martedì 14 febbraio 2017

Anno 2017 - programmi di corsa...

Maratona 79' a Lanzarote
Con il 2017 comincio il mio 13° anno consecutivo di attività podistica. Ormai da quando ho iniziato nel 2005 dovrei avere superato i 60.000 km di running considerando che mediamente ne ho corsi circa 5.000/anno (è tutto comunque annotato e un giorno farò un conto preciso). Continuando nel mio intento di arrivare a 100 maratone entro il 2018, anno in cui compirò i 50 anni di età, anche quest'anno ho già pianificato tutte o quasi le maratone a cui parteciperò. Per me correre una maratona non significa solo arrivare al traguardo, vuol dire soprattutto cercare di farlo ogni volta nel tempo migliore possibile; non m'interessa arrivare tanto per arrivare o per fare "numero", m'interessa invece concretizzare tutti gli sforzi profusi negli allenamenti nelle settimane/mesi precedenti e quindi cercare di non andare troppo lontano dalla media conseguita nelle prime 79 maratone che è di 2 ore e 45 minuti. Gli anni passano e ovviamente i tempi si alzano: fino a 5/6 anni fa correvo agevolmente sotto le 2h40', nell'ultimo anno (il 2016) nelle 6 maratone disputate non sono mai riuscito a scendere sotto le 2h47', non andando mai però oltre la soglia delle 2h50' e dimostrando se non altro una certa regolarità in contrapposizione al calo rispetto alla media. L'obiettivo del nuovo anno sarebbe proprio quello di correre almeno un paio di maratone vicino o sotto le 2h45' e per questo ho iniziato la stagione con allenamenti quotidiani senza sosta percorrendo ben 466 km nel mese di gennaio e proseguendo con lo stesso andazzo nel mese di febbraio. La prima verifica sarà tra un paio di settimane il 26 febbraio alla Verdi Marathon da Salsomaggiore a Busseto. Ultimamente non ho mai fatto grandi lunghi, solo uno di 27 km collinari domenica scorsa, ma non mi preoccupo più di tanto perchè correre tutti i giorni 15/16 km per me da buone speranze di chiudere con un discreto risultato, se così non fosse per le prossime occasioni dovrò rivedere un pò i miei metodi di allenamento che in realtà non sono altro che corse continue, a volte con progressioni di ritmo, alternate a qualche rara seduta di ripetute (1000 o 2000). Di occasioni per migliorare o per rifarsi ce ne saranno delle altre, infatti come dicevo all'inizio per quest'anno ho già pianificato tutto, o quasi, ecco il programma:
26 febbraio: Salsomaggiore
2 aprile: Roma
7 maggio: Praga (Rep. Ceca)
2 luglio: Gletschermarathon (Imst Austria)
23 luglio: Fussen (Germania)
15 ottobre: Budapest (Ungheria)
9 dicembre: Lanzarote (Spagna)
A me sembra un bel mix di vacanze/corse... non ci resta che allenarsi!
Ci sentiamo
a presto Amici

lunedì 4 gennaio 2016

2005-2015: i miei primi 11 anni di running con 53.000 km e 73 maratone under 3h

Nella mia vita bene o male ho praticamente sempre corso. Da bambino ho iniziato a correre per allenarmi con la mia prima squadra di calcio, la Fulgor Thiene e ho continuato con questo obiettivo fino a 22/23 anni quando ho smesso con il pallone per dedicarmi ad altre passioni come il motocross/enduro e il tennis. In questo periodo ho continuato a correre, ma solo per modo di dire, e lo facevo al massimo una volta alla settimana. Verso la trentina mi sono accorto che il mio peso un pò alla volta stava aumentando, a parte qualche gara con la moto e qualche torneo di tennis, non facevo molta attività sportiva e il mio fisico ne risentiva perchè dai circa 70 chili che pesavo da ragazzo, un pò alla volta ero arrivato a 90 e anche più. Ogni tanto mi dedicavo a delle uscite blande di jogging di 7/8 km ma la fatica era sempre tanta e dopo poco lasciavo perdere dedicandomi solo alle partite di tennis tra amici oppure frequentando qualche torneo per non classificati con risultati abbastanza scarsi. Per il livello NC o quarta categoria non ero neanche male ma evidentemente non ero supportato da una buona forma fisica. Sapevo che avrei dovuto allenarmi di più, come quando giocavo a calcio ed ero uno di quelli che in campo dal punto di vista atletico rendevano di più e arrivavano alla fine con maggiore freschezza, ma non avevo più voglia di fare fatica. Giochicchiavo e tiravo avanti senza redermi conto che gli anni migliori passavano nell'ombra...
Reggio Emilia 2005 - la prima
La svolta è avvenuta nel 2005, quando dopo aver venduto le moto da fuoristrada, mi è passata anche la voglia di giocare a tennis. In televisione, nel periodo primaverile/autunnale mi appassionavo a vedere le lunghe gare di corsa su strada, le famose maratona. Sempre di più dentro di me saliva il desiderio di provarci ma non sapevo niente di quel mondo e poi pesando circa 90 kg ero in condizioni fisiche non ottimali. Il 7 febbraio 2005 ho compiuto 36 anni e mi sono fatto una promessa: "da domani inizio a correre più che posso finchè non torno al peso forma, poi mi iscrivo ad una maratona". E così fu.... Qualche giorno dopo cominciai a correre e come ben sanno tutti quelli che ci hanno provato, iniziare è molto dura e difficile. All'inizio correvo con scarpe da tennis e arrivavo a 6/7 km alla velocità di 7 minuti al km. Non era molto bello perchè oltre alla fatica non vedevo miglioramenti. Invece dopo solo 15 giorni iniziai a vedere che seppur di poco la velocità aumentava e il peso, abbinando all'attività fisica uno stile di vita migliore, calava. Nel giro di poco tempo riuscivo a correre molto meglio, nel mese di marzo 2005 sono arrivato a 18 uscite con un massimo di 7 km l'una, in aprile 22 uscite arrivando a correre sotto i 5 minuti al chilometro. Da maggio abbinavo corsa e bici ed il peso era già sceso sotto gli 80 kg senza seguire diete particolari. L'estate fu bella con le mie nuove passioni, continuavo a correre sempre più velocemente e sempre di più e facevo dei bellissimi giri in bici: in agosto arrivavo agevolmente a 10 km di running in meno di 43 minuti, pesavo meno di 75 kg. Continuai su questa rotta fino ad ottobre e in novembre decisi iscrivermi alla mia prima gara, la Mezza Maratona di Riva del Garda del 13 novembre 2005. Al massimo però, tutti insieme, avevo corso solo 14 km. Dieci giorni prima feci una prova sul percorso di allenamento di un km che avevo misurato con la bici, percorsi 21 giri senza troppa sofferenza in 1h39'16" alla media di 4'43" al km e capii che potevo arrivare in fondo alla mezza di Riva! Così il 13 novembre portai a conclusione la mia prima gara ufficiale di 21,1 km in 1h26'50", un tempo che non mi sarei neanche sognato il giorno prima... In 9 mesi ero calato di oltre 20 chili ed ero arrivato al peso forma di 69/70 kg come adesso. Da lì alla maratona il passo fu veramente  corto (neanche un mese) e l'11 Dicembre 2005 a Reggio Emilia (vedi link con il racconto) riuscii a realizzare il mio sogno arrivando al traguardo della prima 42 km in 2h58'45". Fu l'inizio di una grande passione che per fortuna dura ancora oggi, come dico sempre la maratona è l'unica corsa che mi piace veramente tanto e che mi sa emozionare. Il 2005 fu l'anno della svolta e si concluse con 1450 km di corsa e oltre 5000 km di bici.

Venezia 2006 - la quarta
Il 2006 fu l'anno del consolidamento della mia passione per la corsa, con un occhio sempre puntato alla bici. Corsi 4 maratone, la più lenta in 2h46'31" a Teviso solo pochi mesi dopo la prima di Reggio Emilia, la migliore ancora a Reggio in dicembre con il nuovo PB di 2h38'51", un tempo fantastico se penso che è venuto solo un anno dopo il debutto e in un percorso mica troppo facile. Nella mezza sono arrivato a 1h15'27" sempre a Riva del Garda. L'anno si concluse con 4670 km di corsa.










Milano 2007 - l'undicesima
Il 2007 migliorò ancora l'anno precedente sia in quantità che qualità. Partecipai a 7 maratone con migliore risultato a Milano in 2h36'26" e peggiore a Reggio che non fa testo in quanto in quell'occasione provai l'esperienza di fare il pacer delle 3 ore concludendo in 2h59'55". Corsi per la prima volta in una grande maratona all'estero (New York) arrivando in 2h40'39" (107° assoluto su oltre 50.000). Feci in tutto una trentina di gare, in bici percorsi poca strada perchè il running iniziava ad occupare la gran parte del mio tempo libero. L'anno si concluse con 5504 km di corsa.









Berlino 2008 - la ventesima
Il 2008 fu l'anno migliore. Per sintetizzare mi limito solo ad elencare le principali attività svolte, se a qualcuno interessa nel blog trova tutti i racconti delle varie gare. A maggio partecipai per la prima volta alla 100 km del Passatore (Racconto)  classificandomi 5° in 7h22'59" e conquistando la partecipazione ai mondiali della 100 km con la nazionale italiana disputatisi a Tarquinia (Racconto) dove mi classificai 7° assoluto nella gara individuale in 6h59'02" e 1° nella classifica mondiale ed europea a squadre insieme a Giorgio Calcaterra e Marco D'Innocenti, giunti rispettivamente 1° e 6° assoluto. Una grande soddisfazione per me che correvo da solo 3 anni arrivare non tanto lontano da tali atleti che erano (e rimarranno per sempre) di livello nettamente superiore al mio. Inoltre in quell'anno partecipai anche ad altre gare di ultra maratona come la 50 km di Romagna (5° ass.) ed alcune gare di 6 ore (mai portate completamente a termine). Come "passatempo" corsi anche 12 maratone, alcune tirate e alcune d'allenamento, la migliore a Berlino in 2h33'54" (PB) (Racconto) e la peggiore come pacer a Trieste in 2h59'22", le altre quasi tutte sotto le 2h40'. Ottima annata conclusa con 5942 km di corsa (il mio record annuale).


New York 2009 - la ventisettesima
Il 2009 non fu un buon anno. A causa di una pubalgia patita a causa degli eccessivi allenamenti svolti per le gare di ultramaratona dovetti diminuire intensità e qualità di tutte le mie attività. Nella prima parte dell'anno dovetti rinunciare ad un'altra convocazione ricevuta per i mondiali di 100 km in Belgio e mi dedicai al recupero con la bicicletta. Nonostante tutto durante l'anno ho corso 4 maratone, la migliore a Salsomaggiore in 2h37'44", la peggiore a New York in 2h46'52". L'anno si concluse con 4201 km di corsa.


Commemara 2010 - ultramaratona 63,3 km
Il 2010 andò un pò meglio. Ripresi ad allenarmi tanto e corsi nuovamente il Passatore (Racconto) arrivando 6° al traguardo in 7h21'59" conquistando nuovamente la convocazione per i mondiali della 100 km a Gibilterra che però causa ulteriori acciacchi andarono male e si conclusero con un ritiro, da lì decisi di non correre più gare di 100 km perchè il mio fisico ne risentiva troppo e mi dedicai unicamente alle maratone e alle discipline più brevi. Prima del Passatore avevo corso una bellissima ultramaratona di 63,3 km a Commemara in Irlanda arrivando 4°. Nell'anno corsi anche 5 maratone, la più veloce a Treviso in 2h36'34", la più lenta alla Lake Garda Marathon in 2h52'59".  L'anno si concluse con 5571 km di corsa.


Roma 2011 - la trentacinquesima

Il 2011 fu un anno dedicato alle maratone. Messe da parte le ultra ne corsi 9 con migliore prestazione a Padova in 2h39'28" e peggiore a Roma in 2h50'45". L'anno si concluse con 5391 km di corsa.














Helsinki 2012 - la quarantasettesima
Il 2012 fu un altro anno con 9 maratone, molte delle quali in giro per il mondo. La migliore come bellezza e come crono fu quella di Chicago chiusa in 2h44'32", la peggiore quella di Madrid in 2h55'33". L'anno si concluse con 5057 km di corsa e con il superamento del traguardo delle 50 maratone concluse, una bella soddisfazione.







Vienna 2013 - la cinquantatreesima
Il 2013 vide all'attivo 8 maratone con tempi leggermente più alti rispetto al passato ma pur  sempre in tutte le occasione sotto le 3 ore e in un range cronometrico molto ristretto. La migliore fu in Austria alla Gletschermarathon in 2h40'58", la peggiore a Reykjavic in 2h47'51". Ottenni anche qualche buona prestazione nella mezza maratona, la migliore a Jesolo in maggio con il tempo di 1h15'27". L'anno si concluse con 5086 km di corsa.





Gletschermarathon 2014 - la sessantaduesima
Nel 2014 le maratone corse furono 7, migliore ancora alla Gletschermarathon primo al traguardo in 2h36'50", peggiore a New York in 2h48'31". La cosa negativa fu quella che per la prima volta dovetti ritirarmi in una maratona a causa di uno strappo subito dopo circa 20 km di corsa (Calderara di Reno 31 dicembre). Durante l'anno mi dedicai anche a qualche trail come la Ultrabericus, gara di 65 km portata a termine con il tempo di 6h30'.   L'anno si concluse con 4965 km di corsa.




Lanzarote 2015 - la settantaduesima
Il 2015 è appena terminato con altre 7 maratone, ancora una volta il miglior tempo l'ho ottenuto alla Gletschermarathon in 2h40'47", in effetti il percorso con molta discesa regala qualche minuto al cronometro, quest'anno però è stato veramente molto caldo con picchi ben oltre i 30° che hanno messo a dura prova i corridori, in ogni caso sono riuscito ad arrivare ancora una volta al primo posto! La peggiore dell'anno è stata come prevedibile a Calderara di Reno il 31 dicembre dove ho ottenuto un deludente 2h53'16" (dal 2012 non andavo sopra le 2h50'): a parte il freddo che io soffro molto, è stata una di quelle gare dove la benzina finisce troppo presto, praticamente dopo il 30 km non sono più riuscito a tenere un ritmo soddisfacente perchè mi sentivo senza energia, e pensare che fino a poco dopo la mezza mi sentivo molto bene....sarà stata l'influenza patita nei giorni precedenti oppure solo un calo di forma dovuto ad un non ottimale recupero dalle fatiche di novembre e dicembre. La maratona del 2015 che mi è piaciuta di più è stata senza dubbio quella di Lanzarote il 12 dicembre dove sono riuscito ad arrivare terzo con il tempo di 2h50'25, prestazione che mi soddisfa tantissimo considerate le difficoltà del percorso ampiamente caratterizzato da saliscendi. Altra bella maratona è stata quella sul duro percorso di Madrid chiusa in 2h49'19", in una giornata di maltempo dove sono riuscito a riscattare la debacle subita nel 2012. Poi ho corso anche a Treviso (2h47'05"), Monaco (2h48'31") e Verona (2h46'56"), maratone che non mi hanno lasciato particolari ricordi... Chiudo l'anno con 5112 km di corsa.

IL TOTALE DEI CHILOMETRI PERCORSI DAL 2005 AD OGGI E' DI 52.947, LE MARATONE CONCLUSE SONO 73, TUTTE SOTTO LE 3 ORE. UN UNICO OBIETTIVO MI SPINGE A CONTINUARE SEMPRE CON IL MASSIMO IMPEGNO OVVERO ARRIVARE A 100 MARATONE  ENTRO I 50 ANNI DI ETA' RIMANENDO SEMPRE SOTTO LE 3 ORE, IL TEMPO STRINGE, MANCANO SOLO 3 ANNI!!!
ANCHE QUEST'ANNO SPERO CHE LA SALUTE SIA BUONA E MI AUGURO DI RIUSCIRE A CORRERE ALTRE 7/8 MARATONE E SUPERARE ANCORA UNA VOLTA I 5.000 KM DI CORSA. IL SOGNO CONTINUA...

martedì 1 dicembre 2015

1° 30 delle Piccole Dolomiti & 8° Mezza dei 6 Comuni

Thiene - Corso Garibaldi
Domenica si è disputata l'ottava edizione della Mezza Maratona dei 6 Comuni, una delle corse alle quali probabilmente sono più affezionato perchè si svolge nelle strade che frequento quotidianamente e attraversa i paesi in cui vivo. L'idea è nata nel 2008 da Giorgio Marchesano (e il suo staff) affiancando una maratona ad una mezza, maratona che purtroppo ha avuto vita breve in quanto l'anno seguente un paio di amministrazioni comunali su sei hanno pensato che in un periodo di crisi finanziaria tirare fuori qualche migliaio di euro per appoggiare quattro corridori della domenica era una cosa che si poteva evitare. Risultato: i comuni sono rimasti in quattro e lo spazio per ospitare una 42 km e forse anche le energie per organizzarla sono venuti meno; a quel punto tutti gli sforzi si sono concentrati sul tenere in vita almeno la gara dei 21 km. I comuni superstiti sono quelli di Thiene, Villaverla, Marano e Malo, i quali nei vari anni a rotazione si sono scambiati partenze e arrivi, in modo da rendere contenti, o scontenti, un pò tutti. Per la verità gli arrivi ci sono stati solo a Malo e a Thiene, probabilmente perchè gli altri comuni non avevano spazi a sufficienza o più semplicemente non erano interessati a sopportare le scocciature del dopo gara (ristori, docce, premiazioni, chiusura traffico e via dicendo). Personalmente, abitando a Thiene, ho sempre apprezzato l'arrivo in Piazza Chilesotti nel centro della città, che data la sua ampiezza è molto predisposta ad accogliere un buon numero di persone, poi Corso Garibaldi è proprio adatto alla passerella finale che da un giusto risalto ad un podista al culmine della sua fatica, sempre che a qualcuno interessi qualcosa. La zona dell'alto vicentino fino alle pendici delle montagne è caratterizzata da un territorio più o meno pianeggiante, per essere precisi sarebbe meglio dire un piano inclinato di circa l'1-2% che inizia da Vicenza e finisce ai piedi delle montagne. Ottenere un tracciato perfettamente piatto come desidererebbero la maggior parte dei corridori, molti dei quali intenti nel cercare il loro best time è parecchio complicato. Considerando questo e cercando di mediare un pò i dislivelli e la fatica, l'arrivo ideale di una mezza maratona sarebbe da porre a Malo, il paese che ha la quota media (116 metri slm) rispetto a quella di tutti i quattro comuni, con partenza da Marano o Thiene e transitando per Villaverla nel punto più basso. Anche se il centro di Thiene a mio avviso è molto più bello e dispone di più ampi spazi. In tutti gli anni che ho corso questa gara, ovvero in tutte le edizioni tranne quella del 2012 e quella del 2008 dove ho disputato l'unica edizione della maratona, sarà per le mie caratteristiche di corridore che non ama i tratti in salita (anche lievi) sarà per altri motivi, non sono mai riuscito a correre nei livelli delle mie migliori prestazioni. Probabilmente è una mia pecca ma ho sempre faticato molto e sono sempre stato su tempi superiori di 3/5 minuti rispetto al personale. D'altra parte però correre sulle strade di casa ha sempre compensato la leggera delusione. Detto questo passiamo all'edizione 2015, l'edizione delle grandi novità, infatti a fianco della classica mezza maratona è stata inserita un'inedita corsa di 30 km: "La 30 km delle Piccole Dolomiti". Ovviamente essendo un podista che si adatta di più alle lunghe distanze ho deciso senza esitazione di iscrivermi alla 30 km, senza neanche avere visto il percorso, anche perchè all'atto dell'iscrizione nel sito e altrove non vi era alcuna sua traccia, si sentivano solo voci che parlavano di una partenza da Villaverla (75 metri) con arrivo a Schio (220 metri) come poi è stato. Alla partenza di Villaverla in una fredda giornata di sole si sono radunati quasi 850 corridori divisi nelle due lunghezze di gara, un buon successo secondo me con 598 arrivati alla mezza e 226 alla 30 km, ma facilmente migliorabile se solo si iniziasse a promuovere la gara con qualche mese di anticipo. Il percorso proseguiva unito per 14 chilometri fino all'uscita di Marano per poi dividersi con i partecipanti della mezza che proseguivano dritto verso Schio e quelli della 30 km che svoltavano a sinistra verso Malo. La mia corsa è stata piuttosto sofferta, conoscendo ogni centimetro di asfalto sapevo che avrei dovuto lottare come nella più ostica delle mie maratone. Sono partito da Villaverla deciso a non esagerare e fin da subito mi sono trovato insieme a Luca che faceva il mio stesso ritmo e la mia stessa lunghezza di gara. I primi 8 km erano in lieve ma costante salita dai 75 metri  di Villaverla ai 147 di Thiene. Fino al castello Colleoni di Thiene mai un attimo di respiro ed un ritmo assestato sui 3'50" al km. Il passaggio in centro è stato bello ma alle 9.30 del mattino c'era veramente pochissima gente, ho visto solo un paio di amici, peccato. Dopo la svolta a sinistra alla fine del corso siamo transitati sotto casa mia e ho avuto modo di salutare i miei genitori comodamente appostati al caldo dietro la finestra del salotto. Il tratto di via Colleoni dava una breve tregua con strada pianeggiante fino all'impegnativo sottopassaggio ferroviario dei Cappuccini, da li si usciva in campagna verso Marano Vicentino, un altro paio di cavalcavia e poi una piacevole discesetta fino al centro del paese.
Marano Vic. Foto C.Marcante
A Marano è stato veramente bello: la piazza era piena di gente e di bambini disposti lungo le strada a incitare i corridori. Complimenti ai Maranesi! L'uscita dal paese presentava un altro tratto abbastanza impegnativo fino alla rotonda che divideva le due gare. Salutati i compagni di corsa che proseguivano verso Schio, io e Luca abbiamo preso la direzione verso Malo. A quel punto ci siamo trovati da soli all'inseguimento del secondo in classifica che ci anticipava di cento metri mentre il primo era avanti di circa 4 minuti. Questo segmento di strada è stato tristissimo, un lungo rettilineo nel deserto più assoluto dove ci siamo leggermente scoraggiati e forse abbiamo perso un pò di ritmo, in quel frangente siamo stati agganciati da un altro concorrente, Fabio mentre gli altri erano abbastanza staccati. Io ero già abbastanza affaticato, comunque annotavo di essere passato al 15° km in 57' e qualche secondo. Fino a Malo la strada lasciava ancora tregua e la pendenza era anche leggermente a favore, forse l'unico momento.... Il passaggio nel centro di Malo non è stato niente di eccezionale, anche li come a Thiene c'era poca gente. All'uscita del paese eravamo al 21° km in 1h22' scarsi, gli ultimi 9 km  come da previsione sarebbero stati quelli più rognosi, tutti in leggera salita. In quel momento dopo un lungo inseguimento abbiamo raggiunto e superato il secondo in classifica, il quale purtroppo sostava fermo lungo la strada con problemi muscolari. Ci siamo messi d'impegno e fino al 25° km abbiamo tenuto una velocità intorno ai 4' al km, il passaggio a San Vito è stato anonimo, con un inutile zig-zag nelle vie del paese. Non ci restava che l'ultimo sforzo  ed infatti i km 26-27-28 sono stati i più impegnativi in assoluto e li abbiamo percorsi molto più lentamente sui 4'10"/km. L'entrata a Schio ci ha dato un pò di vigore (almeno a me) anche se in realtà il centro città che è molto bello non l'abbiamo neanche sfiorato visto che l'arrivo era posto nella gloriosa pista di atletica del centro CONI di via Riboli. Nell'ultimo chilometro e mezzo per un paio di volte ho provato ad aumentare il passo ma i miei compagni sembravano mastini e non mollavano l'osso anzi giustamente contrattaccavano. Ho dato veramente tutto e nei pressi dello stadio ho provato persino a scattare eliminandomi praticamente da solo dalla lotta per il secondo posto, infatti dopo pochi metri le gambe mi hanno abbandonato e sono stato letteralmente bruciato da Fabio e Luca che sono arrivati al traguardo molto più brillantemente di me rispettivamente 2° e 3° con il tempo di 1h58'28" e 31" dietro al vincitore Edgardo Confessa che ha chiuso solitario in 1h51'52", io sono arrivato 4° dopo una manciata di secondi. Bella gara dai mi sono quasi divertito, io non guardo tanto le classifiche perchè non vinco mai, piuttosto guardo il cronometro il quale considerando tutto mi ha soddisfatto, puntavo a stare sotto le 2 ore e così è stato, cosa per niente scontata oggi! Devo ammettere che all'arrivo ero parecchio stanco e nervoso, soprattutto per aver dovuto correre per quasi tutta la gara sempre in salita, il tutto è stato accentuato dall'aver trovato le docce gelide e un casino pazzesco negli spogliatoi. Ieri sfogliando il giornale di Vicenza ho letto che qualcuno ha detto che il percorso gara era bellissimo ma che però se il prossimo anno non invertiranno partenza e arrivo non parteciperà più, ecco ho pensato questo (anzi questa) mi ha letto nel pensiero, la pensava proprio come me quella ragazza. Il percorso era stupendo ma era da fare alla rovescia o in qualche altra maniera equilibrando di più i dislivelli. Se non cambia qualcosa, mi dispiace ma l'anno prossimo non ci sarò di sicuro neanche io. Sono consapevole che io e la mia opinione non contiamo niente ma siccome le gambe e la fatica sono le mie e per iscrivermi alle gare pago, una volta ogni tanto penso di avere il diritto di esprimere il mio pensiero qui sul mio blog. Mi è sembrato proprio di partecipare ad una gara dove chi ha disegnato il percorso, o non ha mai corso in vita sua, e non è il caso, oppure come ritengo io, ha fatto le cose in modo da assecondare in tutto e per tutto i vari amministratori locali, proprio quelli che non sanno neanche cosa vuol dire correre e sudare.

martedì 24 novembre 2015

I miei ultimi 6 mesi di 42 km

Madrid 2015
Se non mi ricordo male nell'ultimo post eravamo rimasti ad aprile nella settimana precedente la maratona di Madrid. Quindi nessuno sa com'è andata a finire? Direi abbastanza bene, il weekend è stato bello come al solito quando andiamo da quelle parti, peccato però che la domenica della maratona ci siano state delle condizioni meteo avverse, con pioggia e temperatura abbastanza bassa. Avendo già corso la Rock and Roll Madrid Marathon nel 2012 sapevo già che tipo di percorso aspettarmi, un tracciato ricco di saliscendi in certi punti anche impegnativi che rendono questa gara una delle più dure 42 km, se non la più dura, di quelle che ho disputato fin'ora, con un dislivello complessivo di circa +/- 350 metri. L'obiettivo minimo era quello di migliorare il 2h55'33",  ottenuto nel 2012 a seguito di una crisi abbastanza dura patita a partire dal 25° km, e possibilmente scendere sotto le 2h50'. La forma era buona, quindi le condizioni per farcela c'erano, unico problema dover correre per 42 km sotto un diluvio incessante. Già dopo pochi km mi sentivo i piedi inzuppati d'acqua e anche tutto il resto del corpo. Nonostante il maltempo i sostenitori lungo il percorso sono stati parecchi e i loro incitamenti hanno dato la giusta carica ai runners per lottare. Ho corso in modo abbastanza regolare gestendo bene lo sforzo, soprattutto all'inizio, per avere buone energie nel finale ed è andata secondo le previsioni, ho tagliato il traguardo in 2h49'19" concludendo 76° assoluto su quasi 12.000 classificati. E' stata abbastanza dura ma ovviamente sono arrivato in condizioni migliori e con  più soddisfazione rispetto a tre anni prima. Quella di Madrid rimane sempre una delle mie maratone preferite perchè a parte le difficoltà del percorso, che fanno parte del gioco, resta sempre una delle più belle città da visitare e lì l'atmosfera è sempre magica e festaiola. Se posso darvi un consiglio almeno una volta nella vostra carriera fatela e godetevela.
L'altimetria della Rock And Roll Madrid Marathon non lascia scampo agli indecisi
Gletschermarathon 2015 - uno spettacolo di maratona
La maratona successiva, terza dell'anno, l'ho corsa ai primi di luglio a Imst in Austria. 
Anche qui non era la prima volta che partecipavo e l'anno scorso approfittando dell'assenza di corridori di alto livello ero addirittura riuscito ad arrivare primo con il tempo di 2h36'50". Il percorso della Gletschermarathon si presta molto alle mie caratteristiche e quindi mi piace molto. Si parte dal ghiacciaio del Pitztal a quota 1600 metri e dopo un chilometro e mezzo di salita fino a 1750 metri si scende verso l'arrivo posto a fondo valle nel paese di Imst in Tirolo a quota 850 metri. Fino al 25° km si è sempre in una lieve discesa che permette di tenere un ritmo superiore a quando si corre in pianura, poi fino al traguardo le discese sono alternate da tratti in salita a volte anche impegnativi che possono provocare seri fastidi muscolari. A quel punto diventa assai difficile tenere un'andatura regolare e bisogna cercare di assecondare il mal di gambe.  Gli ultimi 2 km sono in salita e le gambe distrutte da tutti i chilometri in discesa sono veramente a pezzi. Alla fine ci sono circa 1000 metri di dislivello in discesa e 300 in salita, si direbbe un buon vantaggio in termini cronometrici ed in effetti per me equivalgono a circa 5 minuti di guadagno sul tempo finale rispetto ad una maratona normale. Quest'anno mi sarebbe piaciuto provare ad eguagliare il tempo del 2014 dove avevo corso in una giornata climaticamente perfetta con un bel fresco nella prima ora di gara e con un caldo sopportabile alla fine quando si arrivava alle quote più basse. Invece è stato molto più complicato perchè si è corso in condizioni di caldo estremo soprattutto da metà gara in poi (non so se vi ricordate il clima dei primi di luglio...). Già alla partenza alla base del ghiacciaio c'erano oltre 15° e mano a mano che si scendeva la temperatura si alzava fino ad arrivare ai ben oltre 30° dell'arrivo. Una faticaccia anche per uno come me che adora le temperature alte. 
Altimetria Gletschermarathon - non fatevi ingannare dalla discesa!
Alla fine sono stato fortunato anche in questa occasione dato che sono riuscito a vincere ancora sfruttando per la seconda volta dell'assenza dei top runner. Ho dovuto lottare con un altro atleta italiano fino a poco dopo il passaggio alla mezza e poi approfittando del suo calo mi sono potuto permettere di gestire lo sforzo godendomi anche qualche scorcio di panorama durante gli ultimi chilometri. Alla fine il tempo è stato di 2h40'47", un pò più alto del previsto, in parte anche a causa del caldo asfissiante di quella giornata. Anche i miei compagni di avventura se la sono cavata alla grande, quasi tutti piazzandosi sul podio di categoria e correndo sui livelli dei loro migliori risultati. Appuntamento al 2016 già fissato per la quarta partecipazione consecutiva.
L'arrivo presso l'Olympiastadium di Monaco
La quarta maratona dell'anno è stata quella di Monaco di Baviera l'11 ottobre. Anche li mi confrontavo con il tempo ottenuto lo scorso anno, un buon 2h42'00". Sono arrivato a Monaco dopo un periodo di allenamenti abbastanza positivi però senza aver mai svolto sessioni più lunghe di 25 km, un pò un rischio quando si vuole affrontare una maratona senza andare incontro a spiacevoli inconvenienti. Gli effetti si sono visti presto, infatti mi sono accorto di avere dei problemi già al passaggio della mezza che è stato un paio di minuti più alto del previsto, da lì in poi è stato un costante e continuo calo che si è accentuato negli ultimi 7/8 km dove mi sono sentito veramente molto affaticato. Tenendo duro e soffrendo ho chiuso in ogni caso con un buon 2h48'31" che mi è valso la 36esima posizione assoluta in classifica sugli oltre 5000 partecipanti. Al contrario dello scorso anno dove avevamo trovato una calda giornata soleggiata di inizio autunno, questa volta è stato piuttosto freddo e la leggera pioggerella che a momenti abbiamo incontrato lungo il percorso ha fatto si che ci fosse molta meno partecipazione di pubblico, un peccato perchè il mio ricordo relativo al 2014 era stato molto migliore.
L'arrivo della Verona Marathon 2015
La mia quinta maratona dell'anno l'ho corsa domenica scorsa 15 novembre a Verona. Dopo Monaco avevo giusto cinque settimane per provare a migliorare un pò. Dopo una prima settimana di recupero, nelle tre successive ci ho dato dentro con ripetute sui 1000, 2000 e 3000 e con chilometraggi sempre intorno ai 110/settimana; l'ultima settimana ovviamente è stata di scarico in avvicinamento alla gara. L'intento era quello di provare a stare sotto le 2h45' e le gambe che mai come in questo ultimo periodo sentivo apposto mi rendevano fiducioso. Il percorso non riesco ancora a giudicarlo, lo definirei ne lento e ne veloce, con diversi scavalcamenti dei ponti sull'Adige (almeno sei volte) nell'andirivieni tra il centro di Verona e la pista ciclabile lungo il fiume che si calcava due volte. Diciamo che come spettacolarità non è stato il massimo, in più i Veronesi con la loro apatia ci hanno messo del loro ignorando i corridori lungo tutto il tracciato. Sia chiaro non è una scusa, è solo una constatazione fatta confrontando la Verona Marathon con le ultime tre corse all'estero. Durante i primi chilometri mi sentivo sicuramente meglio dell'ultima volta a Monaco, forse però era solo una sensazione dato che il cronometro diceva che più o meno stavo correndo alla stessa velocità. In effetti il passaggio alla mezza in poco più di 1h21' era solo leggermente più veloce dell'ultima volta e le sensazioni provate verso la fine sono state abbastanza simili, forse solo leggermente minori. Ho tagliato il traguardo della mia 71esima maratona in 2h46'56". Per migliorare ormai forse è meglio puntare all'anno prossimo per il quale ho in serbo parecchie nuove sfide. Il 2015 in ogni caso non è ancora finito, anzi è ancora nel vivo. Il clou sarà per il 12 dicembre dove finalmente spero di poter correre la maratona di Lanzarote, proprio quella che non riuscii a fare lo scorso anno perchè venne cancellata a causa del mal tempo. Speriamo che questa volta sia migliore.

lunedì 20 aprile 2015

Vamos a Madrid - 2° tentativo:-)

MADRID 2012
Torno ad occuparmi del blog dopo molto, troppo, tempo. Eravamo rimasti a Treviso e all'infortunio che mi ero procurato dopo 21 km di corsa che però non mi aveva impedito di arrivare al traguardo. Dopo una settimana, visto il persistere del dolore (non fortissimo) e notando il versamento di sangue che era comparso nella parte bassa della coscia sinistra dietro al ginocchio, ho deciso di fare un'ecografia la quale ha evidenziato uno stiramento con piccolo strappo di circa 0,9 x 0,7 centimetri. Ho proseguito per un'altra settimana con le terapie a base di laser e tecar, interropendo ovviamente l'attività di corsa e dedicandomi unicamente a passeggiate serali di 1 ora, 1 ora e mezza. Ho ripreso a correre in maniera molto blanda dopo circa 17 giorni senza forzare per non compromettere un normale recupero. Nell'arco dei 15 giorni successivi sono passato gradualmente da una velocità di 6'00"/km al chilometro a quella consueta di 4'10-20"/km. Dopo l'infortunio del 1° Marzo, il primo allenamento impegnativo l'ho sostenuto il 31 Marzo con 8 variazioni da 1 km ad un ritmo medio di 3'55" al km con recuperi lenti da 300 metri. Le sensazioni sono state un pò contrastanti: contentezza perchè riuscivo a correre senza particolare dolore alla coscia e un pizzico di delusione per la fatica che provavo. Pensavo però che dopo un mese di quasi stop e non essendo io un gran fenomeno del running doveva essere una cosa più che normale. In questi momenti bisogna avere un pò di pazienza e puntare a guarire bene dall'infortunio, trattandosi tra l'altro di una ricaduta di quello avuto il 31 Dicembre che evidentemente non era stato curato bene. In questi casi quindi massima cautela. Il mese di aprile è iniziato con altri 2/3 buoni allenamenti, il giorno 2 e il 5 ho corso un paio di fartlek con variazioni 1'-2'-3' alternando andature sui 3'45"/km ad altrettante sui 4'00-10"/km, il giorno 8 ho corso 10 km in progressione in 38'45" (media 3'52"/km), faticoso ma soddisfacente, gli altri giorni sono andato sempre molto lentamente. Il 12 aprile, dopo quasi un mese e mezzo sono finalmente tornato alle gare alla Mezza Maratona dei Dogi: sono tornato a casa soddisfatto perchè ho tenuto un'andatura di 3'40"/km dall'inizio alla fine chiudendo in 1h17'35". Nei giorni successivi ho ripreso nuovamente con ritmi lenti dato che muscolarmente mi sentivo molto appesantito, come se avessi affrontato una maratona.
Eccoci con la bella medaglia della Madrid Marathon 2012
Ieri, il 19 aprile ho pensato di correre un'altra mezza maratona andando a Padova, l'ho finita in 1h18'44" un pò più lento della settimana scorsa ma spremendomi meno e cercando di risparmiare qualche energia in vista della maratona che andrò ad affrontare domenica prossima 26 Aprile a Madrid. Non so se sia la decisione migliore quella di lanciarsi così presto in un'altra maratona ma capitemi, dopo essere stato il 15 Marzo a Barcellona come spettatore, la voglia di tornare alla 42 km è troppo grande e quindi voglio provarci, tanto più dopo avere pianificato il viaggio a Madrid da lungo tempo. So che i pericoli sono in agguato: Madrid ha un tracciato bellissimo ma estremamente impegnativo e caratterizzato da continui saliscendi, quindi non proprio il massimo dal punto di vista muscolare per uno che è appena uscito da un infortunio, seppur lieve. Avendola già corsa e sofferta nel 2012 vi posso garantire che il percorso è più impegnativo di quello di NY che notoriamente non è uno dei più scorrevoli, il dislivello altimetrico si aggira sui 450 metri che per una maratona non è poco. L'ambiente però potrebbe fare la differenza, il clima favorevole e il grande pubblico presente potrebbero aiutarmi a colmare il gap del non perfetto allenamento. Ricordo bene la sofferenza patita nel 2012, dopo un buon passaggio in 1h21' alla mezza, verso il 25/26 km ho accusato una crisi e ho dovuto quasi fermarmi, fortunatamente in un modo o nell'altro sono riuscito ad arrivare al traguardo in 2h55'. Forse avevo sottovalutato il percorso tirando troppo nella prima parte e pagando pesantemente nel finale. Ecco, un piccolo vantaggio questa volta ce l'ho, sarò anche meno allenato però conosco meglio il percorso e le insidie che esso nasconde. In questo caso potrebbe essermi d'aiuto questa piccola esperienza, di sicuro partirò in maniera più tranquilla per tentare di avere migliori energie per il finale. Adesso mi aspetta una settimana di scarico, ci saranno solo allenamenti brevi e lenti; correndo due mezze in due settimane ho acquisito più fiducia capendo che nelle gambe c'è un discreto ritmo, si tratta solo di resistere fino alla fine e non so come reagirò in questa circostanza non avendo mai corso lunghi nell'ultimo periodo. Non ci resta quindi che aspettare il weekend e vedere come andrà a finire.

martedì 3 marzo 2015

Treviso Marathon in chiaro scuro

In gara con Claudia Gelsomino
Sarei anche contento della mia 7' Treviso Marathon corsa dall'inizio alla fine insieme a Claudia Gelsomino​ con l'intento di darle una mano a raggiungere il suo obiettivo cronometrico delle 2h44'. La giornata è stata splendida, buono il clima con temperatura fresca senza aria, bello il percorso diverso rispetto agli altri anni, sicuramente meno monotono e privo di quei lunghi rettilinei che lo caratterizzavano ma sempre veloce e ricco di sostegno da parte del pubblico. E' stata anche un' occasione per incontrare tanti amici, tutti intenti nel cercare la loro migliore prestazione. E invece purtroppo torno a casa con lo stesso problema che mi ha causato il ritiro alla Maratona di Calderara del 31 dicembre 2014. Una fitta improvvisa e inaspettata al bicipite femorale sinistro appena dopo il passaggio alla mezza ha offuscato la mia giornata che fin li stava procedendo senza alcun problema. Stavo correndo in modo regolare con tranquillità e senza spingere eccessivamente. Mi trovavo bene sul passo imposto da Claudia intorno ai 3'53" al km e non dovevo fare neanche particolari sforzi muscolari per tenerlo. A Calderara le condizioni erano diverse: faceva molto freddo e stavo correndo ad un ritmo più veloce che mi causava un grosso impegno muscolare, in una salita dopo un sotto passaggio ho spinto forte e ho sentito una fitta come una coltellata dietro la coscia sinistra, ho proceduto per altri 15 km ma poi il dolore era troppo forte e ho dovuto desistere e fermarmi. Ieri le condizioni erano decisamente diverse con un clima ideale per correre, un percorso piatto ed un'andatura più controllata, eppure appena dopo il tappeto del 21° km la fitta è stata tanto forte quanto inaspettata. Ho cercato di tenere duro ma per i 2/3 km successivi ho pensato che non avrei avuto chances di arrivare al traguardo. Il dolore era sempre presente, a volte si sentiva a volte quasi spariva, ho continuato cambiando un pò il modo di correre, estendendo il meno possibile la gamba sinistra riducendo la falcata e aumentando la frequenza. A qualcosa è servito perchè nei chilometri successivi è andata meglio e il dolore è stato quasi sempre a livelli sopportabili e dopo il 30° km ho pensato che in un modo o nell'altro sarei arrivato al traguardo. Alla fine ce l'ho fatta però adesso mi ritrovo con un bel fastidio alla gamba e dovrò cercare di correre ai ripari in fretta perchè la maratona di Barcellona è dietro l'angolo (15 marzo) ed è quello il mio vero obiettivo del mese di Marzo. Sono speranzoso di recuperare in fretta vedendo com'è andata l'altra volta. Con 2/3 sedute di laser e qualche giorno di camminate al posto della corsa il dolore era già quasi sparito e dopo una settimana ero tornato al 100%. Questa settimana sarà decisiva, vedremo....
Foto ricordo alla fine della Treviso Marathon 2015
La gara non è andata come speravamo, dopo i passaggi come da previsione in 38'50" al 10° km, 1h17'45" al 20° km e 1h22'05" alla mezza, sino al 27/28 km è proseguito tutto bene, poi però verso il 30° km Claudia ha subito un lieve calo causato dall'indurimento delle gambe che l'ha portata a chiudere in 2h47'04" in seconda posizione assoluta femminile. Diciamo che non era proprio soddisfatta ma a mio avviso rimane pur sempre un'ottima prestazione e un podio in una maratona così importante va sempre apprezzato. Stiamo già pensando di riprovarci ancora in novembre magari a Verona o a Ravenna, di sicuro l'obiettivo delle 2h44' è alla sua portata e penso proprio che ce la farà. Io invece al momento mi concentro sul recupero in vista di Barcellona. Il mio under 2h40' è li vicino e alla portata di mano, devo solo puntare a recuperare il prima possibile e trovare una giornata fortunata. Il 15 marzo è dietro l'angolo, lo stato di forma sarebbe ottimo, speriamo solo che non venga vanificato da questo nuovo inaspettato guaio muscolare.

mercoledì 18 febbraio 2015

Treviso si avvicina, ma a che punto siamo?

Treviso marathon 2013 - Ricordando Simone Grassi
Anche quest'anno ho deciso di iscrivermi alla Treviso Marathon, sarà la mia settima partecipazione dopo quelle avvenute tra il 2006 e il 2013. Dall'anno scorso rispetto alle altre edizioni il percorso è cambiato e la partenza non avverrà più da Vittorio Veneto ma da Conegliano, 10 km più a Sud e nella prima parte si passerà su strade diverse transitando per i centri abitati di Susegana, Ponte della Priula (dove una volta c'era il passaggio alla mezza maratona), Nervesa della Battaglia, Arcade, Povegliano, Villorba per poi ricollegarsi con il vecchio percorso fino all'arrivo in centro a Treviso. Dal punto di vista cronometrico la mia migliore prestazione l'ho ottenuta nel 2008 con un 2h35'58" ma anche nel 2007 e 2010 non ero andato male correndo in 2h36'. Nella mia ultima presenza nel 2013 ho chiuso in 2h44'24", tempo che più o meno vorrei eguagliare anche quest'anno per poi tentare di fare un pò meglio avvicinandomi più possibile alle 2h40' due settimane dopo a Barcellona. Ovviamente questo è il mio obiettivo, poi però bisogna vedere se riuscirò a farcela. Gli allenamenti dell'ultimo mese e mezzo sono andati abbastanza bene e come proiezione maratona se tutto procederà per il verso giusto siamo li. Domenica a Verona ho corso la mezza maratona chiudendola in 1h18'33", non è stata una grandissima soddisfazione perchè sinceramente pensavo di essere leggermente più veloce. Il mio obiettivo era intorno all'ora e 16/17' ma fin dall'inizio non mi sono sentito a mio agio e ho patito troppo il percorso caratterizzato da diversi saliscendi (nulla di clamoroso) che hanno provato le mie gambe. Spero sia stato solo a causa dei molti chilometri corsi da inizio dell'anno che forse mi hanno causato un eccesso di pesantezza. In questi ultimi 10 giorni dovrò sicuramente cercare di rimediare facendo allenamenti più leggeri e brevi in modo da recuperare la brillantezza perduta. Sono molto carico e non vedo l'ora che inizi la stagione delle maratone, le uniche gare che veramente contano per me!!!

martedì 27 gennaio 2015

Nuovo anno, nuovi obiettivi

Maratona di Reggio 2014: il trio Rigo-Maggi-Pergher
Il 2015 è arrivato da un pò e ormai siamo già a fine gennaio. Dopo l'ultimo post di novembre relativo alla maratona di Dublino ho continuato a seguire la rotta che prediligo, ovvero partecipare a gare lunghe, cimentandomi in un altro paio di maratone. Il 2h40'38" di Dublino mi aveva soddisfatto ma prima di fine anno come obiettivo avevo ancora una/due gare dove speravo di fare meglio. A metà novembre c'era la Mezza dei 6 Comuni, la gara di casa con partenza da Marano Vicentino e arrivo a Malo con passaggio a Thiene: fisicamente avevo recuperato quasi al 100% e me la sono cavata con un 1h17'34" corso con un ritmo regolare e classificandomi 1° della categoria SM45, approfittando della mancanza di gente forte... Il vero obiettivo di novembre era puntato per il 29 alla Lanzarote marathon. Sono partito per le isole Canarie con tutti i buoni propositi e supportato da una buona forma ma purtroppo a causa di un meteo impossibile, con pioggia e vento ad oltre 100 km/h, la maratona e tutte le altre attività sportive nelle isole sono state annullate. E' stata una grossa delusione e spero di avere l'occasione di rifarmi quest'anno il 12 dicembre quando verrà disputata la prossima edizione. Nei giorni di permanenza ho avuto modo di studiare bene il percorso che non mi è sembrato affatto facile per via dei continui saliscendi da cui è caratterizzato. Tornato a casa e smaltita la delusione per non aver corso a Lanzarote ho pensato di riprovarci subito iscrivendomi alla maratona di Reggio Emilia del 14 dicembre. Anche in quell'occasione non sono stato fortunato visto che nei giorni precedenti alla gara, mercoledì giovedì e venerdì, sono dovuto rimanere a letto con febbre, mal di gola e forte raffreddore. La domenica ho deciso di correre anche se ovviamente non mi sentivo al massimo. Ho cercato di non strafare tenendo un'andatura controllata con passaggio alla mezza in 1h24' impegnandomi di più nella seconda con tempo finale di 2h46'56", il massimo che potevo portare a casa in una giornata simile, mi sono anche divertito correndo ampi tratti della gara insieme ai miei amici Maggi e Pergher. Il 26 dicembre c'è stata la Stragiaxà, la classica gara post-natalizia di circa 10 km che si disputa qui a Thiene su un percorso ricco di curve e tratti sterrati, è andata bene e mi sono classificato 4° correndo ad un ritmo di poco superiore ai 3'30"/km. Per chiudere l'anno in bellezza come nel 2013 ho pensato di partecipare ad un'ultima maratona a Calderara di Reno (BO). Stato di forma buono, giornata tipicamente invernale con nebbia e nevischio e temperatura di 0° gradi, non certo l'ideale per correre (almeno per uno come me che odia il freddo). Mi sono vestito nel modo adeguato, ben coperto nella parte alta, sbagliando forse solo i tipo di pantaloni, usando quelli corti al posto dei ciclisti che avrebbero tenuto più al caldo i muscoli delle delle gambe che con l'aria fredda tendevano a raffreddarsi. Sono partito ad un buon ritmo rimanendo comodamente nel gruppetto dei primi. Fino al 9° km tutto tranquillo poi in un leggero tratto in salita all'uscita di un sottopassaggio avviene quello che non ti aspetti: una fitta improvvisa al bicipite femorale sinistro. Subito sembrava una cosa di poco conto ma con il passare dei chilometri il dolore aumentava sempre di più, ho resistito anche troppo, prima diminuendo la velocità, poi fermandomi definitivamente al 26 km. E' stato il primo ritiro in una maratona dopo averne concluse 66 sempre in meno di 3 ore, una pessima giornata! Fortunatamente l'infortunio non è stato grave, si è trattato solo di una semplice contrattura risolta in una settimana con un paio di sedute di laser. Nei giorni immediatamente successivi essendo impossibilitato a correre ne ho approfittato per fare delle belle camminate in montagna che mi hanno aiutato a ristabilirmi velocemente. Venendo ai giorni nostri, la prima gara dell'anno l'ho corsa il 18 gennaio alla Race Colors di Creazzo, 12 km su un percorso collinare parecchio impegnativo grazie ai molti saliscendi. Gli allenamenti in questi giorni stanno andando piuttosto bene: riesco a correre quotidianamente con regolarità inserendo nei sabati o domeniche anche qualche uscita in bicicletta, sento che mi fa bene quando riesco a non cadere:-(. Durante la settimana cerco di inserire sempre uno o due sedute di qualità come ripetute in salita o in piano oppure progressioni o fartlek: nella settimana scorsa ho svolto un buon 5x2000 a ritmo di circa 3'40"/km con gli ultimi due 2000 in progressione e recuperi di 600 metri, un lavoro duro ma redditizio. La prossima gara sarà la mezza di Verona in programma il 15 febbraio ma il vero primo obiettivo del 2015 sarà il mese successivo alla maratona di Barcellona. Prima però correrò alla Treviso marathon cercando di aiutare una mia amica a scendere sotto il muro delle 2h45', sarà sicuramente impegnativo ma ce la metterò tutta. I risultati degli ultimi allenamenti dicono che sono sulla buona strada, spero solo di non avere problemi fisici. Al momento cerco di seguire un programma di allenamento sulla falsariga di quelli che osservavo qualche anno fa; gennaio sta andando come desideravo, speriamo arrivino presto febbraio e marzo con le loro prime gare e con delle temperature un pò più agevoli per me.

giovedì 13 novembre 2014

Dublin Marathon 2014

Mariolo's Pub Team Dublin Marathon 2014
Eccomi in super ritardo a raccontare la trasferta alla maratona di Dublino disputata il 27 ottobre scorso. Per me è stata sicuramente una sorpresa bellissima e al di sopra di ogni aspettativa perchè non avrei mai creduto di trovarmi a partecipare ad una gara così bella e ottimamente organizzata. Ne avevo sempre sentito parlare in tono entusiastico e in effetti ho avuto solo conferme e sensazioni positive. Il percorso mi è piaciuto tanto sebbene fosse pieno di insidiosi saliscendi, il pubblico era numerosissimo e ha incitato i runners dal primo all'ultimo chilometro con i suoi "well done", unico neo purtroppo nella giornata della gara c'è stato un pò di vento che a momenti ha dato fastidio, per il resto posso tranquillamente affermare che è stato tutto perfetto, un'esperienza da ripetere e da consigliare a tutti. Del nostro gruppo sponsorizzato per l'occasione dal Mariolo's Pub siamo stati tutti (chi più chi meno) soddisfatti della propria prestazione. La giornata pre-gara è stata dedicata al viaggio in aereo dall'Italia. Dopo un veloce check-in in hotel ci siamo subito recati all'expò per ritirare il pettorale e per una visita agli stand con annesso un ottimo piatto di pastasciutta. Cena serale come da tradizione a base di carboidrati e birra. 
Colazione pregara
La mattina sveglia con calma approfittando della vicinanza del nostro hotel alla zona di partenza/arrivo. I partecipanti alla gara erano circa 13.000 scaglionati in tre wave. La logistica è stata perfetta con zona consegna/ritiro borse a due passi dalla start line. Noi del Mariolo's Pub eravamo tutti assegnati nella wave 1 con partenza alle ore 9.00. Approfittando dell'assenza delle griglie che di solito in grandi maratone come queste sono sempre presenti, siamo entrati con mezz'ora d'anticipo e ci siamo sistemati comodamente nelle prime file. Ognuno di noi aveva il suo obiettivo di corsa: il mio era quello di migliorare il crono 2h42'00" ottenuto a Monaco quindici giorni prima. Fisicamente stavo bene, in più avevo uno stimolo ulteriore l'avere programmato di correre insieme all'amico Fabio con il quale condividevo lo stesso obiettivo tempistico, motivo in più per impegnarsi al 100% possibilmente dandosi una mano a vicenda. Gli altri componenti del gruppo erano già tutti maratoneti più o meno esperti, chi come Giovanni con oltre 25 maratone all'attivo, chi come Fiorenzo alla sua terza o quarta ma a molti anni di distanza dall'ultima disputata, chi come Zanze al ritorno dopo un annetto di assenza però molto motivato dal suo buono stato di forma, chi come Turra alle prese con vari acciacchi e voglioso di riscatto. Unica al debutto era la Vanina che partiva con l'ambizioso obiettivo di chiudere entro le 3h30'. 
Memore dell'esperienza di 15 giorni prima a Monaco dove avevo patito una crisi negli ultimi chilometri forse dovuta al fatto di essere partito troppo veloce, questa volta mi ero promesso di iniziare leggermente più cauto. Si fa per dire perchè riguardando i parziali non è stato proprio così, i primi 5 km sono passati in 18'09" (media 3'38"/km), forse anche grazie al percorso leggermente favorevole sviluppato nelle strade del centro città, in ogni caso non facevo fatica, Fabio dietro di me decideva invece di essere più prudente. Poco dopo il quinto chilometro si entrava in Phoenix Park, uno dei polmoni verdi di Dublino, terreno di battaglia e di duri allenamenti tanto raccontatimi in passato dal mio caro amico Simone. Imboccando il lungo rettilineo in salita che lo tagliava in obliquo per circa 6 km iniziavano anche le prime asperità del percorso. A quel punto ho rallentato il passo assestandomi su un faticoso 3'55"/km con passaggio al 10° km in 37'53". Ancora un chilometro in salita per poi uscire dal parco e imboccare una bella discesa che mi ha dato la possibilità di rifiatare concedendomi persino il lusso di potermi fermare per un velocissimo pit-stop. Correvo facilmente sul piede dei 3'40"/km e recuperavo anche qualche posizione, le gambe rispondevano bene. Rientrando nella parte occidentale del parco un'altra discesa ci conduceva fino al 15° km, un toccasana. All'uscita di Phoenix si affrontava un tratto abbastanza pianeggiante, solo qualche saliscendi che non impediva di tenere un ritmo regolare. 
In gara
Correvo alla mia andatura e quasi sempre in solitudine come prediligo. Dopo il 20° km ancora salita con un paio di chilometri piuttosto impegnativi. Il passaggio alla mezza è stato di 1h19'51" con ancora buone energie da spendere. A quel punto ci si dirigeva un pò fuori città, si correva in lunghi rettilinei sempre contornati da persone che incitavano. Il vento quasi sempre contrario mi infastidiva parecchio e in più sentivo un leggero mal di pancia che aumentava sempre di più. Proseguendo ho avuto un momento veramente complicato ma ho cercato di resistere perchè non volevo fermarmi e rovinare la gara che fino a li stava andando bene, in ogni caso anche se avessi deciso di fermarmi non avrei proprio saputo dove vista tutta la gente che c'era lungo le strade. Ho resistito e mi sono concentrato sul ritmo cercando di rimanere costante anche col fastidio alla pancia. Dopo il 27° km alla fine dell'ennesimo saliscendi sono stato aiutato da altri 4 chilometri di discesa. Filavo via bene però era ancora presto per esultare, passaggio al 30° km in 1h53'49" con proiezione finale di 2h40'. Gli ultimi 12 km come sempre sarebbero stati quelli decisivi. Tra il 33° e il 34° chilometro si incontravano le ultime asperità del percorso con il temuto "The Wall", un tratto di circa 500 metri molto ripido che terminava transitando sotto un gonfiabile riportante la medesima scritta poco prima del 34°km. Per me è stato il chilometro più duro e più lento della maratona in 4'03"; quando sono arrivato in cima e ho visto un pò di pianura e successivamente dopo il cartello del 35° km l'avvicinarsi dell'amata discesa ho tirato un sospiro di sollievo. Sapevo che da li alla fine il percorso sarebbe stato favorevole. Ce l'ho messa nuovamente tutta correndo a più non posso lungo la discesa che costeggiava il perimetro dell'University College, al termine del quale si imboccava la pianeggiante Merrion Road che portava di nuovo in centro verso il traguardo. L'ultimo miglio e soprattutto gli ultimi 800 metri sono stati emozionanti, si passava in una strada non molto larga piena di gente urlante ai lati, si sentivano solo incitamenti e "well done", devo ammettere che mi sono anche un pò emozionato tagliando il traguardo.
Il tempo finale mi ha soddisfatto, 2h40'38" in un percorso così impegnativo per me ha un certo significato, considerato anche che sono riuscito a superare delle difficoltà come il mal di pancia, riuscendo a tenere un ritmo regolare dall'inizio alla fine. Le gambe questa volta hanno funzionato bene. In classifica mi sono piazzato 38° assoluto su 12.293 classificati, 3° della categoria M45. A questo punto non posso dimenticare di citare le prestazioni de miei compagni di viaggio. Per primo Fabio Pergher che nonostante dei problemi ha tagliato il traguardo in 2h57'33", 223° assoluto e 62° di categoria. Rimane sempre un ottimo tempo anche se lontano dal suo obiettivo iniziale, dalle difficoltà si impara, sono sicuro che la prossima andrà molto meglio. Poi il Zanze autore del PB in 3h06'02", 442 assoluto e 128° di categoria, Fiorenzo Fontana che dopo anni di assenza dalle maratone ha chiuso alla grande con un super 3h09'28", Giovanni Busin alle prese ancora con un ritardo di forma con un buon 3h13'38", Baston col personale in 3h18'47" e Turra ancora in ripresa dopo vari acciacchi in 4h47'47". Infine non mi resta che complimentarmi con l'unica donna della comitiva: Miss Vanina Dal Santo al debutto in maratona strappa l'incredibile tempo di 3h17'10", 849° assoluta e 21°di categoria su oltre 1200 ragazze, al di sopra di ogni sua più rosea previsione. Un applauso e un grande complimento con l'augurio che questo sia solo l'inizio di una brillante carriera. Un saluto anche all'amico Jerome che ci ha allietato della sua compagnia nella serata del dopo maratona, ottimo tempo anche per lui con il suo 2h43'57".
Festa finale...
Arrivederci alla prossima maratona che per me sarà a fine mese a Lanzarote. Domenica prossima invece si corre in casa alla Mezza dei 6 Comuni.
Ciao a Tutti

giovedì 23 ottobre 2014

Dublino è vicino....

Longford Marathon -Irlanda 2008
Neanche il tempo di godersi una maratona appena conclusa che siamo già proiettati con il pensiero alla prossima. Eh si, solo 15 giorni separano Monaco da Dublino. In effetti forse sono un pò pochi, sia per recuperare che per caricarsi al massimo di energie e di adrenalina per una nuova avventura. Inizialmente quando i miei amici avevano deciso di andare a Dublino, considerando anche la vicinanza con Monaco, avevo deciso di rinunciare perchè avevo già prenotato un altro viaggio e un'altra maratona per fine novembre a Lanzarote; alla fine a forza delle loro continue insistenze ho ceduto e mi sono aggregato con entusiasmo al loro gruppo, avendo anche trovato un volo aereo a soli 70 Euro. Sarà un pò dura correre così a ridosso di una maratona appena conclusa ma posso provarci, mi è già capitato in passato di farne a distanza di 7/14 giorni e in un modo o nell'altro sono sempre arrivato al traguardo, quindi spero sia così anche questa volta.


Mezza della Run Zone 2014- Foto di gruppo
 Il percorso di avvicinamento alla Dublin Marathon è stato obbligato, non c'erano molte alternative. La settimana post Monaco è stata dedicata al recupero con allenamenti lenti fino a venerdì dove per la prima volta sono riuscito a correre qualche chilometro a 4'20/30". Muscolarmente Monaco mi aveva lasciato abbastanza appesantito, forse a causa dell'eccessivo sforzo patito negli ultimi chilometri di gara, o più probabilmente solo perchè è naturale dopo una gara tirata avere la sensazione di gambe distrutte per almeno una settimana. Il primo giorno dove ho ripreso a pieno ritmo è stato il sabato, sesto giorno dopo Monaco: l'occasione favorevole è stata l'avere organizzato assieme ai miei amici una corsa collettiva di allenamento nel circuito di 1,32 km che frequentiamo quasi tutte le sere. Eravamo in una cinquantina e i giri da percorrere erano 16 equivalenti ad una mezza maratona. Correndo in gruppo non è stata neanche tanto dura. Sono andato in progressione completando i primi 8 giri corrispondenti a 10,55 km in 41'00" (media 3'53"/km) e gli ultimi 8 in 39'20" (media 3'43"/km) per un totale di 21,1 km in 1h20'20". Ci siamo divertiti parecchio e ognuno ha sfruttato la giornata per svolgere il proprio allenamento in vista di future gare. In questi ultimi 7/8 giorni mi dedicherò come in tutte le altre settimane pre-maratona allo scarico cercando di recuperare meglio possibile in vista di Dublino, dove come da tradizione si gareggia di lunedì. Stasera qualche chilometro a ritmo gara e poi solo scarico.
Connemara Ultramarathon 2010
Sono già stato diverse volte in Irlanda dove ho anche disputato qualche bella gara, in paricolare la Longford Marathon nel 2008 chiusa in 2h37' in 4° posizione, e poi la fantastica Connemara Ultramarathon di 63,3 km dove mi sono classificato ancora 4° con il tempo di 4h21', bellissime esperienze e bellissimi giorni trascorsi con con cari amici (Simone...). A Dublino non ho mai corso quindi la curiosità è molto grande, la città è molto bella sia per correre che per fare festa nei suoi pub. Il percorso non sarà certo facile poichè è caratterizzato da diversi saliscendi, ne ho conferma dai vari racconti che mi faceva Simone quando la correva e quando viveva in città. Ad ogni modo ci penseremo lunedì, intanto prepariamoci a goderci un bel weekend in allegria.

giovedì 16 ottobre 2014

Munchen Marathon 2014


La Maratona di Monaco di Baviera per me è stata la 63° esima in assoluto e la quarta del 2014. Era la prima volta che correvo nella grande città bavarese dopo tre precedenti esperienze alla più celebre Berlin Marathon. Cosa dire? Personalmente ho avuto delle sensazioni positive: l'organizzazione è stata ottima come ovunque avviene in terra tedesca, il percorso molto bello e in generale scorrevole anche se con diversi saliscendi (tanto per capirci nulla in confronto a Boston), climaticamente una giornata quasi estiva soleggiata con una temperatura intorno ai 20°, lungo le strade un pubblico delle grandi occasioni, e per finire ciliegina sulla torta, un arrivo mozzafiato all'interno del bellissimo stadio olimpico, un capolavoro di architettura che sembra appena stato realizzato a discapito della sua veneranda età di oltre 40 anni. La comitiva di vicentini era ben nutrita, nel nostro hotel una trentina di atleti della Vicenza Marathon si fondevano al nostro gruppo di runners formato oltre che dal sottoscritto, da Riccardo Trulla, Alberto Gasparotto, Giacomo Gobbo, Claudio Stefanello, Manuel Maggi e Serena che correvano la mezza. La giornata di sabato è stata dedicata al viaggio in auto con 5 ore di traffico intenso che mi hanno causato una bella stufata. Dopo l'arrivo siamo andati all'expò maratona per il ritiro del pettorale e per un giro veloce negli stand espositivi. Serata pre-gara caratterizzata dalla classica cena in una delle tante birrerie locali, io e Sara abbiamo scelto la Lowenbrau che era situata vicino al nostro hotel. Mi sono riempito la pancia mangiando due snitzel con patate fritte e idratandomi con un paio di birre oktoberfest, tutto molto buono. Fortunatamente la notte mi ha aiutato a recuperare energie per l'indomani. Sveglia ore 7, dopo una buona colazione mi sono avviato a piedi (circa 2 km) verso l'Olympiapark di Monaco dove era sistemata la logistica della partenza/arrivo. Nonostante gli oltre 6.000 partecipanti non c'erano griglie di partenza quindi avvicinandomi un pò in anticipo alla start line non ho avuto problemi a piazzarmi nelle prime file. Foto ricordo con gli amici di trasferta e alle 10 puntuali c'è stato lo sparo dello starter. Mi sono lanciato subito ad una buona andatura, dopo un paio di chilometri sentivo che le gambe stavano bene, quindi ho deciso di rimanere in un gruppetto che viaggiava ad un ritmo regolare sui 3'40/45" al chilometro, un pò più veloce di quello che avevo preventivato ma abbastanza alla mia portata. I ristori erano posizionati circa ogni 2,5 km e li ho utilizzati tutti bevendo sempre acqua e sali minerali. Fino al 15° km il percorso è stato prevalentemente pianeggiante (solo una salita di circa 150 metri seguita subito da una discesa), si sviluppava all'interno del parco inglese in stretti vialetti ricchi di curve e contro curve e con molte persone a bordo strada ad incitare i concorrenti. Passaggio del 10° km in 37'07" (media 3'43"/km). All'uscita del parco abbiamo incontrato la prima vera asperità del percorso con un tratto in salita di circa 3-400 metri che portava al 16° km che ho affrontato con prudenza per poi riaccelerare nella discesa successiva. Al passaggio alla mezza in 1h19'21" mi sentivo ancora con buone energie, il gruppetto si era assottigliato ed eravamo rimasti solo in 2 o 3. Ho tenuto un ritmo regolare e ho iniziato a gestire le energie, le gambe giravano ancora bene ma si sa che la maratona inizia molto più avanti. Passaggio al 30° in 1h53'03" e 32° in 2h00'20", proiezione 2h38' (ottimistica...).
L'arrivo - Foto RUNITALY FIRST
In questo frangente c'è stato uno dei momenti più emozionanti della maratona con il passaggio nel centro in una Marienplatz gremita di gente, sarà stato anche per quello ma forse mi sono fatto prendere un pò la mano con un paio di chilometri troppo veloci. All'uscita dal centro quasi improvvisamente ho iniziato ad accusare la stanchezza, le gambe cominciavano a fare male e non riuscivo più a correre sciolto. Nonostante tutto ho tenuto una buona andatura sempre intorno ai 3'50"/km. Così fino al 37° dove le cose sono ulteriormente peggiorate, ero veramente provato e ho dovuto rallentare ancora un pò. Per l'ennesima volta ho avuto  la conferma che la maratona inizia dopo il 35° e gli ultimi 5, 6, 7 km possono essere decisivi per compromettere tutto. L'ultima mezz'ora è stata dura e non ho potuto godermi molto la fase di ritorno verso lo stadio olimpico; correvo ad un'andatura ridotta a 4'05/10" e dentro di me svaniva lentamente il sogno di chiudere sotto alle 2h40'. Nell'ultimo chilometro ce l'ho messa tutta e sono entrato nello stadio procedendo al limite dei crampi e tagliando il traguardo in 2h42'00" classificandomi 41° assoluto e 3° della categoria M45 a pochi secondi dai primi due.
Foto di gruppo dopo maratona presso la birreria HB
E' stata senza dubbio una bella soddisfazione a dimostrazione che nonostante tutto l'allenamento svolto nei due mesi precedenti aveva dato qualche frutto e mi aveva aiutato a limitare i danni nel finale. Mi manca solo da lavorare un pò per avere una migliore ultima parte, per il resto va bene così.
Tanti complimenti a tutti i miei compagni di trasferta, Claudio Stefanello (2.58.45), Riccardo Trulla (2.59.55), Beppe Bovino (3.39.35) e in particolar modo ad Alberto Gasparotto autore del personale in 2.59.11. Nella mezza un bravo anche a Manuel Maggi (1.22.29) e a Serena (2.15.00).
Concludendo un pò di numeri riguardo la Munchen Marathon, sicuramente un'esperienza da ripetere:
classificati alla maratona 6226
classificati alla mezza 5169
classificati alla 10 km 3278
classificati alla maratona in staffetta 591 squadre.

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