lunedì 20 aprile 2015

Vamos a Madrid - 2° tentativo:-)

MADRID 2012
Torno ad occuparmi del blog dopo molto, troppo, tempo. Eravamo rimasti a Treviso e all'infortunio che mi ero procurato dopo 21 km di corsa che però non mi aveva impedito di arrivare al traguardo. Dopo una settimana, visto il persistere del dolore (non fortissimo) e notando il versamento di sangue che era comparso nella parte bassa della coscia sinistra dietro al ginocchio, ho deciso di fare un'ecografia la quale ha evidenziato uno stiramento con piccolo strappo di circa 0,9 x 0,7 centimetri. Ho proseguito per un'altra settimana con le terapie a base di laser e tecar, interropendo ovviamente l'attività di corsa e dedicandomi unicamente a passeggiate serali di 1 ora, 1 ora e mezza. Ho ripreso a correre in maniera molto blanda dopo circa 17 giorni senza forzare per non compromettere un normale recupero. Nell'arco dei 15 giorni successivi sono passato gradualmente da una velocità di 6'00"/km al chilometro a quella consueta di 4'10-20"/km. Dopo l'infortunio del 1° Marzo, il primo allenamento impegnativo l'ho sostenuto il 31 Marzo con 8 variazioni da 1 km ad un ritmo medio di 3'55" al km con recuperi lenti da 300 metri. Le sensazioni sono state un pò contrastanti: contentezza perchè riuscivo a correre senza particolare dolore alla coscia e un pizzico di delusione per la fatica che provavo. Pensavo però che dopo un mese di quasi stop e non essendo io un gran fenomeno del running doveva essere una cosa più che normale. In questi momenti bisogna avere un pò di pazienza e puntare a guarire bene dall'infortunio, trattandosi tra l'altro di una ricaduta di quello avuto il 31 Dicembre che evidentemente non era stato curato bene. In questi casi quindi massima cautela. Il mese di aprile è iniziato con altri 2/3 buoni allenamenti, il giorno 2 e il 5 ho corso un paio di fartlek con variazioni 1'-2'-3' alternando andature sui 3'45"/km ad altrettante sui 4'00-10"/km, il giorno 8 ho corso 10 km in progressione in 38'45" (media 3'52"/km), faticoso ma soddisfacente, gli altri giorni sono andato sempre molto lentamente. Il 12 aprile, dopo quasi un mese e mezzo sono finalmente tornato alle gare alla Mezza Maratona dei Dogi: sono tornato a casa soddisfatto perchè ho tenuto un'andatura di 3'40"/km dall'inizio alla fine chiudendo in 1h17'35". Nei giorni successivi ho ripreso nuovamente con ritmi lenti dato che muscolarmente mi sentivo molto appesantito, come se avessi affrontato una maratona.
Eccoci con la bella medaglia della Madrid Marathon 2012
Ieri, il 19 aprile ho pensato di correre un'altra mezza maratona andando a Padova, l'ho finita in 1h18'44" un pò più lento della settimana scorsa ma spremendomi meno e cercando di risparmiare qualche energia in vista della maratona che andrò ad affrontare domenica prossima 26 Aprile a Madrid. Non so se sia la decisione migliore quella di lanciarsi così presto in un'altra maratona ma capitemi, dopo essere stato il 15 Marzo a Barcellona come spettatore, la voglia di tornare alla 42 km è troppo grande e quindi voglio provarci, tanto più dopo avere pianificato il viaggio a Madrid da lungo tempo. So che i pericoli sono in agguato: Madrid ha un tracciato bellissimo ma estremamente impegnativo e caratterizzato da continui saliscendi, quindi non proprio il massimo dal punto di vista muscolare per uno che è appena uscito da un infortunio, seppur lieve. Avendola già corsa e sofferta nel 2012 vi posso garantire che il percorso è più impegnativo di quello di NY che notoriamente non è uno dei più scorrevoli, il dislivello altimetrico si aggira sui 450 metri che per una maratona non è poco. L'ambiente però potrebbe fare la differenza, il clima favorevole e il grande pubblico presente potrebbero aiutarmi a colmare il gap del non perfetto allenamento. Ricordo bene la sofferenza patita nel 2012, dopo un buon passaggio in 1h21' alla mezza, verso il 25/26 km ho accusato una crisi e ho dovuto quasi fermarmi, fortunatamente in un modo o nell'altro sono riuscito ad arrivare al traguardo in 2h55'. Forse avevo sottovalutato il percorso tirando troppo nella prima parte e pagando pesantemente nel finale. Ecco, un piccolo vantaggio questa volta ce l'ho, sarò anche meno allenato però conosco meglio il percorso e le insidie che esso nasconde. In questo caso potrebbe essermi d'aiuto questa piccola esperienza, di sicuro partirò in maniera più tranquilla per tentare di avere migliori energie per il finale. Adesso mi aspetta una settimana di scarico, ci saranno solo allenamenti brevi e lenti; correndo due mezze in due settimane ho acquisito più fiducia capendo che nelle gambe c'è un discreto ritmo, si tratta solo di resistere fino alla fine e non so come reagirò in questa circostanza non avendo mai corso lunghi nell'ultimo periodo. Non ci resta quindi che aspettare il weekend e vedere come andrà a finire.

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