giovedì sera sono stato costretto a letto colpito da un attacco influenzale. Poca febbre ma tanto raffreddore e soprattutto una brutta sinusite che a parte causarmi problemi di respirazione, mi ha provocato un forte e costante mal di testa. Oggi dopo 3/4 giorni di riposo assoluto e di cure a base di aerosol (che sto continuando) sembra vada un pò meglio. Già ieri sera ho ripreso a correre in casa sul tapis roulant preferendo stare all'interno un giorno in più per evitare colpi d'aria. Ho sudato molto e fatto molta fatica; normalmente avrei dovuto aspettare qualche giorno in più per riprendere gli allenamenti, però ho voluto affrettare i tempi poichè devo cercare di recuperare in fretta dato che il tanto atteso appuntamento con la Boston Marathon è ormai alle porte. Mancano solo 11 giorni e vorrei arrivarci con un minimo di condizione tale da permettermi di correre in maniera onesta, senza dover soffrire troppo, e anche se non al top della condizione di chiuderla in un tempo onorevole. In questi giorni cercherò quindi di ritornare velocemente ai consueti ritmi. Domenica spero di riuscire a partecipare alla Puro 10.000 per poter dare una bella sgasata, poi la settimana prossima vedrò come sto e mi regolerò di conseguenza. La resistenza per arrivare in fondo alla maratona non dovrei averla persa anche se non so a quale velocità potrò tentare di correrla. Dopo la Belluno-Feltre mi ero fatto un'idea precisa che il ritmo di 3'50" poteva essere quello più indicato per Boston. Ora non ci penso più, mi sto concentrando solo sul fatto di rimettermi velocemente per stare bene il giorno della gara. 5 minuti in più o in meno sicuramente non mi cambiano la vita, la cosa più importante è esserci e partecipare alla grandissima festa della Boston Marathon 2014! Tutto il resto è noia....

martedì 1 aprile 2014

Sempre sotto

Belluno Feltre 2014

Messa in archivio l'Ultrabericus l'obiettivo si è rivolto decisamente verso l'imminente maratona di Boston del 21 Aprile. Da qui alla maratona sfrutterò tutte le domeniche restanti utilizzando le gare per svolgere ottimi allenamenti e gli altri giorni saranno quasi esclusivamente di recupero inserendo magari qualche ripetuta in salita o in piano a metà settimana. Mi sento abbastanza in forma anche se comprensibilmente un pò stanco, quindi dovrò solo cercare di mantenermi a livello recuperando più energie possibili. Come previsto è stata dura riprendersi dopo i 66 km della Ultrabericus disputata il 15 marzo. Un solo giorno di riposo, domenica, e poi già da lunedì ho ripreso a correre. Fino a giovedì/venerdì la stanchezza e i dolori muscolari sono stati ad un livello molto alto ma tutto sommato non ho avuto particolari strascichi e nessun acciacco a parte qualche fastidio qua e là. Ho sempre tenuto andature lente, nei primi giorni sui 5'30"/km, poi 5'00"/km e sabato ho raggiunto il record di velocità settimanale con una quindicina di chilometri a 4'30" di media. Domenica, sebbene non fossi ancora al 100%, ho partecipato ad una bella gara di 10 miglia (16.1 km) nelle campagne tra Malo e Molina, organizzata dall'amico Remo Laverda. Si correva attraversando le tipiche cavedagne, ovvero le classiche stradine sterrate di campagna che solitamente vengono solcate dai contadini con i loro trattori. La giornata è stata piovosa e fredda, tutto il contrario della settimana precedente, e si è corso per la maggior parte su un percorso pieno di fango e pozzanghere. E' stato divertente però anche molto impegnativo. Sono partito abbastanza tranquillo perchè sapevo di non essere ancora apposto con le gambe, fino a circa metà ho faticato poco, nel tratto finale invece ce l'ho messa tutta e ho concluso in 1h00'55" (media 3'47"/km) in 9° posizione, soddisfatto per aver migliorato di così tanto le prestazioni dai giorni precedenti. Settimana chiusa con 95 km. Negli ultimi sette giorni ho ripreso a correre di nuovo lentamente sia lunedì che martedì con 14+15 km, mercoledì ho svolto un buon allenamento di 16 km con 8 ripetute in salita da 400 metri e recuperi da 600 metri in discesa, giovedì altri 15 km con gli ultimi 8 sotto i 4' al km, venerdì 10 km soft e  sabato risposo in vista delle Belluno-Feltre del giorno dopo. Venerdì e sabato non mi sentivo molto bene, ho avuto mal testa e di pancia, per fortuna domenica durante la gara sono stato bene e il mal di pancia avuto la mattina non si è fatto sentire per tutta la sua durata per ricomparire appena dopo l'arrivo.... La Belluno-Feltre è una corsa molto bella e particolare e come preparazione alla maratona di Boston penso sia ideale. Dopo la partenza ti aspettano 30 km di continui saliscendi che non ti consentono mai di procedere ad un ritmo regolare; le gambe sono sempre sotto pressione ed è più faticoso che correre in pianura. Vi avevo già partecipato nel 2008 e 2010 quindi mi ricordavo un pò le insidie del suo tracciato, soprattutto quelle verso la fine. La giornata metereologicamente è stata perfetta, sole e temperatura gradevole. Sono partito deciso e non ho mai avuto particolari cali. All'inizio ho sofferto molto, avevo parecchia pesantezza di gambe ma dopo il 15° km ho leggermente recuperato, o se non altro non ci ho più fatto caso. Il passaggio alla mezza è stato di 1h18'53" e i 4 chilometri più duri dal 24° al 27° in salita sono stati veramente impegnativi, li ho affrontati al massimo impegno stringendo i denti e cercando di calare il meno possibile la velocità. Il peggior chilometro, il 26° è stato di 4'18". Alla fine sono arrivato appena dopo la prima donna (la bravissima Laura Giordano) piazzandomi in 13° posizione assoluta e 1° della categoria SM45 con il tempo di 1h53'51". Media di 3'47" al km che se tenuto in maratona mi farebbe tornare al tanto desiderato under 2h40'. Domenica sicuramente non ce l'avrei fatta a continuare su quell'andatura ma per Boston c'è ancora tempo sia per migliorare che per recuperare brillantezza e energie. E il percorso sarà pure duro ma da quello che ho sentito non come quello della corsa Bellunese. Ci penseremo quando sarà ora intanto domenica andrò finalmente a correre una mezza maratona su un percorso piatto alla Riviera dei Dogi.

mercoledì 19 marzo 2014

Ultrabericus 2014

La Partenza della ULTRABERICUS 2014
Dopo quattro giorni di dolori acuti, finalmente oggi le gambe cominciano a riprendersi. Era da un bel pò di tempo, esattamente da quattro anni fa alla 100 km de Passatore che non correvo per così tanti chilometri consecutivamente. 66 km di continui saliscendi con 2500 metri di dislivello +/- quasi completamente privi di tratti pianeggianti, questa è la Ultrabericus, un giro completo dei Colli Berici con partenza e arrivo in Piazza dei Signori a Vicenza. Per me, dopo l'apparizione quasi improvvisata dello scorso anno alla staffetta, è stata una vera e propria sfida. Una sfida preparata con scrupolo e portata a termine con onore, stringendo i denti nei momenti più duri senza mai cedere alla tentazione di mollare. Come successo a tanti altri, e come è abbastanza normale in corse di queste lunghezze caratterizzate da continui cambi di pendenza, ho avuto dei problemi di crampi che sono iniziati forse un pò troppo presto rispetto alle previsioni. Non posso lamentarmi del risultato finale dato che alla mia prima esperienza in un trail così lungo e impegnativo (al massimo ero arrivato a 42), ho chiuso in 6h30' in 12° posizione assoluta anche se in realtà dentro di me puntavo a qualcosa di meglio. Farò sicuramente tesoro di questa esperienza e degli errori commessi per fare meglio la prossima volta. La partenza per gli oltre 1000 concorrenti è avvenuta alle 10 di mattina in una Piazza dei Signori gremita di persone e baciata da un sole primaverile, una giornata ideale per correre in mezzo alla natura.
Dopo il primo chilometro a velocità controllata in centro città, siamo partiti ognuno col proprio ritmo e già nella prima ripida salita verso Monte Berico si è creata la selezione. Fino al primo ristoro all'11° km è filato tutto liscio, siamo passati in un gruppetto di 4/5, subito dopo mi sono fermato un attimo per togliere delle fastidiose spine che mi erano entrate nella scarpa sinistra. Sono rientrato subito con i miei compagni e fino al 17° km è stato tutto fin troppo facile in un percorso con saliscendi gradevoli che affrontavamo a buon ritmo. Le prime asperità dure stavano però arrivando infatti nei successivi 2 km nei pressi di Villabalzana si saliva di colpo di circa 350 metri di quota, in quel tratto ho dovuto alternare corsa e camminata per preservare le energie, anche gli altri però. Passato il secondo ristoro del 23° km, i chilometri successivi fino al 31° circa si sviluppavano sul crinale dei Berici nei pressi di Barbarano. E' stato un bel momento e ho corso sempre in compagnia dell'amico Mirko e di Marco. Successivamente c'è stata una discesa molto tecnica di un paio di chilometri che portava a fondovalle dove Mirko ci ha staccati e io ne ho approfittato per rifiatare non vedendo l'ora di arrivare al 3° ristoro che era anche il punto di cambio staffetta situato all'Eremo di San Donato al 36° km. Per arrivarci però c'era un'altra dura salita di oltre 300 metri da superare in meno di 3 km, in quel momento mi sono sentito per la prima volta stanco e una piccola crisi mi ha assalito, avevo tanta sete e la borraccia era vuota. Sono arrivato al ristoro dopo 3h14', prima ho bevuto acqua, poi una bella Coca Cola ed infine mezza bottiglia di birra per farmi un pò di forza e ripartire.
Ho proseguito con il mio passo, da quel momento in poi a parte in qualche raro momento sono sempre stato da solo e quindi oltre a gestire la fatica dovevo stare attento a non sbagliare percorso, in queste gare è un attimo perdere il sentiero anche se in realtà alla Ultrabericus gli organizzatori lo avevano segnalato in maniera perfetta. C'è stato un momento di ripresa agevolato da un tratto in discesa, una discesa però molto complicata e ripida dove si doveva procedere con i freni tirati, peccato perchè invece di recuperare tempo ne perdevo. Verso il 42° km a Grancona si giungeva di nuovo a fondovalle e la salita successiva che portava ai 450 metri di quota dove era situato il 4° ristoro, è stata quella che mi ha causato i primi crampi, prima alla gamba destra e poi anche alla sinistra nei quadricipiti sopra le ginocchia. Per fare quei 3 km ci ho messo 30' ed ho perso un sacco di tempo, che nervi....Giunti al 46° qualcuno mi ha detto che il peggio era passato, in effetti una bella discesa in zona Perarolo mi ha aiutato a controllare i crampi. L'ultimo ristoro a Valle dei Vicari scandiva l'inizio del countdown verso l'arrivo, ancora una decina di chilometri, ero stanco ma non stanchissimo e nei rari tratti pianeggianti e in discesa correvo ancora discretamente bene; purtroppo appena accennavano le salite, anche quelle brevi, dovevo calare il ritmo o addirittura camminare perchè se provavo a spingere i crampi me lo impedivano. Sarà stata la giornata con un clima caldo, che in ogni caso io apprezzo sempre molto, sarà stato per un mio errore nei giorni precedenti dove forse ho bevuto troppo poco, sarà stato anche perchè sono stato poco prudente a correre una maratona solo sei giorni prima, boh chi lo sa? Comunque tutte scuse che non servono a niente.... Di certo durante la corsa appena potevo bevevo moltissimo per idratarmi e la mia borraccia si svuotava sempre molto velocemente dopo i ristori. Quello che contava in ogni caso era che ormai eravamo quasi arrivati! 
Finalmente l'ultima salita di nuovo verso la chiesa di Monte Berico, -"ma quanti saliscendi ci sono su sta gara mi domandavo???"-. Arrivato in cima arrancando per il sentiero sterrato stavolta sapevo che era veramente finita e ho potuto godermi l'ultima discesa asfaltata verso il centro della città e l'arrivo al traguardo (mi lamento sempre ma in realtà in quel momento ero felice) ad abbracciare i miei amici e a berci insieme una Menabrea. Concludendo lasciatemi dire solo una cosa: è una fortuna che abbiano ideato questa gara perchè è troppo bella ed è una grandissima soddisfazione e un privilegio potervi partecipare per avere l'opportunità di correre nelle nostre terre ed infine arrivare fieri ed orgogliosi al traguardo. Al termine la fatica e la sofferenza svaniscono in fretta e rimangono solo la gioia e la voglia di tornarci l'anno dopo. Un grande grazie quindi a Enrico e a tutti gli organizzatori, ai responsabili, ai volontari e a tutti i partecipanti che hanno reso possibile che questo sogno si avverasse! Grazie anche a Sara e a Simone che mi hanno seguito e aiutato con i loro incitamenti durante tutto il percorso. All'anno prossimo, io di sicuro ci sarò e chi non l'ha fatta non sa che spettacolo si è perso:-)


lunedì 10 marzo 2014

Brescia Art Marathon la mia numero 60

E' stato un ottimo weekend quello appena trascorso a Brescia per partecipare alla 12°esima edizione della Art Marathon, la mia 60°esima sempre sotto le 3 ore. In passato non avevo mai preso in considerazione di parteciparvi perchè avevo sempre optato per la Treviso Marathon pensando che Brescia non fosse di pari livello. Oggi alla luce dell'esperienza di ieri devo proprio dire che mi sbagliavo. Infatti questa maratona mi è piaciuta tantissimo e a mio parere anche l'organizzazione è stata ottima e il percorso interessantissimo. Mi è piaciuto un sacco, tutto svolto intorno alla città con bei passaggi per le campagne bresciane e un arrivo in piazza della Loggia con un bel giro nel centro di Brescia. In più c'è stata una giornata con sole e condizioni perfette per correre, cosa pretendere di più? Niente, anche perchè mi trovavo insieme ad un gruppo di amici come Giovanni e Mao con i quali mi sento sempre benissimo e a mio agio e poi ho avuto modo di ritrovarmi con il mio grande amico Bassa autore di uno strepitoso 3h00'51" che lo lascia con un pò di amaro in bocca ma pur sempre soddisfatto considerando che se non avesse subito una rovinosa caduta nell'ultimo km causata da una passante imprudente, forse avrebbe anche abbattuto il muro delle 3 ore. La mia gara è andata meglio del previsto. Chi mi segue sa che sono andato a Brescia per correre un ultimo lungo prima della Ultrabericus a cui prenderò parte questo fine settimana. Quindi l'intenzione era quella di non tirarsi troppo il collo e di fare tanti chilometri in un percorso più facile e scorrevole rispetto a quelli battuti ultimamente che sono stati sempre su sentieri montani sterrati e con molto dislivello. Ero curioso anche di verificare il mio livello di forma e sono rimasto soddisfatto. Dopo la partenza mi sono subito assestato su un ritmo intorno ai 4' al km che non mi creava alcuna difficoltà, ho proseguito così fino alla mezza transitando in 1h24'27". Proseguendo sentivo che andava tutto bene percui ho deciso di aumentare un pò il ritmo ed è stato bello vedere che con facilità recuperavo posizioni su posizioni, alla fine la seconda parte l'ho completata in 1h22'07" con crono finale di 2h46'35" in 10° posizione assoluta e 2°SM45. Sono rimasto sorpreso dal tempo ottenuto, a volte per arrivare su quei livelli ho dovuto mettercela veramente tutta invece ieri è stato tutto facile. Sinceramente ho corso a tutta solo nell'ultimo chilometro per superare due concorrenti che avevo davanti e che vedevo in difficoltà. Spero prossimamente di riuscire a presentarmi alla partenza di una maratona nelle stesse condizioni di ieri perchè credo che riuscirei a tornare tranquillamente sotto le 2h40, cosa che mi manca da un paio di anni. Al momento però gli obiettivi sono altri. Il pensiero è rivolto a sabato prossimo e alla Ultrabericus che sta per arrivare. Altra storia, altra soglia di fatica, altra stupenda sfida!!! Questa settimana si riposa e si recupera, a presto amici...

lunedì 3 marzo 2014

Finalmente arriva Marzo e la.....Maratona!

Anche il mese di febbraio è passato e l'inverno un pò alla volta se ne sta andando, è stata una stagione poco fredda ma molto piovosa, francamente ormai non ne possiamo più. Con l'avvento del mese di marzo le cose possono solo migliorare e la primavera dovrebbe prendere il sopravvento; le giornate si stanno visibilmente allungando, i fiori iniziano a sbocciare e di sera è chiaro fino ad oltre le 18. A fine mese ci sarà il cambio dell'ora e finalmente noi corridori notturni potremo smettere di indossare la lampada frontale che ormai da cinque mesi è la nostra compagna forzata di allenamenti. Speriamo solo che non sia un anno come quello scorso dove il maltempo ed il freddo durarono fino ad oltre metà aprile, con temperature basse anche a maggio. Dal punto di vista podistico i primi due mesi del 2014 sono stati abbastanza intensi, con poche gare e tanti buoni allenamenti, soprattutto su percorsi collinari. Ho concluso il bimestre con 59 allenamenti correndo tutti i giorni; se consideriamo anche la fine del 2013, l'ultimo riposo l'ho fatto il 27 novembre, quindi siamo ad oltre 100 giorni senza pausa. I chilometri di gennaio sono stati 461 e quelli di febbraio 452. Cerco di acquisire una buona autonomia in vista della imminente Ultrabericus con i suoi 65 km e 2500 metri di dislivello +/- che si disputerà il 15 marzo. Nell'ultima settimana ho coperto 121 km, quasi sempre su percorsi ondulati. Lunedì e martedì sono stati di scarico con pochi chilometri per recuperare dal lungo sul Summano di domenica scorsa.  Mercoledì ho ripreso con i saliscenti su un percorso di 16 km a ritmo tranquillo. Giovedì ripetute da 400 metri in salita al 7% a ritmo sostenuto con recuperi veloci in discesa, totale 18 km a 4'12"/km di media. Venerdì le gambe stavano bene quindi dopo 5 km di corsa lenta ho fatto un progressivo di 10 km da 4'00" a 3'40" al km. Sabato volevo correre sui sentieri collinari delle Bregonze, ero vestito e pronto con indosso le scarpe da trail e tutto il resto ma ad un certo punto ha iniziato a diluviare, il che mi ha fatto rinunciare. Ho pensato che in casi estremi è giusto utilizzare anche il tapis roulant sennò per che cosa l'ho comprato a fare? Ne è uscito un allenamento incredibilmente intenso:
- 1° km di riscaldamento con pendenza 0%
- dal 2° al 11° km pendenze dal 1 al 10%, con incremento di 1% ogni km
- dal 12° al 16° km pendenze dal 2 al 10% con incremento di 2% ogni km
- 17° km pendenza 7%
- 18° km pendenza 8%
- 19° km pendenza 10%
-20° km recupero in pianura.
In totale sono stati 1100 metri di dislivello positivo in 1h54' (media 5'42"/km), è stato molto faticoso ma penso di aver posato un altro piccolo mattoncino in preparazione al duro ultra trail che mi attende il 15 marzo. 
Per chiudere la settimana in bellezza ieri pomeriggio mi sono sparato altri 30 km nei sentieri pieni di fango delle colline della Ca' Vecia. Tra su e giù e scivoloni vari, altri quasi 700 metri di dislivello +/- in 2h29' che portano il totale settimanale a oltre 2500 metri. 
Da oggi inizierò ad allentare un pò la presa e a parte un allenamento di ripetute in salita di metà settimana, svolgerò solo sedute brevi e di scarico. Domenica ci sarà l'ultima fatica prima della Ultrabericus, correrò la maratona di Brescia stando molto attento a non esagerare e tenendo sempre un buon margine. Il ritmo di 4'05/10" al km non dovrebbe impensierirmi troppo, parlo sempre al condizionale perchè bisogna essere cauti, di maratona ne ho corse tante e so che l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Brescia mi servirà solo come ultimissimo lungo in preparazione della Ultrabericus. 42 km in pianura a ritmo controllato nella specialità regina del podismo che rimane sempre la mia preferita (anche se momentaneamente l'ho un pò accantonata a favore del trail), penso siano il giusto premio dopo i tanti km di salita e discesa corsi  da inizio anno. La settimana prossima potrò dedicarmi a qualche giorno di riposo, penso meritato....

lunedì 24 febbraio 2014

Ancora sul Monte Summano


Foto in corsa sul Summano
Ormai mancano meno di 3 settimane al via della tanto attesa Ultrabericus. Per chi non lo sapesse si tratta di un trail di oltre 65 km con più di 2500 metri di dislivello+ che si snoda nei Colli Berici con partenza e arrivo in Piazza dei Signori a Vicenza. Il percorso è un continuo susseguirsi di saliscendi con variazioni altimetriche che vanno dai circa 40 metri s.l.m. nei punti più bassi ai 400 dei picchi massimi. E' tutta così dall'inizio alla fine, quindi potete immaginare a quale stress e logorio saranno sottoposte le gambe degli oltre 1000 trailers iscritti (di temerari è pieno il mondo, iscrizioni già chiuse da parecchio tempo). Per farcela quindi bisogna avere eseguito un certo addestramento. Ben consapevole di questo fattore e memore della grande fatica provata l'anno scorso solo per coprire la prima metà della gara (che correvo in staffetta con un amico) affrontata senza mai avere percorso un metro di salita in allenamento, questa volta ho pensato che fosse il caso di essere un attimo più preparati. Per questo motivo già dai primi di gennaio ho affrontato sessioni di ripetute da 400 metri in salita con recuperi veloci in discesa, ho corso dei collinari, e nell'ultimo mese per chiudere il cerchio ho già sostenuto due duri allenamenti di corsa in montagna su salite della stessa pendenza di quelle che troverò nei Colli Berici, ma di lunghezze ben superiori, stessa cosa vale a dire per le discese. Teatro di questi allenamenti quasi sempre il Monte Summano e i suoi magnifici sentieri affacciati nella pianura dell'Alto Vicentino. Primo allenamento quello di 32 km descritto nel post della settimana scorsa. E' stato molto duro sia durante che dopo, infatti ho impiegato almeno 5 giorni per recuperare l'uso normale delle gambe e 7 giorni per ritornare in buona efficienza. Ero preoccupato per un indolenzimento al polpaccio sinistro che mi ha fatto dannare durante tutto il lungo e che mi ha fatto male per tutta la settimana. Lo sentivo molto contratto e sempre al limite del crampo e nella fase di spinta, soprattutto in salita, mi faceva male. Fino a giovedì ho corso a ritmi tranquilli di recupero, venerdì (sei giorni dopo) sentendo che il polpaccio e i muscoli delle cosce sembravano quasi apposto ho corso 18 km con 10 ripetute in salita da 400 metri con recuperi da 600 in discesa. Ho tenuto un ritmo impegnato, ma non massimale, ed alla fine ne è uscita una buona seduta. Ieri, domenica, è stata la volta del secondo allenamento sul Summano. Un giro tipo quello di sabato scorso ma con una variante che lo ha reso un pò meno difficile, in pratica ho evitato di arrivare in cima a oltre 1200 metri, tagliando per un sentiero che non avevo mai fatto in località Mardifaia e che mi ha consentito di non andare più su dei 1000 metri, con problemi in meno da affrontare sia in salita che in discesa. In totale ho corso per 33 km con oltre 1800 di dislivello + e - in 3h30'. Un buon passo considerando che non ho mai camminato in nessuna delle salite e in discesa ho corso lentamente per evitare eccessivi traumi ai muscoli. 
In dettaglio il giro è stato questo: partenza dalla piazza di Santorso a quota 250 s.l.m. verso il Santuario, salita per il sentiero della Via Crucis fino a quota 550 (2,2 km) e svolta per il bivio della strada tagliafuoco verso la chiesa dell'Angelo di Piovene Rocchette, 4 km di continui saliscendi molto simili a quelli del percorso Ultrabericus. Si prosegue per il sentiero dei Girolimini con altri 4 km circa e 550 metri di dislivello fino ad arrivare in località Mardifaia a quota 1000, discesa di 4 km per il sentiero che si congiunge nuovamente a quello della Via Crucis per tornare al bivio di partenza. Il tutto ripetuto per 2 volte, più un'ulteriore andata e ritorno finale per la tagliafuoco. Giretto tosto con lunghi tratti in salita e altri di saliscendi; bellissimo considerata la giornata praticamente primaverile con 10/12° che ho trovato ieri. Un altro piccolo passo di avvicinamento all'ultratrail è stato compiuto anche se per arrivare in fondo ne sarebbero mancati altrettanti. A quello ci penseremo quando sarà ora, neanche quando facevo le ultra maratone in allenamento arrivavo alle distanze complessive della gara, per cui non disperiamo e teniamoci energie, forze, speranze e anche le sofferenze solo per quel giorno, è inutile pensarci adesso.....Ecco, la settimana è finita con altri 113 km, che se consideriamo le corse brevi dei primi giorni sono proprio un bel bottino! Sono anche particolarmente soddisfatto perchè le gambe sono messe nettamente meglio rispetto a otto giorni fa! Chissà che un pò alla volta si abituino a quello che le sto facendo fare:-)

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